Giochi da tavolo

Cthulhu: Death May Die – Follia episodica

Cthulhu: Death May Die

Il connubio tra il buon vecchio (o meglio, antico) Cthulhu e i giochi da tavolo è ormai indissolubile; questo piovoso novembre è veramente l’ideale per andare a guardare cosa nasconde l’enorme scatola di Cthulhu: Death May Die, ultima fatica di Rob Daviau (Betrayal at house on the hill, Pandemic Legacy) ed Eric M. Lang (Blood Rage, Rising Sun, The Others), coadiuvati da Cool Mini or Not  e Guillotine Games ed ottimamente edito in Italia da Asmodee Italia. La scatola pesa qualche chilo e l’hype è alle stelle: andiamo subito a vedere come bloccare l’avanzata degli antichi!

Recensione

Cthulhu: Death May Die è un cooperativo per 1-5 giocatori che ci farà immedesimare nei panni di alcuni malcapitati/investigatori dell’occulto/fenomeni paranormali che si troveranno loro malgrado a dover affrontare gli orrori legati al ciclo letterario creato dal buon H.P. Lovecraft. La peculiarità di questo titolo sta nella gestione delle avventure: all’interno della scatola troverete i 6 episodi che costituiscono la Stagione 1, una serie di avventure con background, obiettivi e proprietà uniche che vi faranno addentrare nel mondo degli antichi. Il tratto che unisce ogni episodio è il lento incombere del grande antico di turno – potrete scegliere voi se Cthulhu stesso o il Re in Giallo, ma in seguito potrebbero esserne disponibili altri grazie alle espansioni – che minaccia di invadere il piano terreno e di scatenare l’apocalisse.

Sarete quindi chiamati a interrompere questo lento ma inderogabile incedere dell’antico, e potrete farlo soddisfacendo le condizioni indicate sulla carta speciale che contraddistingue ogni avventura al fine di interrompere il rituale di evocazione. Purtroppo però il grande antico riesce in ogni caso a giungere al vostro cospetto, per cui sarà necessario cercare di “uccidere ciò che non può morire” (da qui il titolo) e dovrete farlo nonostante gli effetti della presenza di un grande antico sul piano materiale siano devastanti per la vostra sanità mentale. Riuscirete a fermarli o il mondo finirà in una spirale di follia?

Meccaniche

Cthulhu: Death May Die è un gioco cooperativo action in stile american (dadi!) con mappe dinamiche che costruirete ad inizio partita grazie alle indicazioni presenti sulla carta dell’episodio da voi scelto. Il turno ha una struttura abbastanza snella: avete tre azioni da effettuare, poi si dovrà pescare una carta Mito, in seguito o indagherete se la stanza è priva di mostri o sarete attaccati, e infine si attiverà la fase di fine turno dove l’antico potrebbe avanzare lungo il suo percorso presente sulla plancia centrale. Le azioni sono il movimento, fino ad un massimo di tre caselle – ma attenzione, vi trascinerete dietro i nemici!; il riposo, grazie al quale potrete recuperare punti ferita o punti tensione, che potrete spendere per ritirare un dado dal risultato indigesto; lo scambio di oggetti tra investigatori presenti nella stessa casella o il combattimento. Inoltre c’è la possibilità di effettuare “azioni episodio”, ossia azioni necessarie per la prosecuzione dell’avventura, che saranno indicate sulla carta riassuntiva dell’episodio che sceglierete.

Cthulhu: Death May Die

Due parole su personaggi e combattimento: abbiamo a disposizione 10 personaggi che potremo utilizzare nelle nostre avventure. Sono tutti caratterizzati da un’abilità unica e da due abilità che potremo invece ritrovare anche in altri personaggi. Man mano che perderemo sanità mentale avremo la possibilità di far salire di livello queste tre abilità, e ciò è molto divertente in quanto potrete decidere fino a dove spingervi per conquistare una nuova abilità, ma attenzione: se perderete tutta la sanità mentale, morirete! E, se morirete prima dell’arrivo sul piano materiale del grande antico di turno, game over. Il combattimento si svolge tirando dadi; avrete a disposizione tre dadi neri “base”, e potrete aggiungere uno o più dei cinque dadi verdi grazie a delle abilità o alla vostra follia – anche qui, più andrete avanti sul tracciato della follia, più dadi otterrete. Tirando i successi effettuerete altrettanti danni, ma se uscirà un tentacolo perderete un punto di sanità mentale.

Cthulhu: Death May Die

Finite le azioni, ci sarà purtroppo da pescare una carta Mito, che io ho ribattezzato “Carta Sfighe”. Essendo Cthulhu: Death May Die ambientato nell’universo della follia di Lovecraft, quando pescherete una di queste carte succederà sicuramente qualcosa di brutto, che spesso avrà come risultato la comparsa di nuovi mostri, lo spostamento di questi ultimi verso di voi e addirittura l’avanzamento del grande antico sul suo percorso, cosa che succederà o con delle carte speciali o quando saranno state scartate tre carte con sopra il simbolo degli Antichi. A questo punto, verrete attaccati dai mostri presenti nella vostra casella o, nel caso in cui siate invece senza presenze maligne affianco, andrete a pescare una carta dal mazzo Scoperte. Queste carte presentano solitamente l’incontro con una persona, un animale o un oggetto che vi permetteranno, pagando più o meno punti tensione o ferita, di ottenere dei bonus che vi aiuteranno nell’avventura. I compagni vi daranno dei bonus extra e potranno subire qualche ferita al posto vostro; gli oggetti potrebbero andare dal semplice kit medico a oggetti magici arcani che vi daranno poteri sovrannaturali. Interessante come dovreste quasi sempre scegliere tra due possibilità: salverete il cane o lo lascerete andar via?

Cthulhu: Death May Die

Infine il turno si chiude con l’eventuale avanzamento del grande antico con il check delle carte Mito di cui vi parlavo poc’anzi. Nel caso in cui l’Antico superi le sue caselle verdi ed entri in quelle rosse, comparirà nel piano materiale – spesso e volentieri proprio nella casella del giocatore attivo – e inizierà a sprigionare tutti i suoi poteri venefici. Gli Antichi dispongono di quattro stadi di “evoluzione”, dove il primo è quello attivo quando si troverà ancora sul piano astrale, mentre il secondo si innescherà non appena giunto sul tabellone. Ogni stadio ha dei punti vita raffigurati in alto a destra; per sconfiggere il male, dovrete infliggergli altrettanti danni e questo farà passare il mostro al terzo stadio e infine a quello finale. Ricordatevi che le abilità di fine turno restano, per cui state pronti a gestire le vostre risorse e la vostra sanità mentale; se riuscirete ad azzerare i punti vita dell’Antico anche nell’ultimo stadio, avrete vinto la partita, uccidendo la morte stessa.

Materiali

Che i giochi targati CMON siano una garanzia di materiali spettacolari, è risaputo. Andate a rileggere le nostre recensioni di Blood Rage, Rising Sun e The Others e capirete di quel che parlo. Beh, non credo di esagerare quando dico che con Cthulhu: Death May Die è stato effettuato un lavoro pazzesco, forse uno dei più certosini che abbia visto. Come potrete vedere sul nostro album unboxing, l’interno della scatola è qualcosa di eccezionale. Le scatole che contengono le miniature non sono più delle semplici scatole di cartone – come accadeva nel già ottimo Rising Sun – bensì abbiamo delle scatole belle, decorate, curate, e che riportano il loro contenuto su uno dei lati così da non perdere nulla in giro per l’enorme scatola. Momento pignoleria: tutta la fantastica organizzazione per le miniature e le scatole degli episodi non è purtroppo stata messa anche nel repackaging dei componenti che si usano per costruire le plance, che posizioneremo un po’ a caso per la scatola cercando di far entrare il tutto al meglio.

Cthulhu: Death May Die

Le miniature sono fantastiche, partendo da quelle più semplici a quelle più complesse. I personaggi sono ben realizzati ma ovviamente sono i mostri a farla da padrone; la cura con cui sono poi stati realizzati Cthulhu e Hastur è qualcosa di eccezionale. Se sapessi farlo, le dipingerei subito! Piccola nota di colore: presso lo stand di Asmodee Italia, nella zona CMON, si poteva ammirare una “miniatura” di Cthulhu di ben 57 – CINQUANTASETTE! – centimetri di altezza. Se ve lo steste chiedendo, era una miniatura acquisibile su Kickstarter, o meglio era un “tabellone-miniatura”: in pratica si tratta di un episodio speciale (Ry’leh Rising) dove Cthulhu sta per arrivare sulla terra e gli investigatori decidono di andare a fermarlo “a casa sua”. Quindi la partita è da giocare letteralmente su questa miniatura che sostituisce il classico tabellone di gioco! Pazzesco, complimenti a chi ha avuto questa idea geniale!

Prezzo

Cthulhu: Death May Die è disponibile al prezzo consigliato di 99,99€.

Concludendo

Cthulhu: Death May Die è un gioco che può essere un must per chi ama queste ambientazioni e questo stile di gioco. Ad un’occhiata superficiale potrebbe sembrare un “cugino” di Arkham Horror o Le Case della Follia, ma vi assicuro che sono giochi diversi e che questo titolo, anche per via dei materiali e di come vi farà immergere nell’ambientazione, ha davvero una marcia in più. Se amate i cubetti di legno e l’astrazione, forse non è l’ideale; ma se avete voglia di un gioco “ignorante” dove dovrete pestare a sangue i grandi antichi con dei personaggi che sembrano usciti fuori direttamente da un libro horror/giallo… siete davvero nel posto giusto!

Mi raccomando, non perdetevi il nostro unboxing sulla pagina facebook!

Nerdando in breve

Cthulhu: Death May Die vi getta in una disperata lotta contro i grandi antichi: riuscirete a bloccarne l’avanzata e ad uccidere ciò che in teoria non può morire?

Nerdandometro: [usr 4.7]

Unboxing

 

Ringraziamo Asmodee Italia per averci inviato il materiale per questa recensione.

Contenuti

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