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The Ghost Fleet – Camionisti infernali

Sapete di cosa abbiamo più bisogno? Di prodotti ispirati a Grosso Guaio a Chinatown. Per fortuna SaldaPress ci ha dato l’occasione di leggere The Ghost Fleet, uno dei primi lavori del nuovo golden boy del fumetto americano Donny Cates, coaudivato ai disegni da Daniel Warren Johnson e uscito tra 2014 e 2015 per Dark Horse.

Recensione

The Ghost Fleet inizia (più o meno) durante la guerra anglo-americana del 1812. Scopriamo infatti l’esistenza di una società segreta attiva da sempre e specializzata nel trasportare in segreto qualsiasi cosa. Basta pagare. E ai giorni nostri una consegna di detta compagnia finisce male e da lì parte veramente la nostra storia. Una storia di vendetta, società segrete e mostri apocalittici, le solite cose. Non vado tanto nel dettaglio per non spoilerare.

Come potete capire da queste poche righe Cates inserisce tanti elementi. Uno potrebbe dire troppi ma non è vero. Perché Cates dimostra di saper bilanciare bene tutto e ha sempre il controllo della storia e dei suoi elementi. Ed è qui che arriva Grosso Guaio a Chinatown. Come nel capolavoro di John Carpenter, Cates pesca a piene mani da più parti per farci una storia di camion e mostri.

A Cates piace la fantascienza e il fantasy ma gli piace ancora di più mischiare questi generi nel profondo dell’America. Lo si vedeva già in Redneck e nel bellissimo God Country e anche qui i protagonisti si ritrovano tra Nevada e Texas a combattere esseri mitologici.

Il protagonista Trace non ha il carismo tamarro di Jack Burton e in generale il tono del fumetto è meno ironico di Grosso Guaio a Chinatown ma a parte questo siamo lì. The Ghost Fleet si regge benissimo in bilico tra le sue parti ed è una miniera di trovate e idee. Ma tipo che quasi in ogni capitolo c’è qualcosa su cui si potrebbe fare un fumetto a parte. E sarebbe un fumetto fichissimo (ad esempio un fumetto con Mickey Reno lo leggerei immediatamente). Un ragionamento simile vale anche per il finale. La storia a un certo punto sembrava destinata ad una seconda parte che tirasse le fila e invece prende una piega diversa ma comunque geniale e finisce tutto così, con una conclusione un po’ spiazzante e aperta.

Da un lato questa sovrabbondanza di idee può stranire e può non essere per tutti. Alcune pezzi della storia forse avrebbero avuto bisogno di qualche spiegazione o approfondimento in più, in particolare nei rapporti tra i personaggi. Però d’altro canto oggigiorno sempre più fumetti seguono la strada della decompressione massima per cui è una boccata d’aria fresca leggere una storia coesa e sparata a mille senza dover aspettare dieci volumi per veder succedere qualcosa.

Ai disegni Daniel Warren Johnson infonde alla storia la giusta frenesia e ha l’occhio cinetico per le scene d’azione che in un fumetto del genere sono il 90% del lavoro. Colori e chine sono perfetti per rappresentare tutta l’esplosività della storia. Ci sono un paio di splash page di una cafonaggine pazzesca e che mi sono goduto appieno.

Conclusioni

The Ghost Fleet è un lavoro meno sentito di altri di Cates ma un perfetto ponte per spiegare alcuni sui fumetti mainstream tipo Cosmic Ghost Rider (esiste davvero). Già all’inizio della sua carriera Cates sapeva bene cosa fare e cosa dire. Non aspettatevi grosse introspezioni o tematiche profonde. Qui siamo troppo occupati ad essere lanciati con un camion a mille all’ora mentre lottiamo con demoni biblici per pensare ad altro.

Nerdando in breve

Grosso Guaio a Chinatown con più camion, più mostri e più sangue.

Nerdandometro: [usr 4.0]

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