Recensione
Oggi vi parlo di un interessantissimo fps cooperativo sviluppato dai talentuosi ragazzi di Gunfire Games: Remnant: From the Ashes è uno di quei titoli che farà parlare di sé a lungo.
Scopriamo insieme il perché.
Gameplay
La prima cosa a colpirmi è stata l’incredibile alchimia con cui Remnant: From the Ashes ha saputo fondere rimandi a diversi titoli, celebri pietre miliari dell’industria videoludica da cui è stata tratta ispirazione per questo cooperativo.
Si parte con la creazione di un PG di cui possiamo scegliere sesso e qualche tratto somatico, niente di speciale, ma utile a caratterizzare un po’ il nostro eroe.
Si passa quindi a scegliere la classe del personaggio (una volta terminato il tutorial), decidendo se vogliamo puntare il nostro approccio sull’attacco, sul sopporto o su una equilibrata via di mezzo. Poi potremo potenziarci nel corso delle nostre avventure, raccogliendo tesori, dedicandoci al crafting e alla compravendita di materiali.
Pur essendo chiari i richiami agli RPG, in Remnant: From the Ashes mancano gli alberi di abilità: le nostre caratteristiche saranno potenziate col passare del tempo e man mano che affronteremo le nostre sfide.
A tal proposito ecco che se le dinamiche di fuoco e riparo richiamano da vicino sua maestà Gears of War, la presenza di falò per il riposo e l’approccio ai boss fa pericolosamente suonare campanelli souls-like. Non è un caso: i boss sono davvero impegnativi e per abbatterli la presenza dei compagni di viaggio può risultare cruciale.
Sempre in arrivo direttamente da Dark Souls anche la presenza di un artefatto magico atto a curarsi: partiamo con tre cariche, terminate le quali occorrerà (morire) tornare al “falò” per rinnovarle.
E, indovinate un po’? Ogni volta che si riposa presso i falò, tutti i mostri tornano al loro posto.
Fortunatamente in (frequente) caso di prematura dipartita gli elementi raccolti restano con noi. Potenziare l’equipaggiamento ha un notevole costo e anche se il loot è generoso, non sarà facilissimo corazzarsi al punto giusto.
Ecco che quindi interviene la componente cooperativa: il gioco, anche se può essere affrontato in solitaria, è pensato per essere vissuto in compagnia di un massimo di altri due compagni. Una scelta davvero interessante, sia per il numero di avventurieri, sia per questo nuovo trend di giochi pensati appositamente per essere giocati con amici fidati, con i quali condividere strategie e (dis)avventure.
Comparto tecnico
Remnant: From the Ashes non è un titolo che fa gridare al miracolo, ma si difende egregiamente sotto tutti i punti di vista. La grafica è molto curata, e il comparto sonoro, impreziosito dal doppiaggio italiano, fa il suo in ogni momento. Da dire che il protagonista, di cui possiamo scegliere anche diverse voci, in realtà è abbastanza muto: a parte alcune frasi stereotipate durante i combattimenti, nei dialoghi con gli altri personaggi risulta tristemente silenzioso. Capisco che una struttura di doppiaggio avrebbe fatto lievitare i costi, ma giunti a questo punto avere un protagonista che non risponde quando gli altri gli parlano fa davvero stridere.
Qualche piccola sbavatura, ad onor del vero, c’è: i caricamenti sono un po’ lunghi, le hitbox qualche volta mi hanno lasciato leggermente perplesso e c’è stato un caso in cui, a termine di uno scontro, non è partita la cinematic in modo corretto e ho dovuto riavviare.
Niente di drammatico, in effetti, e l’esperienza di gioco nel complesso è rimasta molto soddisfacente.
Un’altra delle caratteristiche che meritano attenzione è la creazione procedurale delle mappe: ogni volta che affronteremo l’avventura, infatti, dovremo affrontare mondi popolati da creature pericolose che ci aiuteranno a farmare il personaggio prima di affrontare i terribili boss. Un’ottima strategia che assicura così un’elevata rigiocabilità.
Da segnalare il fatto che il titolo richieda parecchio backtracking, principalmente allo scopo di aumentare le caratteristiche del personaggio: potenziare le abilità è una cosa che può essere fatta non appena raccolta abbastanza esperienza, ma per migliorare l’equipaggiamento bisognerà invece tornare nell’hub centrale di gioco, dove potremo anche commerciare comprando e vendendo di tutto.
Conclusioni
In breve posso dire che Remnant: From the Ashes mi ha davvero sorpreso in positivo. Per essere un titolo dal budget abbordabile ha davvero molto da offrire, sia in termini di sfida che di ore di gioco passate in compagnia.
Remnant: From the Ashes è disponibile per PC, Playstation 4 e Xbox One al prezzo di 39,99 Euro.
Nerdando in breve
Remnant: From the Ashes è l’fps cooperativo che mischia meccaniche RPG, Survival e sparatutto con una punta di Dark Souls e Gears of War.
Nerdandometro: [usr 4.0]
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