Ieri ho assistito ad un affascinante mistero, messo in scena con passione e maestria da Astorina Editore, Anthos Produzioni e Rai Cinema che ringrazio vivamente per l’invito: Diabolik sono io, docufilm diretto da Giancarlo Soldi, che sarà in oltre 290 sale italiane dall’11 al 13 marzo.
Recensione
Con un originalissimo taglio da giallo a fumetti, racconta la nascita e l’evoluzione del misterioso personaggio creato dalle signore indiscusse del fumetto italiano, Angela e Luciana Giussani e l’anomala scomparsa del disegnatore che firmò le tavole del primo numero, Il Re del Terrore, pubblicato nel novembre del 1962.
In occasione del ventennale di Diabolik le signore arrivarono addirittura a chiedere all’investigatore Tom Ponzi di mettersi sulle tracce del Tedesco, perché avrebbero voluto celebrare anche con lui l’anniversario della loro creatura, ma non ci fu modo di rintracciarlo.
Chiamare documentario Diabolik sono io è sicuramente riduttivo: è un pezzo di storia del fumetto che immerge lo spettatore nel mondo di un fenomeno ancora adesso amatissimo.
Mario Gomboli e Giancarlo Soldi sono riusciti a ricostruire la lunghissima carriera del delinquente più affascinante d’Italia (le cui avventure hanno venduto quasi 150 milioni di copie in oltre 50 anni) attraverso una serie di aneddoti che lo rendono attuale e con ancora molto da dire.
Le preziose interviste fatte alle sorelle Giussani, recuperate e ricostruite con pazienza dal regista da vecchi Super 8 sono deliziose nella loro semplicità: due donne coraggiose e curiosissime che, ispirate dallo sguardo di Robert Taylor, hanno creato un controverso personaggio capace di ammazzare vecchiette ed essere al tempo stesso un romantico compagno per la sua Eva Kant.
Molto interessante anche tutta la parte dedicata ai guai con la giustizia (quella vera) che Diabolik ha dovuto affrontare: denunce, accuse di istigazione alla violenza nei confronti di minori, citazioni in tribunale che di fatto non hanno avuto seguito, ma che hanno comunque danneggiato il fumetto di fronte ai tanti benpensanti dell’epoca.
Oggi, dopo circa 850 numeri, Diabolik conta oltre 3 milioni e mezzo di copie distribuite all’anno, che comprendono 12 albi inediti, 12 della collana della prima ristampa, 12 della collana Swiisss e 2 albi speciali inediti Il Grande Diabolik.
Trama
Angelo Zarcone (chiamato appunto il Tedesco per l’abitudine tutta teutonica di indossare i sandali anche fuori contesto e per il figlio biondissimo e con occhi di ghiaccio) si presentava in casa editrice per consegnare le proprie tavole senza lasciare recapiti né riferimenti. Non firmava i suoi lavori (come nessuno dei colleghi all’epoca) e non dava mai notizie di sé. Quello che sappiamo di lui è soltanto quello che viene tramandato da chi lo ha fugacemente conosciuto; il resto sono solo aneddoti avvolti da mistero.
L’unica informazione certa è che gli occhi di Diabolik sono i suoi.
Da questa realtà è stata presa ispirazione per immaginare che il disegnatore possa essere sparito e che, in preda ad un disturbo neurologico, abbia perso la memoria. Alternando il vagabondare dell’immaginario protagonista alla ricerca di sé stesso e la cronaca della genesi di Diabolik – corredata da filmini d’epoca ed analisi del fenomeno Diabolik dal punto di vista letterario, editoriale, giuridico e psicologico – ci viene mostrato un accurato identikit del Re del Terrore, grazie anche ad una galleria di artisti straordinari, come Milo Manara, Giuseppe Palumbo, Alfredo Castelli e molti altri.
Brillante la partecipazione di due grandi esperti del noir come Carlo Lucarelli e Andrea Carlo
Cappi, ma anche dei Manetti bros. che cureranno la regia del film dedicato a Diabolik, atteso per il 2020, del costumista Massimo Cantini Parrini e della straordinaria partecipazione di Stefania Casini nei panni dell’avvocato Bianca Rosselli.
Cast
Luciano Scarpa è perfetto nel ruolo di Angelo Zarcone: una fisicità normale abbinata ad uno sguardo, un taglio di occhi e di sopracciglia che lo rendono il Diabolik in carne ed ossa.
Di recente è apparso nel cast di Baby, serie tv Netflix del 2018, ma vanta anche una carriera ventennale in teatro, grazie a collaborazioni con Pierfrancesco Favino e Luca Zingaretti.
Abbiamo già citato Stefania Casini: attrice, sceneggiatrice, regista e produttrice. Vanta collaborazioni illustri con i maestri del cinema italiano, da Germi a Bertolucci a Dario Argento (Suspiria).
Con Soldi ha già collaborato a Il mondo di Guido Crepax.
Nerdando in breve
Se vivete di fumetto italiano non potete assolutamente perdere Diabolik sono io: sarà al cinema in 290 sale italiane solo dall’11 al 13 marzo.
Nerdandometro: [usr 4,8]
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