L’aria è un fluido, come l’acqua.
Se ci pensate, volare è un po’ come nuotare da questo punto di vista. Ispirandomi a Alla ricerca di Nemo, anche io ho adottato “Zitto e vola” come filosofia per giocare e godermi l’ultimo capitolo della serie dello studio Project Aces. L’attesissimo Ace Combat 7: Skies Unknown è uno degli ultimi esponenti del genere dei combattimenti aerei e per questo l’hype era parecchio alto.
Decollate con me e vi racconterò perché ho scelto questo mantra.
Recensione
La serie di Ace Combat nasce sulla prima PlayStation, come alternativa arcade ai più famosi simulatori di volo militari. Serie di ormai grande successo, ha visto sfornare numerosi capitoli soprattutto su console, concedendo solo negli ultimi, anche ai giocatori da PC, la possibilità di saltare a bordo di jet da combattimento di ogni epoca.
La versione di Ace Combat 7 che ho provato è proprio quella per PC, nella speranza di ottenere così l’esperienza massima che il gioco di Project Aces e Bandai Namco potesse offrire. Purtroppo, questo non è successo e anzi ho avuto un po’ di difficoltà nel godermi l’esperienza di gioco. Grandissimo punto a favore, però, è che gli spigoli del gioco sono stati smussati dalla sua bontà.
Partendo dalle cose peggiori, potrei parlarvi di come il gioco supporti esclusivamente due modelli di HOTAS (il kit composto di manopola dell’acceleratore e cloche, per intendersi) e nessun altra periferica al di fuori di joypad e mouse con tastiera. Beh certo, non posso pretendere queste cose da un gioco basato interamente sul volare… Ah.
Questo è un peccato, perché il gioco migliora enormemente con una periferica adeguata, ma a meno che abbiate un HOTAS Thrustmaster o Hori, nella loro versione per PS4 o Xbox One, dovrete arrangiarvi con un joypad o con vari strumenti di emulazione. Io ho scelto la seconda opzione, stringendo un po’ i denti, ma riuscendo a giocare a dovere con il mio HOTAS X (identico in tutto e per tutto al modello equivalente per PS4, supportato invece dal gioco).
Anche sul lato delle personalizzazioni il gioco si presenta carente e ottenere il supporto a risoluzioni superiori al Full HD è complesso se non impossibile. L’interfaccia dei menu, poi, è a dir poco dolorosa. Il mouse non si può usare (il gioco è chiaramente un porting diretto da console) e le animazioni sono inutilmente lunghe. Insomma, non proprio un primo approccio dei migliori.
Però, nonostante tutto, una volta presi i comandi del vostro primo aereo, ecco che tutta la forza del gioco vi viene sbattuta in faccia. Musiche mozzafiato, panorami fantastici e litri di adrenalina nelle vene. Ace Combat 7 dà dipendenza.
Trama
Se non avete mai giocato un Ace Combat, l’impatto con lo Strangereal World potrebbe essere distruttivo per le vostre sinapsi. Questa terra alternativa è un mondo dove la conformazione geografica, la storia, le nazioni e i popoli sono solo lontanamente somiglianti a quelli del mondo reale. Ah e a un certo punto, nell’anno 1999 un meteorite si schianta sul pianeta, destabilizzando completamente la società e il clima.
Numerose guerre avvengono a causa di questa situazione e 20 anni dopo eccoci in una situazione dove le nazioni di Erusea ed Osea si scontrano a causa di un tentativo di invasione della prima verso la nazione vicina di Usea.
Sì, lo so. È facile confondersi.
La guerra nasce per i motivi più semplici di sempre: risorse naturali. In questo caso, soprattutto per conquistare l’ascensore spaziale internazionale, centrale fotovoltaica estremamente importante e centro di influenza mondiale.
A questo punto entrano in gioco vari personaggi, da entrambi gli schieramenti. Non vi dirò il legame fra loro, per evitare spoiler, ma il modo in cui si vengono a intrecciare le loro storie è davvero interessante. Il protagonista che interpretiamo è un pilota della Federazione Oseana che si alternerà nella narrazione a uno scienziato Eruseano, a una principessa, la nipote di un veterano estremamente abile nel riparare aerei, obbligata a lavorare per una squadriglia di carcerati. Questa sgangherata banda di scapestrati criminali è stata condannata a combattere per la patria, senza molti riguardi, visto il loro status di sacrificabili.
La narrazione non è assolutamente lineare e per comprendere tutte le vicende vi consiglio di farvi un giro preventivo sulle varie wiki, giusto per capire l’assetto geopolitico del mondo di Ace Combat 7. Sembra una follia, è vero, ma è anche questa complessità, unita all’ambientazione davvero esotica e vagamente futuristica, che fa appassionare.
I dialoghi, dal canto loro, non aiutano molto e sembrano usciti da uno shōnen di pessima qualità. Quasi tutti i personaggi sembrano stati fatti appositamente per risultare dei cliché dimenticabili. Molto coinvolgente è invece il modo in cui nemici e alleati recepiscono la nostra presenza sul campo di battaglia: man mano che proseguiamo nella storia, le comunicazioni dei soldati ci faranno sentire lo scompiglio che porterà la sola vista del nostro velivolo e l’effetto è fichissimo.
Gameplay
Il gioco, in sé, è semplicissimo da descrivere come meccaniche. Si decolla, si agganciano i bersagli, terrestri, marini o aerei, e si riempono di missili e colpi di mitragliatrice. Ci sono missioni con obiettivi ben definiti e altre in cui bisogna raggiungere un punteggio minimo entro un certo tempo. Ace Combat 7 punta ovviamente sulla semplicità e il suo punto forte è nell’abilità che serve per andare a segno in modo efficiente e veloce. Non crediate che arcade in questo caso significhi “facile”. Anche a modalità normale è davvero impegnativo e il senso di sfida si sente.
La soddisfazione nel distruggere un nemico particolarmente forte o riuscire in una corsa d’attacco distruggendo numerosi nemici è veramente enorme.
Molto interessante è anche il cosiddetto “albero degli aerei” che non è altro che un albero delle tecnologie, in cui possiamo acquistare gli aerei utilizzabili e le relative armi speciali, così come i potenziamenti, tramite i punti guadagnati in missione. Durante la vostra prima campagna sarà impossibile finire tutti i rami dell’albero e dovrete quindi scegliere con molta accuratezza quale “stile” scegliere.
La strategia è molto limitata in questo, ma permette di dare un tocco di “gioco di ruolo” alla partita.
Gli aerei possono essere allestiti, oltre ai missili e alla mitragliatrice di default, con un’arma speciale e un assortimento di migliorie da gestire in base al peso. Le armi speciali spaziano dai missili per bersagli aerei o terrestri alle bombe a ricerca fino ad armi futuristiche come railgun e… cannoni laser! In modalità multiplayer questa meccanica si fa ancora più interessante, dato che potremo mettere a punto i velivoli nel modo più efficiente possibile e sfruttare le combinazioni più adatte al nostro stile e al nostro mezzo.
Chicca aggiuntiva durante la campagna sono le sezioni (opzionali) in cui si deve decollare, atterrare o fare rifornimento aereo. Sono momenti impegnativi, che richiedono una buona padronanza del vostro caccia, ma che per questo possono aiutare a migliorare l’abilità nei movimenti più delicati.
Grafica e sonoro
Partiamo dalle musiche. Bellissime.
Tanti generi diversi, e ogni singolo brano è coinvolgente ed epico. La colonna sonora aggiunge davvero tanto al gioco, anche se viene messa in secondo piano dal già famigerato avviso di un missile in arrivo.
“MISSILE! MISSILE! MISSILE!”
Preparatevi a sentirlo davvero TANTE volte.
Sul comparto grafico, Ace Combat 7 si difende bene. I giochi di luce sono praticamente fotorealistici e i colori sono al perfetto equilibrio fra realismo e spettacolarità. Le nuvole, poi, sono una chicca, dato che oltre ad essere bellissime si rendono parte del gioco modificando strategie e meccaniche, essendo di fatto una parte dell’ambiente con cui interagire.
Qualche sforzo in più poteva essere fatto sulla risoluzione delle texture degli aerei, dato che è disponibile una modalità galleria in cui osservarli da vicino, così come nella funzione di replay (che fra l’altro è al limite dell’utilizzabile, dato che si può solo rallentare o velocizzare di poco). Anche i dettagli dell’ambiente, come terreno ed edifici, potevano sicuramente essere resi più accuratamente rispetto a un simulatore di volo di dieci anni fa.
Al di là di questi dettagli, il gioco resta una gioia per gli occhi, e basta concentrarsi sul volo e sull’azione per non notarli troppo.
Prezzo
Ace Combat 7: Skies Unknown è disponibile su PlayStation 4, Xbox One e su Steam, al prezzo di 59,99€
In conclusione
In tutta onestà, Ace Combat 7 è un bel gioco. Dal momento in cui si prende il volo a quando si atterra, il gioco è un tripudio di esplosioni, adrenalina e sfide, con un bilanciamento fra difficoltà e ricompensa davvero ben calibrato. Il suo problema è che al di fuori di questo, il prodotto fa acqua.
Per questo mi sono detto più volte “zitto e vola”. Il contorno del cuore del gioco è carente e sembra dare l’impressione che, almeno su PC, sia stato fatto un porting veramente poco curato. La caratterizzazione fa guadagnare qualcosa con il suo contributo, ma credo che il vero e unico punto di forza sia il gameplay. Il che non è poco, Ace Combat 7 è davvero divertente, probabilmente vi ritroverete a rigiocarlo più volte.
Il contenuto è ottimo, se solo fosse stato impacchettato meglio…
Nerdando in breve
Ace Combat 7: Skies Unknown è un simulatore arcade di combattimenti aerei che fa quel che deve e lo fa bene. Benissimo. Peccato che la realizzazione dell’interfaccia e dei dettagli sia davvero carente.
Nerdandometro: [usr 3.0]
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