Recensione
Tempo fa ho avuto modo di parlarvi dei primi tre episodi di Puck, il folletto shakespeariano rivisitato da Daniela Zaccagnino.
Ora tocca al numero due, Uno strano Halloween, che corrisponde al quarto episodio della saga e che è disponibile sul sito di Cronaca di Topolinia dallo scorso Lucca Comics.
Per chi si fosse perso pezzetti qui e là, è giusto ricordare che le vicende di Puck esordiscono con Sogno di una notte… – Atto Primo sulle pagine di Cronaca Comics numero 15.
Avendo riscosso successo, ecco che le avventure dell’esule si guadagnano uno spillato indipendente, Puck #0: Sogno di una notte… – Atto Secondo.
Proprio in quel volume, le matite di Giulia Lalli vengono affiancate dal colore di Antonio Antro, la cui bravura diventa una componente onnipresente. Infatti, ecco che il team Lalli-Antro dà vita al terzo capitolo, Puck #1: Oltre l’arcobaleno.
Proprio in quelle pagine compare anche Elena Ominetti, i cui disegni si uniscono a quelli della precedente disegnatrice in un mix efficace. Infine, eccoci a Puck #2: Uno strano Halloween, dove il terzetto Lalli-Antro-Ominetti non manca di concretizzare la sceneggiatura prodotta da Daniela Zaccagnino.
Trama
È la notte di Halloween e Alan, Amy e Puck stanno partecipando a un corteo mascherato. Accanto agli umani vestiti da streghe e vampiri, fa la sua comparsa una processione di anime provenienti direttamente dal regno dei morti, della quale però si accorgono soltanto Puck e Amy. Per lui, folletto proveniente dal regno di Avalon, è ordinaria amministrazione; per lei, mortale fra i mortali, anche no.
Improvvisamente fa capolino Jack o’Lantern, l’iconico personaggio che accompagna la notte delle streghe. Ha bisogno di aiuto e solo il nostro eroe, con la sua fedele companion, potrà darglielo. Contemporaneamente, Alan rimane solo a vedersela con uno spaventoso cavaliere senza testa, che minaccia di perturbare la tranquillità della cittadella.
Fra fantasmi intrappolati e feroci lupi giganti, ai nostri eroi non resterà che essere coraggiosi e affrontare tutto ciò che il futuro ha in serbo per loro.
Stile
Il nuovo capitolo si inserisce perfettamente dopo i precedenti, aumentando di volta in volta il numero di pagine. Se infatti con Puck#0 ci eravamo dovuti accontentare di 8 tavole in tutto (che sommate ad aggiunte ed editoriale componevano un volume di 16 pagine totali), già con Puck#1 il volume ne conteneva 24, e lo stesso vale per Puck#2.
Le 18 tavole contenute nello spillato continuano a mostrare disegni davvero ben fatti, alcuni migliori di altri. Un tratto deciso e forme dettagliate contraddistinguono tutta la raccolta nel complesso, creando una successione di immagini belle da guardare.
Menzione d’onore va però ad Antonio Antro, il colorista che sa dare spessore e vitalità alle matite di Elena e Giulia. Splendida la resa del Cavaliere senza Testa e dell’iconico Jack, entrambi personaggi che spiccano sulle tavole per contrasto cromatico.
Unica pecca della storia è forse la sceneggiatura, che racconta un po’ troppo frettolosamente una trama interessante. Alcuni personaggi, soprattutto quello dell’antagonista, meriterebbero di essere approfonditi maggiormente, così da dare più spessore alla vicenda intera. C’è anche da dire che la storia si sviluppa gradualmente, e di volta in volta vengono svelati più elementi che permetteranno infine di ricostruire la storia tutta quanta.
Di conseguenza, non ci resta che attendere il prossimo capitolo, in arrivo a marzo 2019, per poter dare un giudizio più completo su tutta la raccolta.
Conclusione
Leggendo Puck mi sono ritrovata a pensare che se fosse un cartone animato lo apprezzerei di più. Esattamente gli stessi disegni e colori, ma più dialoghi e focus sui personaggi, riuscirebbero forse a rendere più corposa una trama ricca di ottimi spunti. Perché la storia in sé è davvero pregevole, inutile negarlo. Ci sono tutti gli elementi che attraggono: magia, personaggi coraggiosi, un cattivo misterioso, una protagonista dal passato oscuro e tanta avventura. Solo che è davvero molto materiale da condensare in un numero limitato di tavole, pertanto nel complesso rischia di smarrirsi un po’ quell’ondata coinvolgente che travolge lo spettatore medio.
Tuttavia, sono assai curiosa di sapere come si concluderà la storia (ammesso che Puck#3: Ragnarok, la Fine del Mondo sia davvero il volume conclusivo, chissà). Anche se le vicende romantiche tra i diversi personaggi sembrano ormai ben delineate, continuo a sperare che Amy scelga Adam, il povero saputello apparentemente vittima di friend-zone. Vada come vada, non vedo l’ora di avere fra le mani il prossimo volume, del quale sicuramente vi parlerò.
Nerdando in breve
Puck #2 è il degno seguace dei capitoli precedenti, nel quale troviamo elementi attuali riferimenti al folklore anglosassone. Disegni dettagliati e colori accuratamente stesi rendono la raccolta una gioia per gli occhi. Forse un po’ debole la sceneggiatura, ma nel complesso la lettura risulta scorrevole e interessante.
Nerdandometro: [usr 3.0]
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