Tornano i discutendo! Stavolta ci siamo chiesti, in questo triste Blue Monday, qual è la scena più triste che salta in mente pensando a un film, una serie TV, un videogioco, un fumetto, un libro?
Zeno2k
Sì, sono stato un giovane nerd negli anni ’80 ma no, la morte del cavallo Artax non mi ha fatto né caldo né freddo.
Di tante scene strappalacrime quella che mi ha davvero devastato arriva da un libro, poco noto qui in Italia, ma che non dovrebbe mancare nel bagaglio culturale di ogni appassionato di fantascienza (e di storia).
Parlo de L’anno del contagio, di Connie Willis: romanzo di fantascienza dedicato al viaggio nel tempo dove la protagonista, Kivrin, studentessa di storia, torna nel medioevo per studiare l’Inghilterra dei secoli bui.
A causa di un’epidemia di super-influenza, però, i tecnici già malati la spediscono per errore nel 1348, anno della Peste nera, in un dualismo di società sull’orlo dell’estinzione che seguono binari paralleli anche se distanti numerosi secoli.
A stravolgermi, emotivamente, è il crescendo di emozioni e sensazioni della protagonista che entra a far parte di quella società arcaica e che vede cadere sotto la mannaia dell’epidemia, fino ad un finale in cui dal presente faranno di tutto per salvarla e lei, ormai in bilico sul baratro della follia, non riesce a staccarsi dalle persone e dall’ambiente che ha imparato ad amare e ha perso a causa della Peste.
È stato il primo caso in cui la lettura era quasi dolorosa, e voltare ogni pagina una vera sofferenza che prendeva lo stomaco.
Non rivelerò il finale, qualora decidiate di farvi un regalo e correre a recuperarlo.
LC
È una domanda estremamente difficile a cui rispondere. Che ci si creda o no, sebbene non abbia mai pianto vedendo o leggendo robe, mi è capitato infinite volte di prendermi a male.
Per cui mi spiace ma mi tocca barare e dare 5 risposte da 5 media differenti, che non sono riuscito a scendere sotto:
– la scena finale di “Il Mio Pranzo” di Scrubs. (Anche “Il Mio Disastro” meriterebbe).
– la scena di Anakin & Padme sui rispettivi balconi in Episodio III.
– la scena finale di “Hard Luck Woman” di Cowboy Bebop con Spike e Jet che mangiano le uova da soli con Call Me, Call Me di sottofondo.
– la scena di Shadow nel video finale di Final Fantasy VI, forse quella che più mi ha distrutto dentro tra quelle qui elencate.
– il capitolo di Catelyn sulle Nozze Rosse in A Storm of Swords.
Ce ne sono tante, tantissime altre ma mi fermo qui, che sennò diventa una lista della spesa invece di un Discutendo.
Gattiveria
Senza alcun dubbio, la scena più triste mai vista o letta è per me quella di UP, il meraviglioso lungometraggio animato Disney realizzato nel 2009 da Pixar Animation Studios e Walt Disney Pictures. Carl Fredricksen, il burbero anziano protagonista ripercorre con la memoria la meravigliosa storia d’amore vissuta con Ellie, la sua compagna per la vita.
Ricorda il primo incontro, il matrimonio, le difficoltà quotidiane, la triste scoperta di non poter diventare genitori ed il sogno comune di un viaggio alle Cascate Paradiso che nonostante i sacrifici di tutta una vita non riusciranno mai a fare.
Infatti proprio nel momento in cui Carl usa i soldi della pensione per portare Ellie nella meta tanto desiderata da entrambi, lei si ammala e dopo poco muore.
Struggente. Mi viene da piangere solo a ricordare la scena.
Il personaggio di Carl è stato creato ispirandosi a due meravigliosi attori come Walter Matthau e Spencer Tracy, che nella vita hanno condiviso con Carl la fortuna di avere una compagna per lunghissimo tempo e un carattere non sempre adorabile.
Wiwo
Sebbene io non sia di lacrima (troppo) facile, mi emoziono abbastanza facilmente davanti a una scena triste fatta bene. Ho frignato davanti a Lilo & Stitch quando Nani e Lilo sembrano doversi salutare e ho pianto più o meno per l’intera durata di Amabili Resti.
Il primo posto per la scena più triste, però, se lo aggiudica il libro che mi fa piangere ogni singola volta che lo rileggo: il finale de Il cannocchiale d’ambra, dalla trilogia di Queste Oscure Materie. Non descriverò per evitare spoiler a chi non l’abbia ancora letto (e che dovrebbe chiaramente rimediare), tanto chi lo conosce sa benissimo di cosa sto parlando. Per quanto l’abbia già letto e riletto, è sempre una stilettata al cuore.
Clack
Il Blue Monday è ufficialmente la giornata più triste dell’anno e allora perché non fare le cose per bene e abbandonarsi alle lacrime fino in fondo?
Ci sono molti episodi di film, serie TV, libri, fumetti e quant’altro che fanno a gara per farci piangere senza ritegno e che mi vengono subito in mente pensando al Blue Monday. Qualche esempio che non posso fare a meno di menzionare: la separazione di Dumbo dalla mamma e la morte della madre di Bambi ma anche i primi 20 minuti di Up, tanto per restare in tema Disney; ma anche il finale di Charlie – Anche i cani vanno in paradiso o de Le pagine della nostra vita.
Dovendo però sceglierne uno su tutti, quello che mi porta a versare fiumi di lacrime senza ritegno alcuno, dovunque io mi trovi, ogni volta che lo guardo è sicuramente il finale del libro e del film Espiazione. E se ancora non lo avete letto/visto, correte a farlo perché oggi è la giornata giusta. Però portatevi i fazzoletti.
jedi.lord
Leggo, guardo e gioco da una vita e di scene triste ne ho viste a bizzeffe. Anzi, ci sono periodi in cui preferisco storie tristi, apocalittiche, angoscianti, perché sono in grado di smuovere le mie emozioni in modo molto più massiccio.
Non pensiate che io sia un mostro, ho detto “periodi”.
Comunque sia, non appena ho letto la domanda di questo primo discutendo del 2019, ho voluto fare un piccolo esperimento: non pensarci troppo e sparare la prima scena che mi venisse in mente in quel momento.
E ne è uscita fuori una roba tristissima, in effetti, sebbene abbastanza recente: la vincitrice è la scena del prologo di The Last of Us, videogioco del 2013 che, immediatamente, è salito sul podio dei miei videogiochi preferiti di sempre e non ne è mai sceso.
Ecco, il prologo di The Last of Us ha una potenza incredibile e mi ha distrutto. È una scena che non dimenticherò mai proprio per l’impatto emotivo che ha avuto su di me all’improvviso, perché non me lo aspettavo, e che tuttora mi provoca il magone quando ci penso.
Poi, se vado a riflettere, mi tornano nell’animo migliaia di momenti tristi, che vanno da film ai fumetti (sì, anche la Saga di Paperon De’ Paperoni ha due scene che mi hanno devastato), per arrivare ai libri, ma non c’è tempo né modo per sviscerarli tutti.
E poi, è già lunedì, ce n’è davvero bisogno?
La parola ai lettori
Come sempre abbiamo voluto coinvolgere i nostri lettori, ponendo la domanda anche nel nostro gruppo Facebook. Le risposte sono state tantissime, a riprova che il mondo nerd non lesina di certo quando si tratta di lacrime. Ecco alcuni dei momenti indicati dai membri del gruppo:
Francesco Barbaresi
Banale e scontato ma, al primo posto, ci sarà sempre la morte di Aerith in FF VII. Superato quel trauma, puoi superare tutto!
Andrea Falli
La scena sul finale del cocomero ne La tomba per lucciole? Anche se potete prendere una qualsiasi scena di questo film e sarebbe sicuramente adatta allo scopo.
Manuel Baracchi
La Rowling mi ha emozionato, esaltato e affascinato come non mai… ma nello stesso tempo mi ha anche fatto fare la lacrimuccia…. come non farlo dopo la morte di Silente? o di Fred Weasley? cazzo anche Dobby, mi hanno ucciso… per non parlare di tanti altri…
Jade Dee Dee Misandry
La formichina di Tesoro, mi si sono ristretti i ragazzi dove la vogliamo mettere?
Andrea Conte
L’abbandono di Red nella foresta in Red & Toby.
Soprattutto quando hai appena ricevuto un cucciolo randagio in regalo.
Disney infame.
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