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Bleeding Mariachi – Il canto dell’immortale: amore e sangue

Bleeding Mariachi

Recensione

Ci sono opere che catturano la tua attenzione da subito, ancora prima di scoprirne i dettagli: è stato così per me con Bleeding Mariachi – Il canto dell’immortale, opera prima di Veronica Ciancarini pubblicata da Edizioni BD.

È stato il titolo a incuriosirmi, ma non solo: è stata soprattutto la veste grafica, decisamente tripartita in altrettante tinte piene e sature a colpirmi e ad attrarmi. Non sapevo altro del volume ma c’era qualcosa di speciale, un richiamo irresistibile che continuava a presentarsi e a invitarmi alla lettura.

Grazie a Edizioni BD, che mi ha fornito una copia per questa recensione, ho potuto verificare che sì, le prime impressioni spesso si rivelano azzeccate: Bleeding Mariachi è una graphic novel originale, interessante e curatissima. Un esordio decisamente riuscito e in grado di catturare l’attenzione.

Trama

Siamo in Messico, dove i tre orfanelli Sus, Lupe e Isabel crescono insieme, uniti da un legame speciale. In particolare tra Sus e Lupe: una volta adulti i due, profondamente innamorati, decidono di sposarsi.
Subito dopo il matrimonio, però, Lupe ha un malore e muore. Sus è sconvolto dal dolore e fatica ad affrontare la vita senza la sua amata: si trascina di giorno in giorno, abbandona il sogno di diventare musicista, addirittura non tocca nemmeno più l’adorata chitarra.

Un giorno, però, accade qualcosa di totalmente inaspettato, che sembra proiettare Sus direttamente nelle storie spettrali che ascoltava da ragazzino. Un nuovo inizio o un malefico sortilegio? Quello che è certo è che l’esistenza del ragazzo cambierà per sempre.

Stile

L’esordiente Veronica Ciancarini si occupa sia dei testi che dei disegni in Bleeding Mariachi e il risultato è un volume coeso, in cui la storia si sposa alla perfezione con il tratto e soprattutto con l’uso del colore.

Il fumetto è composto interamente da soli tre colori, che non solo danno vita a tavole bellissime ed evocative ma hanno anche un grande valore simbolico: il nero della notte, del mistero e del male si fonde al bianco della magia, della speranza e del bene. Su tutto predomina il rosso accesso, il colore del sangue e dell’amore.

Oltre a questo, il riuscito mix di colori riesce a trasportarci direttamente nel luogo in cui è ambientata la storia: ci sentiamo in Messico, ne respiriamo la terra rossa e le atmosfere ricche di magia e mistero. Se amate un certo cinema messicano, inoltre, troverete anche la sua influenza: personalmente ho avvertito l’aura sottile di Il Mariachi o di Dal tramonto all’alba; non so se sia stata solo una mia impressione o se il collegamento fosse davvero voluto, in ogni caso direi che ci sta decisamente bene.

Concludendo

Bleeding Mariachi è una storia potente, ricca di musica, di oscure maledizioni ma anche e soprattutto di amore. Un punto di vista originale e profondo sull’elaborazione del lutto e su quanto ci si possa spingere oltre per amore.

Potrebbe sembrare strano usare l’aggettivo “tenero” per definire una storia che parla di vampiri, demoni e di feroci minacce soprannaturali, eppure è uno dei più adatti possibili: Bleeding Mariachi scorre equilibrato, alternando paura, dolcezza, sorriso e malinconia, senza che l’uno prevalga sull’altro.

Una lettura estremamente piacevole e ricca di emozioni forti, che mi ha convinta davvero fino in fondo: il mio sesto senso, in questa occasione, mi ha consigliato bene!

Edizione

Bleeding Mariachi – Il canto dell’immortale è già in vendita in un’edizione cartonata con copertina rigida molto ben realizzata, con pagine spesse e colori ben definiti, al prezzo di copertina di 16€.

Nerdando in breve

Bleeding Mariachi – Il canto dell’immortale è una storia potente di maledizioni, musica, amore e sangue. Un esordio più che riuscito.

Nerdandometro: [usr 4.5]

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