Ci sono luoghi che immediatamente evocano un certo tipo di storie che, anche se ripetuti all’infinito, non smettono mai di appassionarci. Las Vegas è uno di questi posti e il fumetto Slots, scritto e disegnato da Dan Panosian per Skybound, portato in Italia dalla – come al solito – grande SaldaPress, è una di quelle storie che non mi stancherei mai di leggere.
Recensione
Slots ruota attorno a Stanley Dance, ex-pugile e truffatore da quattro soldi che vive in una roulotte in giro per gli Stati Uniti. Stanley riceve una chiamata da una vecchia amica e decide che è tempo di tornare al suo vecchio mondo a Las Vegas.
L’amica di Stanley, Betsy, ha un casinò (come tutte le persone di Vegas, o almeno credo) che si regge sostanzialmente sullo spettacolo di burlesque della figlia Mercy. Figlia che però sembra intenzionata ad andare a lavorare in un altro casinò, gestito da Les Royal, un tempo amico di Stanley e ora affarista senza scrupoli.
Con solo la sua faccia tosta, Stanley cercherà di salvare il casinò di Betsy e di riallacciare i rapporti con il figlio Lucy (che probabilmente odia il padre perché gli ha dato un nome da donna). Il suo piano dovrà subire numerosi adattamenti ma Stanley ha le spalle larghe per continuare a provarci. Non vi dico se ci riuscirà perché gli spoiler sono il male e noi di Nerdando siamo dalla parte del bene.
Gli elementi ci sono tutti per la classica storia a base di low-life, redenzione, scommesse e truffa. Siamo infatti in piena pulp fiction, quel frullato di generi a metà tra dramma e commedia, sopra le righe e atemporale.
Slots è tutto questo. La storia è ambientata nel presente, ma giusto perché i personaggi hanno telefoni cellulari e l’MMA è una cosa grossa. Per il resto, potrebbe essere successa in un qualsiasi momento dalla creazione di Las Vegas.
La storia è dunque classica ma non scontata e mai come in questo caso non è importante la sua originalità. Si regge tutto sui personaggi e le loro interazioni, funziona perché Panosian crea in Stanley un personaggio indimenticabile, spaccone, smargiasso, truffaldino, ma non cattivo, rassegnato a essere un perdente ma in pace con il suo destino. È Stanley a fare da motore della storia ed è il catalizzatore di tutto.
Forse la storia poteva giovare di un finale più complesso. Ci sono tante giravolte di trama e l’ultima giravolta risolutiva avviene forse in maniera troppo sbrigativa. Però non mi sento di dire che è una brutta conclusione e non intacca il valore di quanto letto fino a quel momento.
Dar vita al pulp
In storie come questa, i protagonisti sono sempre gli elementi cruciali e Panosian, a mio parere, fa centro con i suoi personaggi archetipici e carismatici. Forse giusto Lucy è solo un abbozzo di personaggio e non viene esplorato quanto potrebbe, ma è una sottigliezza. Il fumetto trasuda di passione e voglia di piacere ed è effettivamente un piacere da leggere, grazie appunto al cuore che ci mette Panosian. L’autore infatti racconta nella postfazione di come la figura del padre, pugile semi-professionista e illustratore, sia stata cruciale per la sua vita e questo fumetto è in effetti un po’ la summa delle passioni di Panosian e una sorta di espiazioni nei confronti del padre.
L’effetto atemporale dell’opera è amplificato dai colori dello stesso Panosian, accesi ma filtrati da un effetto retro che rende le pagine simili a quelle di vecchi fumetti ingialliti e dai colori “a pallini” tipici degli anni ‘70 (chi legge fumetti da tempo capirà di cosa parlo).
Ai disegni Panosian (che lavora da quasi 30 anni con Marvel e DC) sembra volersi rifare a Howard Chaykin in versione pulita, soprattutto nei volti e nelle anatomie e, in effetti, lo stile si adatta bene a una storia tutta basata su volti e personaggi. In aggiunta, lo stile di Panosian si diverte molto a rappresentare Las Vegas e il suo sottobosco fatto di latinos, casinò, arene di pugilato e criminali. Di certo Panosian ha un gran senso del ritmo, che gestisce ottimamente con tavole cinetiche e cinematografiche.
Nerdando in breve
Fumetto pulp divertente e appassionante, ambientato in una Las Vegas senza tempo e per questo sempre affascinante.
Nerdandometro: [usr 4.3]
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