Recensione
Redneck è il secondo volume della serie Skybound di Donny Cates e Lisandro Estherren sui vampiri texani ed edita in Italia da Saldapress, che ce lo ha gentilmente concesso in anteprima per questa recensione.
Potete trovare la recensione del primo volume, In fondo al cuore, ed altre informazioni riguardo la serie in generale qui.
Trama
Dove eravamo rimasti? Ah già, i vampiri texani.
Il primo volume ci aveva lasciato con il clan Bowman in fuga e con un nuovo membro della famiglia, il vescovo Landry.
In questo secondo volume numerosi colpi di scena modificheranno nuovamente i personaggi, svelando segreti di famiglia e lasciando il clan Bowman ancora una volta in una situazione fuori controllo.
La serie finora ha privilegiato (anche per ovvi motivi legati alla presenza di vampiri), ambientazioni chiuse e claustrofobiche e anche il secondo volume è così. Ma se nel primo volume la storia partiva ritmi lenti per esplodere nel finale, qui invece fin da subito la storia parte in quarta e non si ferma mai.
Nuove situazioni
La carne al fuoco è tanta, viene meno l’atmosfera da tragedia annunciata da western classico che avevo lodato nel primo volume in favore di una situazione di stallo da film d’azione. Intendiamoci, c’è spazio per riflettere e per capire, non è diventato improvvisamente un fumetto di Mark Millar, ma in questo volume comanda la storia più che l’atmosfera.
Molti personaggi fin qui trascurati vengono approfonditi, soprattutto i due aiutanti umani, Phil e Evil. Restano al palo i due fratelli Greg e Seamus, ancora una volta semplici comparse nell’affresco narrativo. Non se ne sente la mancanza, anche perchè come già detto ci sono molti altri temi e personaggi da soddisfare il lettore.
Cotes spinge molto sul ritmo e sull’azione come detto, rendendo questo volume piuttosto interlocutorio e probabilmente di non facile fruizione per un lettore occasionale.
Per chi ha già avuto la fortuna di leggere il primo volume la questione è diversa, perchè molte situazioni accennate nel primo volume qui trovano sbocco e non sono mai soluzioni banali. Insomma, si capisce perchè Cotes è diventato in tempi rapidissimi uno degli autori Marvel di punta.
Disegni
Ai disegni Estherren è come nel primo volume sporco, sghembo e stilizzato. Non è uno stile per tutti a mio parere. Accentua il lato grottesco dei personaggi, che diventano aggrinziti, caricaturali e grotteschi. In alcune sequenze mi è sembrato un po’ tirato via, ma dato lo stile particolare mi risulta difficile dire se sia un effetto voluto o meno.
In generale riesce sempre ad essere efficace nel mostrare quello che la storia richiede e il suo stile stilizzato ben si adatta alla rappresentazione della tanta violenza e del tanto sangue presente nella storia.
Nerdando in breve
Un degno secondo volume, prosegue e non ripete, gettando le basi per le storie future.
Nerdandometro: [usr 3.9]
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