Recensione
L’Italia è un paese di appena poco più di trecentomila chilometri: una superficie piuttosto limitata, se confrontata ad altri Stati del mondo, eppure al suo interno riesce a contenere venti regioni che più diverse non si potrebbe.
La penisola della diversità, potremmo definirla: il nostro patrimonio nazionale racchiude infatti usanze, dialetti, culture diversificate e variegate.
Nonostante questo, nei fatti, rappresenti in realtà un valore aggiunto, spesso ha dato e dà tuttora origine a conflitti e rivalità, su cui la comicità italiana ha scherzato in più di un’occasione, calcando la mano su stereotipi e credenze: eppure siamo tutti italiani. Sembra proprio questa la riflessione di fondo di Romolo + Giuly: la guerra mondiale italiana.
La serie, andata in onda su Fox nelle ultime settimane, si compone di 8 episodi dalla durata di trenta minuti ciascuno ed è stata ideata da Michele Bertini Malgarini (anche regista), Alessandro D’Ambrosi (anche interprete del protagonista maschile Romolo) e Giulio Carreri.
La nostra Gattiveria aveva guardato in anteprima i primi due episodi e aveva colto il grande potenziale del progetto: ora che ho concluso la visione, non posso che darle ragione.
Romolo + Giuly è una serie divertente, intelligente e ben fatta come, in Italia, non se ne vedevano da un po’ (non a caso, durante la visione, la mente corre spontanea a Boris in più di un’occasione) e va a colmare con successo un vuoto all’interno dei nostri palinsesti.
L’idea è semplice quanto geniale: trasporre ai giorni nostri l’immortale storia di amore impossibile immaginata da William Shakespeare e che vede protagonisti Romeo e Giulietta (come aveva fatto Baz Luhrmann con il suo Romeo + Juliet, citato apertamente nella serie Fox), trasferendola dalla Verona rinascimentale alla Roma dei nostri giorni. È lo spunto per ironizzare e riflettere sui problemi della nostra attualità, sugli stereotipi regionali e la loro inconsistenza e, magari, proporre una soluzione, sorridendo.
Romolo + Giuly convince soprattutto grazie ad una scrittura frizzante e ironica, che riesce a fare satira in modo intelligente e sottile: se ci fermiamo a riflettere, un po’ come Nuovi Mostri, i personaggi eccessivi che agiscono sullo schermo non sono poi così diversi da quello che vediamo quotidianamente nella nostra realtà. La sceneggiatura punge e non risparmia nessuno: nord o sud, i difetti di tutti vengono portati alla luce e irrisi con eleganza. Ma alla fine sarà l’amore a trionfare?
Trama
La Roma dei nostri giorni è drammaticamente divisa in due fazioni: quella del nord, sofisticata e modaiola, è guidata dalla famiglia dei Copulati mentre quella del sud, verace e coatta, dai Montacchi.
Nonostante l’odio che scorre da generazioni tra le due famiglie, Romolo, rampollo Montacchi e Giuly, figlia del patriarca Copulati, si incontrano casualmente ad una festa e si innamorano.
L’amore impossibile nato fra i due giovani dovrà lottare contro il malanimo delle famiglie, le differenze culturali ma anche contro un’altra oscura minaccia. Napoli, con a capo il boss don Alfonso e Milano, con la centrale del male guidata da Giorgio Mastrota e il pupazzo Tciù (ma guai a chiamarlo “pupazzo”!), infatti, malsopportano di sottostare a Roma e stringono una improbabile quanto pericolosa alleanza per rovesciare il dominio della Capitale e dividersi l’Italia.
Cast
Romolo + Giuly, che prende spunto direttamente dalla web serie omonima che nel 2016 ha trionfato al Roma Web Fest, ha sicuramente nella scrittura il suo punto di forza ma anche il cast merita una menzione, per il modo in cui riesce a dare vita a stereotipi caricati all’eccesso mantenendone però una patina di realismo.
Accanto ai due protagonisti Alessandro D’Ambrosi (anche autore) e Beatrice Arnera, sfila una serie di volti noti del piccolo schermo e del web. Su tutti, spicca Fortunato Cerlino, che si diverte ad interpretare un ruolo in aperta parodia a quello che tanto lustro gli ha dato in Gomorra.
Anche Giorgio Mastrota, popolare volto delle televendite, dà prova di qualità d’attore interpretando una versione decisamente più diabolica di se stesso. Spiccano, poi, i cameo di rilievo: Giorgio Panariello, Umberto Smaila, Francesco Pannofino.
Accanto a loro, volti del web come Martina Dall’Ombra, Le Coliche, gli Actual.
A completare il tutto, se non bastasse, nel ruolo del narratore c’è la voce di Christian Iansante e la colonna sonora è composta da Lo Stato Sociale.
In conclusione
Romolo + Giuly è una serie fresca, che convince e conquista. Da tempo in Italia non si vedeva un prodotto televisivo divertente, satirico e pulito come questo, in grado non solo di strapparci qualche risata ma anche di farci riflettere sull’Italia di oggi.
Valore aggiunto, le numerose citazioni al cinema e alla cultura pop, ma anche al bagaglio televisivo e di cultura popolare italiano.
Con un finale decisamente aperto, non resta che applaudire Fox per la scelta di dare spazio a questo prodotto e attendere con ansia la seconda stagione.
Nerdando in breve
Romolo + Giuly è una divertente serie TV che trasporta la più famosa delle storie d’amore nell’Italia di oggi: tra conflitti e differenze, sarà l’amore a trionfare?
Nerdandometro: [usr 4.6]
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