Fine settembre è il periodo che identifico, storicamente, come quello più divertente a livello videoludico: come ogni anno, esce il nuovo capitolo di FIFA e, insieme ad amici e colleghi, iniziamo a fantasticare sulle nuove dinamiche di gioco, sul mercato, sul FUT.
L’attesa è finita: FIFA 19 è tra le mie mani, pronto per essere analizzato con l’occhio critico di chi l’ha amato e continua ad amarlo senza perdonargli le più piccole imperfezioni.
Recensione
Che EA Sports non si adagi è un dato di fatto visto che, di volta in volta, si nota l’impegno per cercare di spingere ulteriormente l’asticella della qualità verso l’alto per creare un prodotto che riesca a stupire anche un appassionato come me che, nel corso della propria vita, ha visto le evoluzioni della serie.
Anche per questo FIFA 19, le novità messe in campo toccano vari aspetti e sono tutte positive: non ho dovuto abituarmi al nuovo titolo, come capitava in passato, ma mi sono sentito subito a mio agio, grazie all’ottimo lavoro svolto in fase di programmazione e sviluppo.
Gameplay
Partiamo da un elemento che potrebbe sembrare futile ma non lo è affatto: le licenze.
L’idea di poter vedere i nomi delle squadre e dei giocatori, ben scritti sullo schermo e nei menù, non è così scontato e non è neanche una banalità, visto che gli eterni rivali di Konami non beneficiano di questa opportunità.
Passiamo al cuore pulsante di FIFA 19, ovvero scendiamo in campo analizzando le modifiche attuate al sistema di gioco che vanno a stravolgere il gameplay dello scorso prodotto.
Partiamo dall’Active Touch System che introduce un nuovo modo di controllare la palla: a seconda delle statistiche del calciatore e della posizione del pallone, gli atleti colpiranno e difenderanno la sfera in una maniera differente, molto più dinamica, realistica e reattiva rispetto al passato.
Anche il metodo di tiro è stato rivoluzionato con la Finalizzazione a Tempo; adesso sarà possibile tirare sia come sempre che con due tocchi del tasto predisposto per il tiro: il primo servirà a far muovere la gamba del calciatore, la seconda pressione andrà effettuata nel momento dell’impatto del pallone, per aumentare la precisione. Occorrerà un po’ di tempo e pratica per padroneggiare appieno questa nuova featured, i miei primi tentativi non sono stati fruttuosi e ho perso il conto dei palloni scaricati implacabilmente fuori dallo stadio.
I contrasti ora sono regolati dal 50/50 battle che ristruttura pesantemente gli scontri di gioco tra due calciatori, utilizzando i parametri relativi al fisico degli atleti, traducendo il tutto in situazioni più realistiche e con esiti meno scontati rispetto agli scorsi anni.
Sono state migliorate anche le Tattiche Dinamiche, attivabili – dopo averle impostate – tramite la croce direzionale: esse cambieranno in maniera rapida l’atteggiamento e le posizioni dei giocatori per poter avere più soluzioni nel corso degli incontri.
Alla luce di queste evoluzioni, mi sento di promuovere il nuovo gameplay anche se spero in future patch per il perfezionamento di alcuni aspetti al limite del bug: ho preso gol, nel corso di una partita online, dopo aver subito una carica sul portiere che è stato letteralmente trascinato in porta dall’attaccante avversario. Vi lascio immaginare la mia reazione.
Modalità di gioco
Le modalità classiche si ripresentano ottimamente e la modalità carriera è stata resa ancora più sfidante grazie all’introduzione di un inedito livello di difficoltà.
Un primo arrivo che non sembrava essere così fondamentale ma che aggiunge ulteriore pepe a FIFA 19 è l’introduzione della Champions League. Il torneo è riprodotto in maniera fedele sia dall’ingresso delle squadre con la “canzoncina” iniziale che dalle schermate e, infine, dalla struttura della manifestazione. Pensate, c’è la possibilità di far alzare la coppa anche alla Juventus: davvero incredibile! Nota a margine: sono un tifoso bianconero, non vogliatemi male.
La modalità Il Viaggio giunge al terzo capitolo, l’ultimo che vedrà come protagonista Alex Hunter che tornerà a calcare i campi europei. Ad accompagnarlo in questa avventura, ci saranno anche la sorella Kim Hunter e l’eterno amico Danny Williams in un intreccio nel corso del quale ogni decisione influenzerà il proseguo della vicenda; personalmente, per questa nuova apparizione de Il Viaggio, non ho trovato particolari innovazioni, ma sono convinto che gli appassionati della Story Mode avranno di che rallegrarsi.
Le partite con Regole Personalizzate sono dedicate agli amanti del cazzeggio sia contro l’intelligenza artificiale che – e qui trova la giusta dimensione – contro avversari umani da sfidare in locale. Le opzioni da scegliere sono varie e vanno dalla possibilità di far valere il doppio i gol da fuori area, dal rendere legali solo le marcature segnate con tiri al volo, alla modalità sopravvivenza nella quale, dopo una rete, si perde un giocatore, fino a togliere regole come i falli e i fuorigioco. Il tutto è davvero molto gustoso e divertente.
Ovviamente, il re di FIFA rimane il Fifa Ultimate Team o FUT (di cui abbiamo già parlato nella nostra guida sui calciatori della Serie A, disponibile qui). Informo quei pochi che non conoscessero il FUT – male, molto male – che sto scrivendo di una modalità molto divertente, che prevede l’aprire delle bustine (stile figurine Panini) da cui usciranno determinati calciatori, acquistabili anche tramite dei crediti in game, con i quali potremo assemblare una compagine per poter sfidare le squadre di altri giocatori sparsi per il mondo. La grande novità è portata dalle Division Rivals che sostituiscono le Divisioni: dopo una serie di partite di piazzamento, avremo uno skill ranking e, da lì in poi, affronteremo sfidanti con abilità simile alla nostra. A questo punto, al termine di ogni settimana, i players verranno divisi in 5 fasce differenti a seconda dei risultati e potranno portare a casa premi sempre più succosi e la qualificazione alla Weekend League, un torneo che si svolge nel fine settimana che rappresenta la vera strada per diventare un giocatore professionista di FIFA 19.
Infine, è stato reintrodotto il Campionato Mondiale Femminile, per una visione a 360° del mondo del calcio.
Comparto tecnico
Dal punto di vista grafico, ci sono notevoli miglioramenti ed è facile che un ignaro spettatore possa confondere una partita di FIFA 19 con una di calcio reale. Sono stati fatti passi da gigante per gli stadi, del pubblico sugli spalti e per la riproduzione di molti calciatori che rispecchiano, sia nel viso che nelle movenze, le controparti reali. Purtroppo, la cura nel dettaglio non è stata posta allo stesso modo per tutti gli sportivi: alcuni risultano davvero irriconoscibili. Pollice in su per i menù, sempre funzionali ed eleganti da vedere.
Per quanto riguarda il comparto sonoro, non ho apprezzato particolarmente la soundtrack ma solo perché ho dei gusti musicali che definirei discutibili ma riconosco gli sforzi profusi per tirare su una colonna sonora giovane e che possa piacere alla maggior parte dei fruitori del gioco.
I cori dei tifosi, il brusio e i vari rumori tipici dello stadio e del campo sono perfetti, sembra davvero di trovarsi sugli spalti. La dinamica coppia formata da Pierluigi Pardo e Stefano Nava funziona, con il secondo più spigliato rispetto allo scorso anno; c’è ancora da lavorare un po’ perché, alcune volte, le frasi sono pronunciate in maniera sconnessa rispetto a quello che sta avvenendo nel rettangolo verde ma il commento si attesta su un ottimo livello.
In conclusione
FIFA 19 torna a prendersi la corona di miglior simulatore calcistico anche quest’anno grazie a un prodotto indirizzato verso l’appassionato ma che strizza l’occhio anche agli utenti più casual grazie all’infinita quantità di modalità di gioco in grado di soddisfare i palati dei più (o meno) esigenti.
Con le modalità classiche, Il Viaggio e, soprattutto, la nuova Division Rivals per il FUT, ci sarà tanto da giocare nel corso per i prossimi 12 mesi, cercando di ritagliarsi il giusto spazio in una squadra importante o di scalare le vette delle classifiche online. Dal punto di vista prettamente tecnico, il lavoro svolto dai programmatori è encomiabile: certo, qualche dettaglio è ancora da limare ma ci troviamo davanti ad un eccellente titolo che si prenderà le parti alte delle classifiche di vendita e resterà in cima per molto, molto tempo.
Insomma, per farla breve, anche stavolta Electronic Arts ha colto nel segno.
FIFA 19 è uscito sia per console di vecchia generazione (Xbox 360 e PlayStation 3) che per Xbox One, Nintendo Switch, Playstation 4 e PC. Per questa recensione, ho provato le ultime due versioni.
Nerdando in breve
FIFA 19 è il miglior capitolo di FIFA di sempre (lo scrivo da un po’ di anni, lo so, ma è così. Fidatevi!).
Nerdandometro: [usr 4.5]
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