Prima di iniziare a parlare di NBA 2K19, devo fare un (ovvio) disclaimer: io sono uno di quelli della generazione Space Jam. Sono cresciuto con gente come Jordan e soci, Olajuwon, “Stockton-to-Malone” e i canestri sfondati dalle schiacciate di Shaq. All’epoca facevo le medie, giocavo in una squadra di basket locale con scarsi risultati (l’altezza non è tutto) e sognavo di emulare le gesta dei campioni NBA; nel 2000, complice MTV e l’anime night, arrivò come un ciclone Slam Dunk, e la passione per il basket salì alle stelle.
Dopodiché, tra pigrizia e università, smisi di seguire assiduamente il basket fino a due anni fa, quando grazie al PS Plus, la Sony mi ha gentilmente regalato NBA 2K16 e da allora l’hype è tornato, l’ho coccolato e oggi mi ritrovo qui con voi a parlare dell’ultima uscita dei 2K Sports. Mettetevi le Air Jordan e puntate dritti al ferro!
Recensione
In un gioco sportivo, fino a pochi anni fa, non ci si aspettava di certo uno story mode, cosa che ultimamente è invece stata adottata da vari franchise, ad esempio FIFA stesso. Per quel che mi riguarda, per quanto abbia apprezzato ciò che è stato fatto con NBA 2K16 e la regia di Spike Lee, trovo insuperabile quanto realizzato in NBA 2K19; ovviamente mi riferisco alla modalità “La Mia Carriera”, cioè quella dove dovrete creare un giocatore e farlo crescere sempre di più. Ma andiamo per ordine.
Siete un giocatore che vuole sfondare in NBA. Promettente, con dei numeri, ma con un caratteraccio e una vera e propria ossessione nei confronti della Lega. Tant’è che piglierete subito un bello schiaffo: al draft vengono chiamati tutti i vostri amici che si allenavano con voi fino all’altro giorno, e voi venite lasciati lì, sulla sedia, senza possibilità di fare un giro sulla giostra cestistica più bella del mondo. Però per fortuna non demordete, e la vostra testardaggine vi porta a Shangai a giocare nel campionato cinese. Ed è qui che potrete finalmente creare il vostro giocatore, andando a delineare una serie di caratteristiche fisiche e di approccio al gioco che vi soddisferanno per ampiezza e complessità.
Potrete quindi, al netto dei classici ruoli (Playmaker, Ala Grande, Ala Piccola, Guardia e Centro), assegnare due caratteristiche aggiuntive che andranno a caratterizzare i punti da sviluppare: ad esempio, per la mia Ala Grande, ho scelto “Tiratore da 3” come prima caratteristica e “Schiacciatore” come seconda, così da avere versatilità sia come cecchino che come penetratore in sfondamento. Infine avrete la possibilità di delineare le fattezze del vostro giocatore, utilizzando un gran numero di modelli già pronti oppure, nel caso vi sentiate temerari, potrete provare ad utilizzare l’app MyNBA2K19 per scannerizzare il vostro volto e appiccicarlo sul vostro giocatore. Il risultato mi ricorda un po’ quelle scene in VR de “Il tagliaerbe”, non so se mi spiego!
Da Shangai, dicevo, inizia il percorso di risalita della vostra controparte alta. Affronteremo squadre locali, vecchi amici, gestiremo le crisi derivanti da finti post sui social e lo sconforto causato dalla nostra ossessione; è chiaro che giungeremo in NBA – altrimenti il gioco si sarebbe chiamato China2K19 – ma sarà interessante vedere l’evoluzione del nostro personaggio e il suo rialzarsi dopo ogni sconfitta e ogni “tradimento”. Faccio davvero i miei complimenti al team 2K, perché ha davvero reso bene l’aspetto umano, discostandosi dal classico bisteccone tutto college e “YO” ma andando a regalarci situazioni più umane e meno idealizzate. Congrats!
Una volta arrivati in NBA, avrete a disposizione un vero “quartiere” dove girovagare e svolgere varie attività (shop, tatuaggi, ritiro sponsorizzazioni e così via) ma potrete anche ignorare tutto quanto e tuffarvi direttamente nella Lega per mettervi un anello al dito. Andiamo quindi ad esaminare il gioco vero e proprio e spostiamoci sul parquet.
Gameplay
Non credo di sbilanciarmi quando dico che con NBA2K19 siamo arrivati davvero ad un livello ottimale di simulazione di basket. Il sistema di controllo è fluido e solido, e la responsività è ottima; quando giocherete col vostro giocatore avrete anche modo di affinare man mano le vostre abilità – dovendo usare un giocatore che parte con una valutazione di 60 – per poi accedere sempre più a giocate dominanti o a tiri ai limiti del cecchinaggio. Ottima la reattività nel passaggio tra attacco e difesa, ed è tutto molto intuitivo ed efficace.
Il sistema dei tiri è stato rivisto e finalmente è più semplice capire cosa sta succedendo: c’è una barra che si riempie alla vostra sinistra rimanendo in una posizione molto visibile, e l’hub vi dirà anche il tempismo del tiro e se l’avete effettuato sotto pressione o meno: utile per migliorarsi. La difesa è buona, io abuso un po’ del tasto L2 (difesa assistita) ma con lo stick destro potrete far pressione sul portatore o sul vostro uomo in maniera efficace. Ho trovato anche un po’ più “difficile” fare schiacciate assurde con facilità: mi sta bene, perché rende il tutto meno arcade e più soddisfacente nel momento in cui riuscirete ad effettuare una giocata veramente da highlights! Infine c’è l’Impeto: man mano che giocherete senza sbagliare, potrete attivare questo bonus speciale che vi gonfierà momentaneamente le caratteristiche. I believe I can fly!
Oltre alla modalità “La mia carriera”, avremo a disposizione tutte le altre classiche modalità de “La mia Lega” come “Il mio GM” e così via: ottime per chi vuole scatenare l’allenatore o il GM che è in lui, e le opzioni sono così numerose che non voglio tediarvi, sappiate solo che il divertimento aumenta a dismisura. Completano NBA2K19 le modalità online, massicciamente presenti, e vediamo come gli eventi a tempo online siano numerosi e sfidanti: c’è in palio roba grossa per voi pro!
Sarà possibile anche giocare con le squadre dell’attuale roster NBA (chi ha detto LeBron ai Lakers, caro il mio LC?) ma, per seguire il trend “icone e leggende” dei giochi sportivi, avremo a disposizione altre due tipologie di squadre: le formazioni “classiche”, che per ogni squadra possono spaziare dagli anni 60 fino all’anno scorso, con una selezione reputata la migliore per quell’annata (quindi ad esempio i Bulls di Jordan o i Celtics di Bird, giusto per fare un esempio), e infine avremo le “All-Stars Team” dove avremo la selezione dei giocatori più forti che abbiano mai giocato in quella squadra. Immaginate quindi i Lakers con Magic Johnson, West, Abdul-Jabbar, Shaq e Kobe tutti assieme: DEVASTANTI! Guardate l’immagine qui sotto e poi scegliete il vostro schieramento, io preparo i popcorn.
Audio e Video
NBA2K19 fa un altro passo verso l’optimum grafico, e non delude assolutamente, con una resa altissima dei volti, del sudore e di tanti particolari: le canotte sono perfette e gli stadi anche, riprodotti centimetro per centimetro. Divertenti anche tutti gli stacchetti delle cheerleaders durante i timeout e così via: vi sembrerà davvero di essere allo stadio, tant’è che assisterete anche al lancio di magliette e altri gadget sia da parte delle ragazze che con dei cannoni spara-gadget. Insomma, una figata pazzesca. I giocatori reali sono veramente simili alle loro controparti virtuali, e sono tutti ben riconoscibili a prima vista.
Comparto audio, beh, tutti i rumori di un campo da basket sono stati riprodotti fedelmente, e personalmente mi fa impazzire l’organetto che suona in alcuni momenti della partita; le musiche, comprensibilmente spostate lato Hip Hop e R&B, sono comunque belle e d’atmosfera, senza esagerare. Le voci sul campo sono molto realistiche e immagino siano anche simili a quelle reali, ma non essendo mai andato a farmi urlare in faccia da LeBron durante una schiacciata, non posso confermare né smentire.
Concludendo
Promozione a pieni voti per NBA2K19, che continua ad essere probabilmente il titolo di riferimento per il basket su console. La versione PS4 da me provata fa scintille, regala emozioni, una grafica eccellente, un sistema di controllo reattivo e preciso e un gameplay divertente. Vi invito a giocare la modalità “La mia carriera” perché il prologo all’ingresso in NBA vale da solo il prezzo del biglietto, e la soddisfazione di far crescere il vostro personaggio è bellissima. Sconsigliato a chi fa dello strategico a turni la sua unica ragione di vita o a chi gioca solo a curling, ma d’estate.
Nerdando in Breve
NBA 2K19 è il miglior gioco di basket mai realizzato sinora? Probabilmente sì.
Menzione d’onore: Quando sarete in Cina, la telecronaca sarà INTERAMENTE IN CINESE… mi è esplosa la testa!
Nerdandometro: [usr 4.6]
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Ringraziamo 2K Games per averci dato la possibilità di recensire questo gioco.
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