Mr. Robot è una serie complessa e particolare che ha saputo conquistare il pubblico. Personalmente, mi sono avvicinata all’idea con scetticismo, salvo poi ritrovarmi irrimediabilmente catturata dalle avventure rappresentate sullo schermo.
Merito della scrittura dello sceneggiatore Sam Esmail, senza dubbio, ma anche della bravura degli interpreti, su tutti Rami Malek nel ruolo del protagonista Elliot e Christian Slater, in quello del fantomatico Mr. Robot.
Ora, in occasione dell’arrivo in home video della seconda stagione completa (a partire dal 4 luglio 2018 per Universal), è proprio Slater a proporci il suo personale punto di vista sulla serie, nell’intervista esclusiva che vi proponiamo grazie a Universal.
Nell’intervista l’attore si sofferma sull’esperienza vissuta in una serie che si è trasformata, da sconosciuta, a fenomeno di massa. Slater sostiene che è stato grandioso: quando si gira qualcosa non si sa mai in anticipo quale sarà la risposta del pubblico; Mr. Robot, tuttavia, ha riscosso da subito opinioni entusiaste ed è stato emozionante, dice l’attore, essere parte di tutto questo.
Slater ha poi sottolineato la differenza riscontrata nel girare la prima e la seconda stagione. Nella prima stagione veniva girato un episodio alla settimana e nessuno sapeva come sarebbe proseguita la storia. Per la seconda stagione, invece, agli attori è stato fornito un copione grande come un elenco telefonico: cosa piuttosto insolita ma ha permesso a tutti di avere una visione d’insieme dell’intera stagione.
La domanda che tutti desideriamo porre a Christian Slater dalla fine della prima stagione, comunque, è un’altra: sapeva fin dall’inizio cos’era davvero il personaggio di Mr. Robot per Elliot? La risposta è che nel leggere lo script del pilot, egli stesso ha percepito qualcosa di strano. Questa percezione lo ha portato a chiedere chiarimenti a Sam Esmail: ricorda che lo sceneggiatore gli abbia risposto “vuoi davvero sapere?” e, al suo sì, sia stato disponibilissimo a chiarire tutte le sue curiosità.
Nella stagione 2, tuttavia, anche noi spettatori conosciamo il segreto di Mr. Robot e questo rende il personaggio una sfida ancora più interessante da interpretare, con maggiori possibilità narrative ed espressive. Inoltre, l’approfondimento del personaggio gli permette di interagire anche con altre persone, come ad esempio nei flashback, che Slater ha trovato molto utili per comprendere come Mr. Robot sia un personaggio reale, umano e vulnerabile, una sfida che l’attore ha trovato molto intrigante.
Slater ha riservato parole molto positive sul collega Rami Malek: la prima scena che hanno girato insieme è stata quella a Coney Island, il che ha permesso loro di passare molto tempo insieme e conoscersi a vicenda. Entrambi erano molto curiosi di scoprire di più sui rispettivi personaggi e sul percorso a loro destinato.
Christian Slater, infine, si è detto entusiasta della possibilità di lavorare con Sam Esmail, il cui stile ha definito inusuale e straordinario. Dello sceneggiatore, apprezza anche la capacità di parlare di moltissime cose attraverso il suo show, in particolare dell’enorme potenziale e della pericolosità del mondo informatizzato in cui viviamo al giorno d’oggi.
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