Durante lo scorso fine settimana si è svolta, nella splendida città di Stoccolma in Svezia, la PDXCON 2018, l’annuale convention dedicata all’universo dei titoli appartenenti alla scuderia di Paradox Interactive e, da due anni, aperta anche alla folta community che circonda le opere della casa svedese.
Paradox è un nome che qui in redazione è tenuto in gran riguardo, dato che almeno due di noi adorano alla follia i suoi giochi: basti pensare soltanto ad Europa Universalis e Crusader Kings per capire che stiamo parlando dei re indiscussi della grande strategia storica, sviluppatori in grado di portare dei titoli apparentemente di nicchia agli onori delle gradi megaproduzioni, di sicuro in quanto a qualità.
Ma lo studio di sviluppo non è che una parte di Paradox Interactive, che si occupa anche di pubblicare titoli di sviluppatori terzi: esempi ne sono Cities: Skylines e Surviving Mars, giusto per citarne alcuni.
La PDXCON è un evento molto atteso dalla community, poiché è proprio il palcoscenico ideale per la presentazione dei nuovi prodotti con cui perderemo altre centinaia e centinaia di ore nei prossimi mesi: ci sembra giusto, perciò, fornirvi un bel riassunto di tutto ciò che è stato presentato in quel di Stoccolma in questa due giorni di giochi, chiacchiere ed incontri.
Imperator: Rome
Dovete sapere che sono due i titoli che la community richiede a gran voce da anni, sottoscritto completo: un seguito di nuova generazione per il mai troppo lodato Victoria II, che a tutt’oggi rimane l’unico gioco della serie principale dei Grand Strategy a non essere stato aggiornato con il nuovo motore, e un seguito per Europa Universalis: Rome, incursione controversa nel periodo romano realizzata una decina di anni fa con il motore di Europa Universalis III, che non assurse mai allo stato di classico dei suoi fratelli maggiori per alcune scelte che non convinsero mai del tutto i giocatori.
Ebbene, tutti aspettavano il mega annuncio (e l’hype era montato forte anche per colpa di Paradox, che adora trollare ed assecondare i propri fan) ed effettivamente questo è arrivato: il nuovo titolo non sarà quello che io speravo, bensì Imperator: Rome, in tutto e per tutto il seguito spirituale di Europa Universalis: Rome.
Ora, è naturale che io sia fomentato dall’annuncio di un nuovo grand strategy da parte dei maestri, ma questo mi sembra onestamente pazzesco: finora è trapelata solo qualche immagine della mappa e ho già la bava alla bocca.
Nelle intenzioni degli sviluppatori, Imperator: Rome sarà un connubio degli elementi che hanno decretato il successo di Europa Universalis, di Crusader Kings e di Victoria e scusate se è poco. La data di inizio della partita si sposterà indietro nel tempo rispetto a quella di EU: Rome, includendo persino il periodo di Carlo Magno.
Il gioco originale, diciamocelo, era Roma-centrico e non faceva nulla per nasconderlo: grossa parte delle lamentele era proprio dovuta a questo motivo, che contrastava con il solito modus operandi paradoxiano.
Imperator sarà probabilmente molto più aperto, curando non solo Roma ma anche la moltitudine di popoli che abitavano l’Europa, il Medioriente, il Nordafrica e il sub-continente indiano più di 2000 anni fa, con la solita pletora di opzioni e tutta l’esperienza che 10 anni di successi incontrastati nel campo regalano. Per maggiori dettagli, vi rimando al sito ufficiale.
Già solo scriverne mi mette una gran tristezza, poiché per godere di cotanta meraviglia dovremo aspettare il 2019, presumibilmente la prima parte dell’anno.
Io sono già pronto a nutrire la mia scimmia di qualunque screenshot e development diary uscirà man mano.
Age of Wonders: Planetfall
Annuncio a sorpresa quello di un nuovo capitolo della serie Age of Wonders, che cambia completamente ambientazione da fantasy a fantascienza.
Gli sviluppatori sono sempre gli olandesi di Triumph Studios, quindi Paradox si occuperà della pubblicazione.
Di Age of Wonders giocai solo il primo capitolo qualcosa come 18 anni fa e mi ricordo che mi piacque: non mi appassionai particolarmente alla serie, tanto da aver saltato Age of Wonders III, il titolo più recente e moderno, che pare essere di suo un gran bel pezzo di software.
Staremo a vedere, la serie è bella e magari questo cambio d’ambientazione rappresenterà una bella ventata d’aria fresca: i combattimenti tattici, la campagna single player e l’intrigante incipit narrativo faranno il resto.
Giochi da tavolo
Ebbene sì, non avete letto male: Paradox si getta nella mischia dei giochi da tavolo, che stanno conoscendo una rinascimento che non accenna a terminare, e lo fa trasponendo i suoi franchise più famosi direttamente su cartone e legno!
Giusto per cavalcare le mode del periodo, i giochi da tavolo Paradox saranno supportabili, guarda un po’, su Kickstarter, piattaforma che ha visto un proliferare di giochi da tavolo negli ultimi tempi.
Il primo ad arrivare sarà Crusader Kings, la cui campagna è già risultata in un successo al secondo giorno dall’apertura. Si tratterà di un gioco di controllo d’area con una forte componente legata ai personaggi e alle dinastie regnanti nel periodo. È un gioco da 2 a 5 giocatori, dalla durata da 2 a 4 ore.
Ovviamente si tratterà di una semplificazione della complessità del titolo iniziale, ma comunque gli sviluppatori promettono che manterrà il più possibile lo spirito della serie.
Se vi va, sulla pagina della campagna Kickstarter trovate già una bozza di regolamento per farvi un’idea.
Per quanto riguarda gli altri, sappiamo che Europa Universalis sarà un gioco con una mappa gigante, un sacco di gettoni/puzzilli/segnalini, gestione risorse ed eventi storici che impegnerà tra le 4 e le 6 ore per essere giocato da 2 a 6 giocatori. Forse sarà presente anche la modalità solitario.
Hearts of Iron, che assieme ad Europa Universalis è il gioco con lo sviluppo in fase meno avanzata, sarà un wargame con componente strategica ed economica forte, probabilmente diviso in due parti: la prima da 2 a 4 giocatori, e la seconda con il fronte orientale e altri due giocatori. Di questo sappiamo che (forse) il Kickstarter potrebbe partire nella primavera del 2019.
Anche Cities: Skylines verrà trasposto sul nostro tavolo, ma stavolta si tratterà di un titolo entry-level, destinato ad un pubblico più ampio: da 2 a 4 giocatori coopereranno per costruire una città piazzando edifici su una mappa modulare, durerà un’oretta e avrà una difficoltà molto scalabile.
Espansioni e DLC
Penavate forse che non sarebbero uscite nuove espansioni per i giochi di punta di mamma Paradox?
Poveri illusi. Ecco una breve carrellata su ciò che ci aspetta.
Europa Universalis IV: Dharma espanderà il gioco aumentando in dettaglio la zona dell’India, ma non solo: avremo cambiamenti su tutto il gameplay, partendo da un sistema di personalizzazione dei governi (che ricorda un’ottima idea presente in Europa Universalis III) per arrivare al commercio e ai monsoni (!).
Anche il buon vecchio Crusader Kings II verrà nuovamente espanso con Crusader Kings II: Holy Fury, che porterà nuovo vigore a quello che dovrebbe essere il pezzo forte del titolo, ovvero le Crociate.
Questa sembra essere un’espansione veramente molto corposa ed importante per un titolo che ha sei anni e che ha goduto di una miriade di espansioni, anche non proprio necessarie.
Hearts of Iron IV: Man the Guns invece, espanderà (finalmente) la parte navale del titolo sulla Seconda Guerra Mondiale, troppo spesso trascurata.
Era ora, dico io! Ah, e poi spero sempre che aggiungano nuovi National Focus, perché di ucronie non ne ho mai abbastanza.
Dalla PDXCON 2018 è tutto, speriamo che l’anno prossimo annuncino questo benedetto Victoria III!
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