Ci siamo, dopo anni finalmente Avengers: Infinity War è arrivato. Parliamoci chiaro, dopo l’attesa spasmodica per il primo Avengers niente è stato così atteso e sognato (soprattutto per un Marvel Zombie come me). Bello Il Soldato d’Inverno, divertenti i Guardiani della Galassia, fichissimo Black Panther, ma noi vogliamo il Guanto dell’Infinito e Thanos. Dunque cosa c’è di meglio prima o dopo la visione del film di ripassare qualche bella saga cosmica Marvel?
Non sono letture propedeutiche al film né una classifica dei più grandi eventi Marvel di sempre, piuttosto una selezione di grandi saghe cosmiche e magniloquenti, quel tipo di storie dove non si combattono guerre di principio (quindi niente Civil War) né supercattivi che vogliono dominare il mondo, ma dove è in gioco il destino stesso del mondo o della galassia. È una selezione del tutto personale, senza pretese di oggettività, ordinata in ordine cronologico.
Guerre Segrete
I vari eroi Marvel avevano già salvato l’universo in altre storie (la Guerra Kree-Skrull), ma Guerre Segrete fu il primo grande crossover Marvel, scritta dall’allora editor-in-chief Marvel Jim Shooter e disegnata da Mike Zeck e Bob Layton nel 1984. Per essere pignoli prima ancora c’era stato Il Torneo dei Campioni, ma diciamo che nessuno se lo ricorda e non per caso.
Tornando a Guerre Segrete, la trama è semplicissima: un grosso gruppo di supereroi e supercriminali vengono rapiti e portati sul pianeta Battleworld, dove devono combattersi per far decidere all’Arcano, un tipo potentissimo, se sia meglio il bene o il male.
In dodici numeri succedono una marea di cose, tra tradimenti, morti, cambi di costume (l’Uomo Ragno scopre il costume nero proprio in questa storia) e scazzottate. C’è Destino che fa Destino all’ennesima potenza, la Cosa che perde i poteri, battaglie a non finire. Una storia magari non profondissima, infatti nacque per far vendere giocattoli alla Mattel, ma divertente e per l’epoca fu un vero eventone.
Esiste anche un seguito diretto, Guerre Segrete 2, in cui l’Arcano si trasferisce sulla Terra, ma è lunghissima e senza senso, con un miliardo di tie-in inutili. Se volete recuperare altri crossover degli anni ’80 meglio Inferno o Atti di Vendetta.
Il Guanto dell’Infinito
Forse ho un tantino imbrogliato, dicendo che non c’erano letture propedeutiche ad Avengers: Infinity War. Il Guanto dell’Infinito è in effetti la (più probabile) fonte d’ispirazione del film, parlando di Thanos e del Guanto dell’Infinito.
Il Guanto dell’Infinito fu scritta dal deus-ex-machina della Marvel cosmica Jim Starlin (ha praticamente inventato tutti i personaggi cosmici visti finora nel MCU, incluso Thanos) e disegnata da George Perez e Ron Lim nel lontano 1991. Esistono anche due seguiti, La guerra dell’Infinito e La Crociata dell’Infinito, che diventano via via sempre più anni ’90 e meno comprensibili ai comuni mortali.
In questa saga di sei numeri Thanos prende possesso delle sei Gemme e del Guanto praticamente all’inizio della storia (in realtà ci ha messo un po’, come si vede nel prequel Thanos Quest). Di fatto al secondo numero l’universo è già condannato, Thanos ha sconfitto Eternità e tutti (sottolineo, tutti) gli eroi Marvel, uccidendo metà della galassia semplicemente schioccando le dita. Tutto questo per compiacere la Morte. Cosa non si fa per amore.
Nel resto della saga i pochi superstiti le provano tutte per sconfiggere un Thanos diventato onnipotente e dovranno praticamente morire quasi tutti nel tentativo. Ovviamente alla fine riusciranno a vincere, ma la soluzione è molto più cerebrale che esplosiva.
Nella storia c’è uno dei miei momenti preferiti dei fumetti di supereroi: tutti gli eroi sono crollati, tranne Capitan America, che da solo fronteggia Thanos onnipotente, dicendogli che finché anche solo una persona resterà in piedi, lui avrà perso. Poi Thanos l’accoppa, ma Cap è Cap.
Terra X
Questa è forse la storia meno d’azione del lotto, però non potevo non citarla, è una della mie saghe preferite. Ne rimasi ossessionato fin da quando lessi gli ultimi capitoli su Wiz (una vita fa) e vuoi per la storia, vuoi per la sua complessità, ho riletto quei capitoli fino a consumarli.
Terra X è una maxi serie separata dalla continuity Marvel ufficiale, ambientata in un futuro in cui tutti gli esseri umani sono stati esposti alle Nebbie Terrigene degli Inumani (se vi suona familiare come idea è perché hanno riciclata per Inhumanity nel 2013), dando superpoteri a tutti. C’è un problema, come conseguenza non ci sono più nascite, quindi l’umanità sta lentamente morendo.
Come se non bastasse, Uatu l’Osservatore ci rivela che a brevissimo il pianeta Terra esploderà perché al suo interno c’è un seme di un Celestiale, che i Celestiali si verranno a riprendere. Insomma una bella gatta da pelare, visto anche che molti dei grandi eroi o sono morti o sono tremendamente vecchi e inutili (per dire, Peter Parker è diventato un poliziotto con la panza di chi ha mangiato troppe ciambelle).
A dare ancora di più il senso opprimente di tragedia contribuiscono i disegni sporchi e scuri di John Paul Leon, mentre ai testi troviamo Jim Krueger e Alex Ross (che fece anche le stupende copertine e il character design).
Quello che adoro di Terra X ma che, riconosco, è uno dei motivi per cui molti si troveranno spiazzati e forse la odieranno come storia è che è una storia fitta di riferimenti a storie passate, tutte rilette e messe in ordine e soprattutto è piena di parti testuali. Ogni capitolo si apre e si chiude con un dialogo tra Uatu e Machine Man e quando dico dialogo intendo che alla fine le ultime pagine sono delle appendici testuali. Il sogno per un Marvel Zombie, magari un incubo per il lettore casuale.
Esistono due seguiti, Universo X e Paradiso X, via via sempre più complessi e un po’ meno belli. Anche se Universo X merita e contiene una storia dedicata all’Uomo Ragno che è una delle mie preferite di sempre.
Vendicatori per Sempre
Vendicatori per Sempre è una maxiserie uscita nel 1999 scritta da Kurt Busiek e disegnata da Carlos Pacheco. Una di quelle saghe intrisecamente supereroistiche, d’altronde Busiek è forse uno degli ultimi grandi scrittori di supereroi classici.
Per motivi che non sto qui a spiegare per non allungare il brodo, il nemico dei Vendicatori Immortus vuole uccidere Rick Jones, storico amico dei supereroi. Jones allora chiede aiuto a una squadra di Vendicatori del passato, del presente e del futuro. In ogni numero si troveranno a combattere Immortus in un diverso momento della storia dei Vendicatori, chiudendo o spiegando buchi di continuity e incongruenze comparse lungo i decenni (e per spiegare i buchi de La Traversata ci vuole davvero coraggio).
Una serie classicissima, piena di spiegoni e riferimenti alle storie del passato, dove Busiek infila tutto il suo amore e le sue conoscenze nerd in modo oggi assolutamente impensabile. Forse un po’ ostica per chi conosce i Vendicatori solo per i film e per le relativamente semplici saghe odierne. Però è una storia fantastica per chi invece è Marvel fan da tempo o per chi si è appassionato anche da poco ma in maniera profonda (se non altro è uno dei modi più semplici per imparare la storia dei Vendicatori). E poi i disegni di Pacheco sono spettacolari e la storia finale è una battaglia assurda con tutti i Vendicatori di tutti i tempi contro l’esercito di Immortus.
Annihilation
A posteriori questa saga è l’inizio di un percorso che porterà i Guardiani della Galassia ad avere due film campioni d’incassi al cinema.
Nel 2006 tutti i personaggi cosmici Marvel erano in un momento decisamente negativo. Erano già personaggi di nicchia, ma era da un po’ che proprio non uscivano serie a loro dedicate. Qualcosa però stava cambiando: Keith Giffen aveva scritto una bella miniserie su Drax, in cui per la prima volta veniva mostrato il nuovo fichissimo look che comparirà pure nei film.
Sulla base di questo, sempre Giffen coordina un nuovo progetto, un mega evento chiamato Annihilation, composto da un prologo, quattro miniserie su quattro personaggi diversi e dalla minisere vera e propria. Giffen era a capo di tutto, visto che scrisse il prologo, la mini principale e quella dedicata a Silver Surfer. Tra gli altri scrittori, spiccano Dan Abnett e Andy Lanning che scrissero la mini su Nova.
Annihilation racconta dell’invasione dell’Onda Annihilus dalla Zona Negativa. Annihilus, per chi non lo sapesse, è una specie di scarafaggio spaziale che è il sovrano della Zona Negativa ed è uno storico nemico dei Fantastici Quattro (motivo per cui non è ancora comparso nel MCU). L’arrivo del suo esercito nel nostro universo scatena reazioni a catena per tutta la galassia e ogni miniserie si occupa di un determinato personaggio (Silver Surfer, Nova, Ronan, il Super-Skrull), che finiranno per incontrarsi nella miniserie principale, che è praticamente una gigantesca battaglia intergalattica di sei numeri.
Il successo di Annihilation portò al lancio di una bella serie regolare di Nova e aprì ad una serie di crossover cosmici supervisionati dal duo Abnett & Lanning. In queste storie vengono ripresi personaggi comparsi in 30 anni di storie Marvel e durante il seguito diretto di Annihilation (Conquest, che forse è anche più bello del primo evento) un certo Star-Lord incontrerà, tra gli altri, un certo Rocket Racoon e un certo Groot. Il resto, come si dice, è storia.
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