Secondo lo Urban Dictionary, il “coffin dodger”, letteralmente “scansa bara”, è una persona molto anziana che dovrebbe morire e invece fa di tutto per sfuggire alla morte; questo è proprio quello che succede in Coffin Dodgers – Race in peace, in cui al Sunny Pines Retirement Community, un tranquillo villaggio di campagna popolato da eccentrici e arzilli vecchietti, si presenta improvvisamente la Morte in persona e comunica a tutti un tremendo messaggio: dopo 3 giorni tornerà e si porterà via tutti gli abitanti! I vivaci vecchietti non si fanno prendere dallo sconforto e propongono al Tristo Mietitore una sfida di corsa sugli scooter che, se vinta da uno di loro, gli permetterà di restare in vita. La Morte, da gran burlona qual è, accetta la sfida… dando il via a una serie di sfrenate corse tra le strade del paese e della campagna per sfuggire ad un triste destino!
Coffin Dodgers è edito da Wales Interactive per PS4, Xbox One, Nintendo Switch e Steam.
Recensione
Si può giocare in 4 modalità: storia (che consiste in 13 gare), gara rapida, prova a cronometro e mondo aperto (in quest’ultima si va semplicemente in giro per il paesino senza uno scopo preciso), da soli o fino a 4 giocatori. All’inizio del gioco si può scegliere tra 7 buffi personaggi, molto ben caratterizzati grazie a lunghe descrizioni, dal veterano di guerra, alla ex modella, allo scontroso Amish, e andando avanti si potrà anche sbloccare e utilizzare come personaggio la Morte stessa. Gli scooter utilizzabili inizialmente sono di livello base e possono essere man mano potenziati e personalizzati nei garage delle case dei vecchietti, grazie alle monete conquistate durante le gare. I percorsi da scegliere per le corse sono 13, divisi in 4 aree; nella modalità storia si devono affrontare tutti i percorsi in altrettante gare, e alla fine di ognuna il perdente viene eliminato…
Coffin Dodgers è un gioco molto semplice ispirato ai classici giochi di corse automobilistici (primo tra tutti Mario Kart, del quale “omaggia” anche i box contenenti i bonus che possono essere trovati lungo il percorso), molto facile da giocare: si accelera con il tasto ZR e si frena con ZL, con B si può prendere a bastonate (letteralmente) gli altri corridori, con A si attivano i vari bonus (missili, olio scivoloso, mitra, ecc). Devo dire che i comandi sono eccessivamente sensibili, rendendo non molto facile il controllo del veicolo: soprattutto all’inizio, prima di abituarmi, mi è sembrato di giocare ad una difficoltà maggiore di quella che si incontra su Mario Kart scegliendo la modalità 200cc! È molto facile perdere il controllo dello scooter e ritrovarsi fuori strada, e spesso la direzione da seguire per correre non è chiarissima e si rischia di sbagliare strada (succede anche nel tutorial iniziale).
Grafica
La grafica, purtroppo, è davvero pessima: assomiglia a quella dei giochi di 20 anni fa, con gli oggetti squadrati a blocchi, mi sembrava di essere tornata indietro nel tempo a quando giocavo con i primi Tomb Raider al pc e, sinceramente, nel 2018 mi aspetto di meglio anche da un giochino a low budget e poco costoso come questo. Inoltre ammetto di aver avuto anche un po’ di “motion sickness” dovuto allo scorrimento troppo veloce delle immagini dai colori sgargiantissimi, cosa che non mi succedeva da quando tanti anni fa giocavo a Sonic the Hedgehog. Altra piccola nota dolente: nei testi italiani non risultano visibili le lettere accentate.
Nerdando in breve
Un semplice giochino di corse automobilistiche con una trama divertente, che però risente molto di un sistema di controlli poco accurato e di una grafica bruttina che sembra essere uscita direttamente dalla fine degli anni 90’.
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