Recensione
Vista l’imminente uscita del quarto album per Cronaca di Topolinia (che troverete al Cartoomics in questo fine settimana), mi sembra appropriato parlarvi del terzo, che ha visto la luce nel settembre del 2017. Con Sortisia: Genesi di un malvagio, il disegnatore e scrittore dell’opera, Lorenzo Balocco prosegue nella narrazione delle vicende della sua eroina, mantenendo alla colorazione l’ottima Mariarosa Landolfi. Nel caso vi foste persi le prime due puntate, potrete trovarne una recensione qui.
Trama
Lo scambio di battute a conclusione del secondo volume vede Sortisia discutere con Tremotino sulla fine che abbia fatto Driade.
S: “[…] Pensa quando lo dirò a Driade, sarà contenta.”
T: “Già, dov’è tra l’altro?”
S: “In missione, lo vedrai.”
E proprio dalla missione ha inizio il terzo capitolo. Non vi dirò dove e da chi si sia recata, ma vi basti sapere che l’operazione segreta ha portato come diretta conseguenza la convocazione del Consiglio.
Pan, Elissir, Laurino, Scitia, Tremotino e Baba Yaga, tutti riuniti per decidere le sorti della giovane Darwen (parola di origine elfica che significa “erede al trono”). La Custode del Libro del Comando, racconta all’assemblea riunitasi la storia di Sortisia, spiegando quale sia l’origine dei suoi poteri e il motivo per cui le siano stati sottratti. Molti nodi vengono al pettine e grazie alla narrazione dettagliata, veniamo a conoscenza di piccole chicche mitologiche. Giusto per citarne un paio, la storia di Sortisia s’intreccia con quella di Remo (il fratello di Romolo), primo lupo mannaro della storia, e con quella di Torino, simboleggiato da un toro che a quanto pare in origine era umano.
Fra battaglie e vittorie, la storia di Sortisia incontra la tracotanza, (quella ubris omerica di cui si macchiò Agamennone, portando Apollo a scagliare sugli Achei la famosa pestilenza narrata nell’Iliade.) Con un castigo divino il suo destino sembra irrimediabilmente segnato, ma il corso degli eventi, e la necessità di lottare, riusciranno forse a ripristinare nella giovane quel potere ancestrale dal quale nacque tutto?
Stile
Proprio come ci si aspettava, lo stile del volume porta in trionfo il tratto distintivo dell’autore. Come nei volumi precedenti, il dinamismo dei soggetti è enfatizzato dal tratto “sporco” che lascia intravedere gli schizzi preparatori sotto all’inchiostrazione. Grande gioco di colori fra una pagina e l’altra, con facciate riccamente riempite di greche e dettagli.
Pregevole la parte dedicata al flashback: dai delicati toni dell’azzurro, utilizzati per rendere meglio l’aria onirica che permea la Dimensione Astrale, ecco che le nuance pastello si scaldano, così da dare vita al passato tormentato della figlia di Cerunno. La parte narrativa mi ha ricordato per certi versi l’incontro fra Maui e Vaiana in nel film d’animazione Disney Oceania: tratti semplificati, ghirigori simili a tatuaggi tribali che attraversano le vignette unendole fra loro, e la meticolosa attenzione nel non lasciare nemmeno uno spiraglio libero sull’intera facciata.
Horror vacui a parte, il fumetto si lascia leggere in velocità, creando la suspense necessaria che permetta di gustarselo al meglio.
Conclusione
La conoscenza del patrimonio mitologico non è mai stata il mio forte: la tendenza a mischiare nomi e luoghi mi ha sempre penalizzata non poco. Fra le pagine di Sortisia, invece, l’effetto macedonia è voluto e mi ha permesso di venire a conoscenza di creature come i Mamuthones e gli Issohadores, che altrimenti continuerei a ignorare. Utile anche il Glossario finale: proprio per evitare di confondere i lettori, Balocco specifica sempre da quale patrimonio mitologico discendano i personaggi citati all’interno della narrazione, creando un punto di riferimento semplice ma efficace.
I fumetti di Sortisia potrebbero essere un ottimo modo per avvicinare alla mitologia qualcuno che finora ne è sempre stato alla larga.
Nerdando in breve
Terzo capitolo di una saga avvincente che mischia avventura, mitologia e modernità. Da Torino alla Dimensione Astrale il passo è breve, e l’impavida Sortisia ve lo dimostrerà.
Nerdandometro: [usr 3.5]
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