Avete presente Pong, il famoso videogioco degli anni ’70 con le barrette che muovendosi a destra e sinistra facevano rimbalzare una pallina, ispirato al ping pong e all’hockey da tavolo? Chi non ci ha giocato almeno una volta nella vita? Se volete provare l’ebrezza di giocare di nuovo a Pong, ma in una veste nuova e con una grafica adeguata ai nostri tempi, non potete non provare Disc Jam, sviluppato da High Horse Entertainment e uscito per Nintendo Switch nel febbraio 2018 (potete trovarlo anche per PS4 e PC già da un anno).
Recensione
Il gioco è molto semplice e immediato: una volta scelto il vostro personaggio, vi ritroverete in una colorata arena che sembra una via di mezzo tra un campo da basket e uno da tennis, e il vostro scopo sarà quello di lanciare un grosso disco al vostro avversario, che ve lo rilancerà, e così via finché uno dei due non riesce a fare punto spedendo il disco dove non si riesce ad acchiapparlo. Tutto qui, proprio come in una partita di ping pong o, se preferite, di hokey da tavolo. Si hanno a disposizione alcune mosse: a parte ovviamente muoversi nelle 4 direzioni, si può scivolare e si può lanciare il disco in avanti o in alto per fare un pallonetto (troverete tutte le istruzioni nel comodo tutorial) e, combinando i vari pulsanti, si possono fare mosse particolari come ad esempio il lancio infuocato o quello a parabola. Proprio come in Pong, è importante sfruttare le sponde per far rimbalzare il disco, e un utile cerchio luminoso attorno al giocatore indica qual è il momento più adatto per fare un tiro migliore e più efficace, il “super throw“. Come nel tennis, il match si svolge iniziando a turno a lanciare il disco, e chi arriva prima a 50 punti vince.
Gameplay
Si può giocare da soli, in modalità singola, o in 2, giocando un doppio come nel tennis; on-line invece ci si può lanciare in avvincenti sfide (nelle quali ho già preso parecchie batoste) fino a 4 giocatori; c’è anche la modalità Ghost Arcade in cui si devono affrontare vari match in successione. Quando giocate in doppio, consiglio di scegliere dei personaggi molto diversi tra loro per evitare di confondervi nei rapidi scambi di posizione tra un game e l’altro (a me è capitato più volte di guardare e cercare di muovere quello che credevo fosse il mio personaggio mentre in realtà era quello del mio compagno di gioco, eppure di solito non sono imbranata fino a questo punto!).
Inizialmente i personaggi a disposizione sono solo 4, tra cui un muscolosissimo energumeno e la classica orientale vestita da sexy samurai, ma se ne possono sbloccare altri utilizzando i punti (chiamati semplicemente J) nel menù dei personaggi o tentando la fortuna con la Prize machine (un distributore di gashapon). I personaggi si possono leggermente personalizzare, scegliendo il colore del vestito, la posa vittoriosa e la mossa di scherno, ma niente di più.
Grafica
La grafica è ben fatta (non possiamo aspettarci nulla di meno nel 2018), molto colorata, e gli sfondi e l’ambientazione in generale mi hanno fatto pensare alle partite di basket dell’NBA. L’inquadratura è fissa alle spalle del vostro giocatore, e non è modificabile.
Nerdando in breve
Un gioco molto immediato e semplice ispirato all’hockey da tavolo che, dopo un po’ di pratica, vi regalerà momenti divertenti; io e Giando consigliamo di allenarvi bene nella sezione “training” prima di affrontare le sfide on-line, per evitare di essere massacrati dai fortissimi giocatori che incontrerete, proprio come è successo a noi!
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