Indie

The Station – Un mistero alieno

The Station

Lo spazio profondo, un pianeta bellicoso, creature aliene in perenne lotta tra loro. E poi noi: scienziati mossi dal desiderio di scoperta che si sono spinti troppo oltre.
Benvenuti a bordo di The Station.

Recensione

The Station è un Indie sviluppato da un piccolo team canadese chiamato The Station Game, che ha raggiunto e ampiamente superato il budget della campagna kickstarter associata al progetto.

Il plot della storia è qualcosa di probabilmente già visto: grazie all’esplorazione dello spazio profondo viene scoperto un pianeta popolato da una razza estremamente evoluta, biologicamente diversa e quindi di grandissimo interesse scientifico. Sfortunatamente, però, il pianeta è dilaniato da una profonda guerra civile e per non correre il rischio di entrare in contatto diretto con una razza tanto bellicosa, viene istituita una stazione di ricerca stealth, in modo da poter osservare gli alieni senza essere scoperti.

Quando i contatti con il team di scienziati vengono interrotti, una missione di salvataggio viene allestita per scoprire cosa sia successo. A questo punto entriamo in scena noi nel momento in cui attracchiamo alla stazione e, trovandola deserta, dobbiamo fare luce sul mistero che l’avvolge.
La stazione sembra aver riscontrato malfunzionamenti generici, ma versa in condizioni piuttosto buone. Degli scienziati, invece, non c’è traccia se non quella degli audiolog disseminati ovunque, e dei dettagliati report della loro ricerca.

Investigando a fondo e ripristinando il funzionamento della stazione, avremo modo di ricostruire gli eventi che hanno causato il black out delle comunicazioni e, in un concitato finale, verremo a conoscenza di fatti che ribalteranno completamente le nostre convinzioni: nostre del personaggio, e nostre del giocatore.

Gameplay

The Station si presenta come un’avventura thriller in prima persona; l’interazione con gli oggetti è supportata da una bella interfaccia in realtà aumentata che rende perfettamente l’idea dell’evoluzione scientifica e dà un bel grado di immersione nella realtà della stazione.

Per avanzare lungo l’avventura occorre risolvere degli enigmi che, onestamente, non rappresentano un grande livello di sfida. Personalmente sono avvezzo a questo genere di giochi, per cui ogni enigma mi ha portato via non più di cinque minuti per essere capito, sviscerato e risolto. Forse per i meno esperti o per chi si avvicina da poco alle simulazioni spaziali, il titolo può regalare qualche emozione in più.

Personalmente l’ho apprezzato, ma per i miei pregressi di gamer lo considero più vicino al walking simulator che non ai survival, anche perché non si può morire e un vero e proprio jump scare non c’è, sebbene mi abbia regalato due o tre momenti di brividi sul collo tanto inattesi quanto intriganti.

The Station

Comparto tecnico

I controlli, fin da subito, si rivelano un po’ incerti e macchinosi. Se dopo una decina di minuti si familiarizza con i comandi, tuttavia resta un po’ impreciso il sistema di trigger dei punti attivi e sembra essere mancata un po’ di rifinitura nella mappatura dei comandi stessi. Per farvi un esempio siamo abituati ad usare un tasto del controller come funzione back (su Xbox, è la “B”). Questa funzione non è stata implementata nemmeno nei menù, per cui bisogna spostarsi con la levetta fino alla voce “back” e poi selezionarla.
Niente di drammatico, ovviamente, ma rivela un po’ dell’immaturità del progetto.

Il punto di forza, invece, è sicuramente il comparto grafico: gli scorci dello spazio sono strabilianti, e mi è capitato di fermarmi più volte nei punti di osservazione, per godermi lo spettacolo della natura. L’interno della stazione è esattamente come ce lo aspettiamo: iper moderno, asettico, elegante. Davvero un ottimo lavoro. Buone anche la qualità delle texture.

Accurato anche il comparto audio: il recitato è ottimo e i suoni ambientali immersivi al punto giusto. Da giocare assolutamente al buio e con le cuffie, per godersi ogni sfumatura.
Da rimarcare il fatto che il titolo sia interamente in inglese (parlato e testi), cosa che può causare uno scoglio per chi mastica poco la lingua: nonostante non siano in numero eccessivo, le linee di dialogo sono fondamentali per capire il background della storia, che è il fulcro stesso di The Station.

Un ultimo appunto, però, devo farlo sul sistema di salvataggio: c’è un solo slot e questo viene sovrascritto dai checkpoint. Una volta arrivati a fine gioco, il rush finale è irreversibile e se avete dimenticato indietro dei collezionabili, l’unica soluzione è iniziare una nuova partita.
Considerando, infine, che il gioco si completa in meno di due ore, la funzione di salvataggio è praticamente inutile.

Conclusioni

The Station è uno di quei prodotti che per quanto pregevoli, non soddisfa al 100% il palato del giocatore e che se è affrontato nel modo sbagliato potrebbe addirittura lasciare spiazzati. Personalmente ne ho apprezzato molto la cura nelle ambientazioni, mentre ho trovato un po’ troppo legnosi i comandi, frutto, a mio avvisto, di una programmazione non all’altezza del prodotto complessivo.

Il punto di forza, ovviamente, è la narrazione della trama, molto interessante e affascinante. La risoluzione finale, una di quelle che ribaltano completamente le nostre convinzioni e i nostri pregiudizi, fa alzare nettamente l’asticella di questo Indie. Forse un po’ poco per prenderlo a prezzo pieno, anche considerati la durata esigua e il livello di sfida minimo, ma da tenere d’occhio per assicurarselo in futuro.

The Station

The Station è disponibile per Xbox One, PC e PlayStation 4 al prezzo di 14,99 Euro.

Nerdando in breve

The Station è un thriller fantascientifico in prima persona che vi farà riflettere sulle vostre convinzioni.

Nerdandometro: [usr 2.6]

Trailer

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