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Railway Empire – Molto più che “vapore e ferro”

Railway Empire

Recensione

Gli uomini si dividono in due categorie: chi ama giocare coi treni e chi mente nel dichiarare il contrario. Non mi esprimo sull’universo femminile, che banalmente credo meno affascinato dal tema, ma anche senza essere dei cloni di Sheldon Cooper, lo charme generato da questi mostri di ferro è qualcosa a cui difficilmente si riesce a resistere.

E se dovessimo sceglie un periodo storico in cui l’impero dei treni ha raggiunto il massimo livello di fascino, allora è al selvaggio e inospitale territorio degli Stati Uniti del XIX secolo che dobbiamo guardare. È là, a partire dal 1830, che si è fatta la Storia: uomini coraggiosi si sono spinti in luoghi selvaggi e inospitali, posando rotaia dopo rotaia per portare il “cavallo di ferro” fino agli angoli più remoti della frontiera, il tutto per coronare il grande sogno di unire la costa Est a quella ovest Ovest: da New Work a San Francisco per realizzare la celebre transcontinentale e creare un immenso impero ferroviario.

Gameplay

Railway Empire, come avrete facilmente immaginato, è un titolo di genere tycoon, in cui siamo chiamati a gestire le problematiche di gestione e manutenzione delle nostre infrastrutture con tutti gli annessi e connessi: dal personale assunto, all’evoluzione tecnologica, alla concorrenza (più o meno sleale) da gestire, il tutto senza mai perdere d’occhio costi e ricavi.

I vecchi appassionati del genere ricorderanno un’antica serie di giochi che hanno spopolato negli anni ’90: i vari Railroad Tycoon di Sid Meier, capaci di imporsi quali migliori simulazioni in assoluto.
Facendo parte di coloro che si sono appassionati al genere tempo fa, non ho potuto esimermi dal gettarmi di nuovo nella mischia e, facendo valere la mia esperienza da figlio di ferroviere, ho iniziato la mia scalata verso il ruolo di magnate delle ferrovie americane.

Ripercorrendo la storia della colonizzazione americana, il titolo ci offre la possibilità di rivivere scenari verosimili grazie alla campagna che ci porta indietro fino al XIX secolo. Qui prendo la guida della mia compagnia e grazie ai sapienti consigli di Thomas Clark Durant, uno dei grandi capi della Union Pacific, inizio a far pratica su come e cosa costruire.

Railway Empire mostra fin da subito un grandissimo spessore: se per muovere i primi passi è sufficiente andare a collegare un paio di stazioni ferroviarie, ecco che invece creare e organizzare le linee, allestire i treni e scegliere le locomotive, richiede fin da subito un minimo di attenzione in più.
Possiamo posare i binari e vedere correre il primo treno in un paio di click, ma attenzione perché scavare un tunnel o creare un ponte peserà enormemente sul nostro budget, per cui è meglio trovare un buon compromesso tra le spese dell’infrastruttura e velocità del servizio.

Una volta collegate le prime città, scopro come agganciare alla rete anche risorse come fattorie e allevamenti, per foraggiare gli insediamenti urbani. Ed ecco apparire subito l’interessante meccanica dei binari paralleli, con cui possiamo far percorrere a più treni la stessa tratta semplicemente usando scambi e semafori. E da lì tutto il titolo è un progredire verticale tra logiche di collegamento e amministrazione: ogni città ha le use peculiarità e le sue esigenze da soddisfare, meglio risparmiare con una stazione piccola o investire con una più grande e utilizzare due linee parallele? Posso collegare due fattorie, ma quanti treni mi occorrono? Per portare queste risorse in questa città, mi conviene passare da quest’altro punto o creo un collegamento diretto? E poi ci sono i magazzini da gestire, i passeggeri da trasportare, la manutenzione da fare.

E ho solo scalpito la superficie: in Railway Empire ci troveremo presto a dover fare i conti con le compagnie rivali, a studiare strategie di acquisizione e fusione, a gestire le azioni societarie e curare gli investimenti di ricerca e sviluppo, per aver mezzi sempre più moderni ed efficaci.
A fronte della campagna, con cui consiglio di iniziare sia per impratichirsi con le dinamiche che per seguire un percorso “storico” affascinante, il titolo ci mette a disposizione una modalità gioco libero in cui possiamo stabilire noi tutti i parametri: dal livello di difficoltà all’avanzamento tecnologico al numero di concorrenti. Una sandbox davvero potente e affascinante che darà filo da torcere anche ai più esperti.

Railway Empire

Comparto tecnico

Dal punto di vista tecnico occorre spendere alcune parole su questo Railway Empire.
La prima riguarda l’interfaccia di gioco che, come è noto, è molto più che parte integrante di un titolo gestionale: un ottimo gioco con un’interfaccia pessima finirà col rendere l’esperienza troppo frustrante, e creare una buona UI per un titolo che richiede tanti tipi di funzione ed interazione è sempre una grande sfida per gli sviluppatori.

Se poi consideriamo che ho sperimentato questo titolo su console, senza quindi potermi avvalere di mouse e tastiera, devo riconoscere che i ragazzi di Kalypso Media hanno fatto davvero un ottimo lavoro.
Non che l’interfaccia non richieda un certo tempo di apprendimento, ma la curva è ottima. Per fare un esempio ho avuto la tentazione di scaraventare il controller fuori dalla finestra durante la prima partita, mentre nella seconda avevo già superato la missione iniziale della campagna completando tutti gli obiettivi e totalizzando il massimo risultato possibile.

Intendiamoci: non è un gioco banale da affrontare, soprattutto se non avete una grande dimestichezza con questo genere di meccaniche, ma il tutorial in-game è piuttosto utile e consente di impratichirsi con tutte le dinamiche base e avere così la possibilità di prendere con calma confidenza con le funzioni avanzate. Insomma: ce n’è per tutti i gusti.

Railway Empire

Grandissima cura poi è stata data nell’aspetto grafico: Railway Empire mette a disposizione più di 40 locomotive, tutte ricreate nei minimi dettagli e oltre 30 diverse carrozze acquistabili, ognuna con i propri pregi e i propri difetti, ma soprattutto tutti gli elementi sono molto curati, con splendidi dettagli che caratterizzano i componenti del gioco. Inoltre abbiamo la possibilità letteralmente di salire a bordo delle nostre locomotive, una funzione che oggettivamente non incide sull’economia del gioco, ma che regala grandissime soddisfazioni: salire sulle vecchie vaporiere, sfrecciare nei tunnel facendole fischiare all’impazzata, arrivare nelle città brulicanti di vita e vedere i vagoni popolarsi con i cittadini in attesa, è davvero un’emozione grandissima.

Un’ultima nota, dedicata ai possessori di Xbox One X: Railway Empire è ottimizzato per la nuova console di casa Microsoft con un delizioso 4K e supporto HDR. Non che sia fondamentale, in questo genere, ma non guasta mai.

Railway Empire è disponibile per PC, PlayStation e Xbox One al prezzo di 59,99 Euro.

Nerdando in breve

Railway Empire è il nuovo titolo tycoon dedicato all’industria ferroviaria capace di unire lo spirito dei grandi classici alla grafica moderna.

Nerdandometro: [usr 4.1]

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