“Notte di lacrime e preghiere, la matematica non sarà mai il mio mestiere” cantava Antonello Venditti in uno dei suoi più grandi successi. La notte prima degli esami è stata terribile per tutti, figuriamoci per il protagonista di The Coma: Recut.
Recensione
Come mi piace sempre fare all’inizio delle mie recensioni, partiamo con un po’ di storia: The Coma: Recut è la remastered di un titolo sud coreano del 2015, The Coma: Recutting Class.
Possiamo classificare il gioco come un survival horror bidimensionale a scorrimento orizzontale nel corso del quale interpreteremo Youngho, uno studente di una scuola superiore che, durante l’esame di fine anno, si addormenta per poi svegliarsi in un vero e proprio incubo: è notte, la scuola è deserta ma per i corridoi vaga un assassino che reclama il nostro sangue; l’obiettivo è sfuggirgli e fare ritorno a casa, tra le accoglienti e sicure mura domestiche.
Gameplay
Lo svolgimento di The Coma: Recut è piuttosto lineare e segue i vari percorsi già esplorati più e più volte dai survival horror di vecchia generazione, proponendo le classiche quest nelle quali dovremo trovare una chiave per sbloccare una porta e avere accesso a una nuova porzione di mappa mentre troviamo note e pezzi di diario che ci aiuteranno a fare luce sulle situazione che stiamo affrontando.
Ah, sì, dimenticavo che mentre cercheremo di terminare le varie missioni, un assassino cercherà di farci brutalmente a pezzi. Fortunatamente avremo la possibilità di scappare o di nasconderci al buio dentro un armadietto o rimanendo immobili spegnendo la torcia, utensile necessario per muoverci con un minimo di visibilità tra classi, stanzini e bagni appena illuminati dalla luce della luna che proviene dalle finestre.
Comparto tecnico
Il motore grafico di The Coma: Recut fa il suo semplice lavoro in modo pulito, d’altronde stiamo parlando di un titolo che si sviluppa orizzontalmente su un piano bidimensionale: nulla di particolarmente complicato o eclatante, dunque, ma risulta piacevole da guardare, soprattutto nella fase dei dialoghi sembra di stare sfogliando un bel manga.
Forse il comparto sonoro è quello che arranca maggiormente, proponendo una tracklist non molto ispirata che però fa fare dei bei salti sulla sedia nei momenti più tesi.
In conclusione
The Coma: Recut approda su Nintendo Switch pronto a regalare una manciate di ore di tensione, con un survival horror ben realizzato che però non brilla per innovazione e che ripropone i tipici cliché già visti nei survival horror degli anni passati.
Se vi piacciono gli horror orientali, la possibilità di giocare ovunque vi troviate e potete chiudere un occhio su delle meccaniche già affrontate in precedenza, date una possibilità al titolo sviluppato da Devespresso Games.
Ultimo appunto: il titolo è localizzato unicamente in inglese.
Nerdando in breve
Pur senza brillare per originalità, The Coma: Recut propone una buona (ma corta) sfida.
Nerdandometro: [usr 3]
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