Timed è il nuovo progetto crossmediale di Shockdom. Potete leggere altre informazioni a riguardo nel primo articolo della serie.
Recensione
Per questo terzo volume torniamo indietro al 2030 ed in Italia, per la precisione in una Trieste decadente.
Avevamo visto in Rio una grande metropoli che si era tenuta neutrale e come avesse attirato gli occhi di NewState e TheNation. Lo stesso non avviene con la città giuliana, che invece senza la copertura di uno dei nuovi stati diffusi è semplicemente abbandonata a sé stessa.
Qui vive Claudia, una Timed che può sentire le voci del mare, la sua unica fonte di conforto in una vita difficile.
Gli Autori
Anche in questo terzo volume Marco Rincione è lo sceneggiatore, mentre i disegni sono affidati a Jessica Cioffi (anche conosciuta come Loputyn). Nuovamente possiamo trovare dei disegni che sono molto particolari e che personalmente ho adorato.
Innanzitutto la scelta dei colori, con le pagine interamente color panna, che sostituisce anche il bianco all’interno delle vignette; gli altri colori invece sono delicati e tenui, con l’eccezione del blu del mare che risalta e si sposa perfettamente con la tonalità degli sfondi.
Poi ho apprezzato molto la commistione di stile nel disegno, che riprende alcuni elementi più tipici del tratto giapponese, come il taglio degli occhi o le acconciature dei capelli, con altre caratteristiche più classiche dello stile europeo, come per le prospettive.
La sceneggiatura mantiene il clima malinconico di Vite di Carta, ma gli dà un tono molto più dolce e, specularmente a quanto avveniva con Carl, il potere di Claudia sembra una fonte di salvezza e ristoro piuttosto che di dannazione.
Cosa ci dice sull’universo di Timed?
Sebbene non si riprenda direttamente il filone di Rio 2031, Il Canto delle Onde è una storia che ci mostra cosa succede nelle realtà ai confini delle grandi potenze.
In fondo, già dal primo volume ci viene presentata la tesi che la rivoluzione degli stati diffusi potrebbe aver condannato l’umanità invece che salvarla. Nella Trieste che ci viene presentata sembra essere esattamente questo il caso.
Oltre a questo, ci viene mostrata anche per la prima volta una forma di resistenza sociale (o, detto in maniera più palese, razzismo) verso l’esistenza dei Timed da parte degli umani normali.
In conclusione
Il Canto delle Onde per essere il terzo volume di Timed non si riavvicina al genere supereroistico più di quanto avesse fatto Vite di Carta. Tuttavia si possono notare distintamente i legami con il mondo in cui le altre storie si sono ambientate e si ambienteranno.
L’idea del mare che conserva una memoria delle storie e vuole raccontarle a chi è disposto ad ascoltarle è fiabesca, nel senso migliore del termine, ma meritava uno sviluppo migliore, considerando quanto spazio viene dato invece alla necessità di creare del conflitto.
La storia in sé è godibile, soprattutto grazie ai fantastici disegni, ma sembra molto affrettata, in un modo che la rende quasi difficile da apprezzare, dato che manca completamente il tempo di conoscere e legarsi ai personaggi.
Nerdando in breve
Il Canto delle Onde è il terzo volume del progetto di Shockdom Timed. È la storia dolce e triste di Claudia, ragazza di Trieste che scappa da una realtà difficile grazie alla capacità di sentire la voce del mare.
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