Suburra – La serie è la prima serie televisiva italiana ad essere prodotta da Netflix: una responsabilità importante, che punta a non sbagliare.
La scelta è vincente, per quanto mi riguarda, ed il prodotto finale è avvincente e ben fatto.
Trama
Roma, 2008: tre anni prima delle vicende mostrate nel film, veniamo proiettati nel cuore della capitale, dove albergano malavita e corruzione a tutti i livelli.
La speculazione edilizia su alcuni terreni ad Ostia coinvolge interessi del Vaticano, della politica e della malavita in generale. A tirare i fili dell’operazione è il glaciale e temibile Samurai.
La situazione, però, dà vita anche ad un’improbabile alleanza composta da Aureliano Adami, rampollo della maggiore famiglia malavitosa ostiense, Spadino Anacleti, appartenente al clan degli zingari, e Gabriele Marchilli, figlio di un poliziotto con una predilezione per lo spaccio di droga.
Recensione
Come accennavo prima Suburra – La serie porta sulle sue spalle una grossa responsabilità: è la prima serie italiana ad essere prodotta da Netflix. Le aspettative sul suo conto, quindi, erano necessariamente molto alte.
La sfida, per quanto mi riguarda, è vinta: Suburra – La serie ha uno sviluppo lineare, con una trama semplice da seguire ma allo stesso tempo avvincente. Chi ha amato il film Suburra, diretto da Stefano Sollima, troverà nella serie il giusto approfondimento dei personaggi principali, tutti coerenti con quanto mostrato nel lungometraggio.
Il mio timore, prima di concedere una visione a Suburra – La serie, era di trovarmi di fronte ad un prodotto troppo simile a Gomorra, serie di grandissimo successo che ha rilanciato il genere malavitoso sugli schermi italiani.
Suburra, però, in realtà ha poco o nulla in comune con Gomorra ma, semmai, è più vicino a Romanzo Criminale per tematiche, personaggi e vicende.
Piccola curiosità: sia Suburra che Romanzo Criminale sono tratti da romanzi di Giancarlo De Cataldo e si ricollegano ai nomi di Michele Placido, che di Romanzo Criminale ha diretto il film e di Suburra – La serie alcune puntate, e di Stefano Sollima, regista del film Suburra e della serie televisiva Romanzo Criminale.
Cast
Suburra – La serie recupera il cast del film quasi al completo: unica eccezione è Claudio Amendola, interprete di Samurai nel film, che lascia il posto ad un convincentissimo Francesco Acquaroli.
Il resto dei protagonisti si conferma ad alti livelli, a cominciare dagli affermati Claudia Gerini e Filippo Nigri.
La menzione d’onore va alla triade di giovani nel ruolo dei protagonisti indiscussi, Alessandro Borghi (Aureliano Adami), Giacomo Ferrara (Spadino Anacleti) ed Eduardo Valdarnini (Lele), che riescono a regalare profondità e spessore ai propri personaggi.
Suburra – La serie è disponibile su Netflix dal 6 ottobre 2017: 10 episodi da guardare tutti d’un fiato.
Nerdando in breve
Suburra – La serie approfondisce il legame tra malavita e stato nella capitale e regala 10 episodi che vi terranno incollati allo schermo.
Trailer
Nerdandometro: [usr 3.0]
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