Recensione
Non so voi, ma per me i pirati esercitano da sempre un fascino magnetico.
Forse è per questo che, da quando è arrivata sul piccolo schermo, Black Sails mi ha catturata così tanto.
Creata da Jonathan E. Steinberg e Robert Levine per Starz, Black Sails si pone come ideale prologo delle vicende narrate da Robert Louis Stevenson nel celebre romanzo L’isola del tesoro e mescola personaggi nati dall’immaginazione dello scrittore con pirati realmente esistiti.
A produrre c’è Micheal Bay, garanzia (oltre che di esplosioni) di azione e adrenalina. La serie si compone di quattro stagioni, l’ultima delle quali si è appena conclusa su Sky Atlantic, ricche di avvenimenti e colpi di scena.
Black Sails ha il pregio di aver dimostrato che il genere piratesco, dopo Pirati dei Caraibi, non era affatto esausto e, anzi, poteva ancora dire molto al pubblico. I personaggi della serie non hanno nulla dei macchiettistici bucanieri firmati Disney ma sono invece ricchi di sfumature e chiaroscuri.
Nessuno è totalmente buono o cattivo, tutti i personaggi sono sfaccettati ed approfonditi quanto basta per renderli reali e giustificare le loro azioni. Non solo approfondimento psicologico, comunque: una serie sui pirati non sarebbe degna di questo nome se non offrisse anche epici duelli, abbordaggi, ricchi tesori, tranelli e sotterfugi. In Black Sails c’è tutto questo, in aggiunta ad una storia lineare che conclude, nell’arco delle quattro stagioni, tutti i fili sparsi lungo la narrazione.
Valore aggiunto per tutti i pirate-nerd come me è la presenza di personaggi reali e tratti dal romanzo di Stevenson: io mi sono esaltata moltissimo a cogliere tutti i riferimenti, a volte palesi e altre volte più nascosti, che la serie offre.
Trama
New Providence, 1715: è l’epoca d’oro per la pirateria. I destini del Capitano Flint, di John Silver e degli altri pirati presenti a Nassau si legano alla ricerca dell’enorme tesoro della Urca de Lima e al destino stesso dell’isola.
Tra lotte all’ultimo sangue, sotterfugi e l’eterna minaccia dell’Inghilterra alla pirateria come andrà a finire?
Curiosità
La maggior parte dei personaggi di Black Sails proviene dall’immaginario di Stevenson e dalla Storia. Per evitare spoiler, non vi spiegherò come vengono sviluppati nella serie ma mi limiterò a dirvi brevemente di chi si tratta e quali vicende li hanno caratterizzati nella realtà: a voi scoprire se la serie si discosta o meno.
John Silver, il Capitano Flint, Billy Bones e Madi sono i personaggi che provengono da L’Isola del Tesoro. Nel romanzo, Long John Silver è l’antagonista ed anche il personaggio più approfondito. Billy Bones appare come personaggio attivo e motore della vicenda. Il Capitano Flint viene solo nominato mentre Madi, pur se non nominata, è riconoscibile nella compagna africana di Silver.
Tra i personaggi presi in prestito dalla Storia, il più riconoscibile è senz’altro Edward Teach, meglio noto come Barbanera. Nella realtà, il temibile pirata iniziò la sua carriera sotto il comando del Capitano Hornigold (anch’esso presente in Black Sails), guadagnandosi il comando di una propria nave. La bandiera del pirata è la stessa utilizzata in Black Sails per la sua nave.
Barbanera venne catturato e ucciso a 38 anni, nel 1718, per ordine del governatore della Virginia. Si narra che il temibile pirata abbia resistito a moltissime ferite e che il suo corpo sia stato fatto girare per ben tre volte intorno alla nave prima che spirasse.
Il suo mentore, Benjamin Hornigold, ad un certo punto della propria vita preferì ritirarsi dalla pirateria e, perdonato dal governatore delle Bahamas, Woodes Rogers, si dedicò a dare la caccia ai suoi ex colleghi.
Woodes Rogers, dopo una breve carriera da corsaro, fu governatore delle Bahamas a partire dal 1718. Viene ricordato per essere riuscito a catturare il famoso Calico Jack Rackham.
Charles Vane è stato uno dei più temuti pirati della Storia. Al comando della Ranger compì ogni tipo di scorribande, rifiutando la proposta di amnistia del governatore Rogers. Per un breve periodo praticò la pirateria insieme a Barbanera.
Jack Rackham, conosciuto come Calico Jack ed ideatore del Jolly Roger, è uno dei pirati più celebri e ricordati. All’interno della sua ciurma militavano due piratesse: Anne Bonny, con la quale aveva una relazione e sua seconda in comando, e Mary Read.
Calico Jack iniziò la sua carriera da pirata sotto il comando di Charles Vane e la concluse a causa del governatore Rogers, che riuscì a farlo arrestare ed impiccare. La sua bandiera, tradizionalmente associata ai pirati, è quella utilizzata per la saga di Pirati dei Caraibi ed è stato tenuto presente come fonte di ispirazione per il pirata Jack Sparrow.
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