Aspiranti piloti, gioite, il Re dei giochi di guida per PlayStation è tornato, e si chiama Gran Turismo Sport. Dopo anni di attese, smentite, ritardi e rinvii, finalmente ce l’abbiamo fatta e l’ultimo, fiammante capitolo della saga targata Polyphony e pubblicata da Sony è arrivato anche sulla PlayStation di ultima generazione. L’attesa sarà stata ripagata? Accendiamo i motori e acceleriamo subito a manetta!
Recensione
La saga di Gran Turismo nasce nel lontano 1997 (ma arriverà in Europa nel 1998) e, nella neonata console di casa Sony, si pone come IL gioco di guida. Dotato di un’anima arcade che viaggia a stretto contatto con quella più simulativa, Gran Turismo fa dell’esperienza di guida punto cardine del gioco, ma lo associa ad un altro elemento che all’epoca mi fece impazzire: un tocco di “Gdr/Rpg”. Dovevamo infatti sia accrescere le nostre abilità di guida su strada, verificabile tramite un sistema di patenti che mischiava imprecazioni a salti di gioia per un oro conquistato al centesimo di secondo, sia potenziare sempre più i nostri veicoli tramite l’installazione di numerosi pezzi di ricambio che andavano man mano a migliorare le statistiche del veicolo. Non vi dico la goduria nel prendere un modello “standard” e renderlo pian piano un mostro infarcito di cavalli, spingendo la macchina oltre i 300 km/h e facendo mangiare la polvere agli avversari. Questo è sempre stato l’elemento che più mi è piaciuto di Gran Turismo e che continuo a desiderare da ogni gioco di guida che si rispetti, ovviamente laddove abbiamo la possibilità di gestire un nostro parco auto – di certo non cercherei un discorso simile da un simulatore di F1.
Cosa abbiamo invece in Gran Turismo Sport? Partiamo dal titolo: Sport. Infatti questo capitolo non segue la numerazione standard (dovrebbe essere Gran Turismo 7) ma fornisce un “sottotitolo” che, nella storia della saga, ha di solito contraddistinto capitoli di passaggio. E in effetti anche questa volta c’è qualcosa di nuovo che cambia le carte in tavola: questo Gran Turismo è permeato dalla modalità online in tutto e per tutto.
Gameplay – Single Player
Andiamo con ordine: per il single player, abbiamo tre modalità principali. Una sostituisce le vecchie patenti e ci dà la possibilità di testare le nostre skills con prove sempre più difficili; un’altra ci dà delle Missioni, ossia delle sfide ben precise dove dovremo gareggiare in alcune sezioni dei circuiti o comunque svolgere compiti che però ci vedono gareggiare contro altri piloti; infine abbiamo la modalità Circuiti dove potremo testare sezioni o interi tracciati per prendere confidenza con ogni centimetro e migliorare sempre più i nostri tempi. Ogni successo in queste modalità (ma vale in realtà per ogni volta che scenderemo su di un circuito) ci darà punti esperienza, punti miglia e soprattutto crediti che ci permetteranno di comprare nuovi, fiammanti veicoli. Abbiamo anche una modalità Arcade dove affronteremo delle “semplici” gare con il primo posto come unico obiettivo: parti, accelera e vai.
A proposito dei veicoli e dei tracciati: avremo a disposizione 177 auto e 19 tracciati. Poche auto? Forse, se confrontiamo questo titolo con i precedenti Gran Turismo, però c’è da dire che ogni veicolo rasenta la perfezione e che sono state rimosse tutte le utilitarie, cercando di focalizzarsi su automobili più performanti o comunque più “allettanti”. Nessuno vuole gareggiare con una Mazda Demio, come succedeva anni fa, vero? Piccola perla: quest’anno, oltre alla confermata presenza delle Ferrari, abbiamo anche per la prima volta la Porsche, che nei precedenti capitoli era “camuffata” col marchio RUF, che è una reale casa automobilistica che “pimpa” le Porsche, ma questa volta abbiamo i modelli veri. Non ho nulla da dire sui tracciati se non che sono fantastici e che, ancora una volta, mescolano circuiti inventati a circuiti veri, e tra tutti spuntano Suzuka ma soprattutto l’infinito Nurburgring, croce e delizia di ogni giocatore di Gran Turismo da anni.
Lacrimuccia di dispiacere per l’assenza, invece, della customizzazione dei vari componenti delle auto, al netto di pochi elementi: potremo far salire di livello la potenza e lavorare sul peso del veicolo, ma non avremo un vero e proprio “negozio” di pezzi di ricambio.. Mi dispiace non avere più la possibilità di “pimpare” ogni auto a piacimento, e spero che in futuro la Polyphony torni sui suoi passi. Attenzione, c’è da precisare che la personalizzazione dei parametri del veicolo è sempre presente: aderenza, portanza, rapporti di trasmissione, campanatura dei pneumatici e così via sono sempre customizzabili; se però volevate montare una nuova marmitta o una centralina più performante… sarà per la prossima volta(?).
Gameplay – Online
Vi dicevo che l’online è la base di Gran Turismo Sport: non mentivo. Al netto del fatto (un po’ antipatico a dire il vero) di non poter salvare il gioco se non siamo connessi, la modalità cardine di questo capitolo è proprio quella denominata Sport (ma tu guarda) che è la modalità online. Qui avremo a disposizione numerose competizioni a seconda della categoria dei nostri veicoli – quindi non fate i tirchi e comprate le auto! – che si svolgeranno in momenti precisi della giornata, cosa simpatica che dà un senso di serietà alle partite che difficilmente ho riscontrato altrove. Però c’è addirittura di più: la FIA (Federazione Internazionale dell’Automobile) “sponsorizza” una serie di competizioni online che vedranno i vincitori essere premiati “nel mondo reale” durante l’annuale evento parigino. Mica pizza e fichi.
Ma, al netto della pletora di gare disponibili, mi voglio soffermare su quello che è stata adottato come cardine della modalità Sport, ossia la “guida in sportività“. Dato che sappiamo benissimo che meravigliosi esempi di umanità possiamo trovare online (qualcuno ha detto FIFA?), i geniacci della Poliphony hanno deciso di punire (o premiare, nel caso contrario) chiunque prenda a sportellate gli avversari, o tagli la strada in maniera pericolosa, o faccia un po’ di trekking fuoripista cercando di superare gli altri piloti e così via. Apprezzo moltissimo questo sforzo, che può dare un taglio diverso alle gare, favorendo un comportamento sportivo che magari non ti porterà alla vittoria ma in ogni caso alzerà il “quoziente sportività” che poi darà accesso a bonus e alle gare migliori; chi invece sarà scorretto sarà penalizzato e non potrà gustare appieno tutto ciò che Gran Turismo ha da offrire. Cosa buona e giusta.
Concludo con la parte online di Gran Turismo Sport che mi ha meno entusiasmato, ossia l’aspetto più social. Potremo infatti gestire una nostra “pagina social” e i nostri amici sul PSN saranno i nostri primi follower, seguiti poi dagli altri giocatori che incontreremo qua e là e che potremo seguire. Ma abbiamo anche il lato “instagram”: ogni pilota può infatti fare una foto alla propria macchina tramite l’apposita modalità e poi condividere il tutto online per soddisfare la propria sete di like. Cosa simpatica, certo, ma non fondamentale.
Sotto il cofano – Video e Audio
Che dire, qui si rasenta la perfezione, e non sto scherzando. Il comparto video è fotorealismo puro, e la Ps4 Pro è sfruttata appieno, specie sul versante HDR, con una gamma cromatica da paura e un’atmosfera che raramente si osserva in un videogioco. A volte ti viene quasi voglia di passeggiare per il circuito per godere del panorama e dei colori, per cogliere qualche dettaglio sullo sfondo o notare come il sole si rifletta sul veicolo. I veicoli sono a volte anche più belli della loro controparte reale, e la cura riposta nei dettagli è veramente maniacale. Anche il sonoro è al top, con la “voce” di ogni auto che si fa sentire in maniera sempre diversa. Molto interessanti anche le musiche della colonna sonora, sempre gradevole.
Un aspetto sul quale c’è ancora da lavorare sono invece i danni: non succederà nulla neanche dopo gli scontri più intensi, se non qualche graffio, però non avremo né pezzi di veicolo sparsi per l’asfalto né tantomeno l’auto in panne con conseguente ritiro dalla corsa. L’unica vera penalità, sempre per riprendere il concetto della sportività di cui si parlava sopra, consisterà nell’avere un tot di secondi di penalizzazione che influiranno eventualmente sulla nostra posizione a fine gara. Quindi, collisioni da evitare, ma non però per danni oggettivi.
Concludendo
Il Re è tornato? Sì, ma è un Re diverso dalle altre volte. Siate pronti a giocare molto nelle modalità Online, perché è lì che risiede il cuore di Gran Turismo Sport. Le modalità Offline sono fantastiche per accumulare punti e per affinare le proprie abilità di guida, ma se volete divertirvi e mettervi alla prova non vi rimane altro che far partire la modalità Sport e guidare in maniera pulita. Soddisfazione quindi per Gran Turismo Sport, che anche dal lato video vi lascerà sbalorditi (passate alla Pro…); personalmente do appuntamento a Polyphony per il prossimo capitolo, sperando nella reintegrazione di quella parte di Gran Turismo che mi aveva sempre gasato tantissimo. In ogni caso, ci vediamo online!
Prezzo
Gran Turismo Sport è disponibile al prezzo consigliato di 74,99€.
Nerdando in breve
Dopo anni di attesa, arriva Gran Turismo Sport e lo fa spingendo l’acceleratore sulla componente online, il tutto condito da una grafica ai limiti del realismo: pronti a tornare in pista?
Menzione d’onore: ma solo a me i piloti senza volto ma tutto casco di Gran Turismo ricordano Master Chief di Halo?
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Ringraziamo Sony Italia che ci ha gentilmente fornito una copia del gioco.
Trailer
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