Attack on Titan – Facciamo secco il gigante
Se non conoscete Attack on Titan (in Italiano “L’attacco dei Giganti“, in giapponese “進撃の巨人 Shingeki no kyojin“) significa che non avete acceso l’internet da almeno qualche anno. La fortunata serie di Hajime Isayama, iniziata nell’ormai lontano 2009 ed approdata in Italia nel 2012, oltre al manga ha anche un anime (è da poco uscita la seconda stagione, ma la terza è già stata annunciata per il 2018), un paio di adattamenti per il grande schermo e anche alcuni videogames. Poteva quindi mancare all’appello la versione boardgame? Ovvio che no! La magica coppia costituita dal buon Antoine Bauza (autore di giochi trascurabili quali 7 Wonders classico e Duel, Tokaido, Takenoko e così via) e Ludovic Maublanc (autore di Cash&Guns e Mr. Jack) hanno trasposto “su cartone” il tentativo dei protagonisti dell’opera di disfarsi dei tremendi giganti, antagonisti dell’intera saga, con l’omonimo boardgame per 2-5 giocatori ad opera della Don’t Panic Games/Cryptozoic ed edito in Italia da Cosmic Games. Andiamo a vedere come funziona il movimento tridimensionale… ma attenti ai dadi!
Recensione
Attack on Titan – L’ultima resistenza ci pone in uno scenario “drammatico“: siamo attaccati da un gigante nel mezzo della città, avremo pertanto degli inermi cittadini da difendere assieme ad una torre a due piani, munita di cannoni ad ogni piano, che ci aiuterà a salire sul gigante e a danneggiarlo. Per chi non lo sapesse, sono necessarie due premesse: la prima è che gli eroi del gioco dispongono di un’attrezzatura che permette loro di effettuare il sopracitato “movimento tridimensionale” grazie al quale possono fluttuare e muoversi a mezz’aria nel tentativo di scalare i titani; la seconda è che i giganti sono veramente duri da uccidere poiché possono rigenerarsi, e per eliminarli definitivamente è necessario tagliare la loro nuca.
Detto ciò, Attack on Titan ci richiederà di scalare il gigante grazie a delle piattaforme numerate che rappresentano i “piani” da scalare, da 1 a 8 – con i piani 3 e 5 sulla torre. Ma non è sufficiente salire e basta, sarebbe troppo semplice. Le carte Tattica raffigurano i “piani” del gioco e dei dadi: per attivarle dovremo avere i nostri eroi posizionati laddove richiesto dalla carta assieme ai dadi richiesti allo specifico personaggio. Due carte tattica, nello specifico, ci danno la possibilità di uccidere il gigante e quindi vincere la partita, e in entrambe dovremo avere per forza almeno un personaggio al piano 8 (ossia la nuca del gigante) con un paio di dadi attacco; inoltre dovremo aver indebolito il gigante fino a portarlo nei suoi ultimi tre punti vita, in quella che è definita la Kill Zone, così come rappresentato dalla scheda dei punti ferita del gigante. Questa, per inciso, è l’unica maniera per gli eroi per vincere la partita. Il cattivo, invece, è più forte. Oh, molto più forte.
Gli antagonisti
Attack on Titan sembra semplice, finora, ma due cose remeranno decisamente a nostro sfavore: il gigante e i dadi. Uno dei giocatori impersonerà sempre il gigante, e ad inizio partita può scegliere quale dei quattro giganti impersonare (Base, Deviante, Distruttore e Vorace), ognuno dei quali dotato delle sue particolari abilità e delle sue personali 7 carte azione. Cosa fa dunque il gigante? Può effettuare una o più azioni presenti sulla sua carta gigante (scusate il gioco di parole ma in effetti la carta è molto… gigante) “rubando” i dadi ai giocatori quando faranno uscire la faccia con su riportato il gigante – ci torneremo fra un attimo – e, in seguito, sceglierà due carte azione e ne metterà in gioco una a faccia in su e una coperta. I giocatori avranno quindi la possibilità di “disattivare” queste carte usando alcuni dei loro dadi, e ovviamente sapranno subito come disattivare quella a faccia in su, ma dovranno anche cercare di intuire cosa ha nascosto il gigante per evitare danni collaterali.
Parliamo dei (dannatissimi) dadi? I giocatori dovranno lanciarli ad inizio turno, subito dopo che il gigante avrà sceso le sue carte azione. In questa fase, ogni volta che ad un lancio uscirà il faccione del titano, il dado verrà “rubato” dal gigante che potrà utilizzarlo per attivare una delle sue azioni “imbloccabili“. Gli eroi possono rilanciare i dadi (uno o parte o tutti) infinite volte, ma ogni volta che uscirà un titano… zac, dado rubato. Una volta che i giocatori si fermeranno, e il gigante avrà compiuto la sua azione, quest’ultimo restituirà i dadi agli eroi che potranno rilanciarli per ottenere nuovi risultati da utilizzare sia per bloccare le azioni scelte dal gigante che per poi compiere le proprie azioni quali muoversi, attaccare, attivare i cannoni e così via. E se escono i titani? Dadi persi. E imprecazioni scroscianti sul tavolo, ovviamente.
Bilanciamento
Dopo alcune partite di Attack on Titan, credo che il personaggio del gigante sia un po’ troppo forte. Mi spiego: il gigante vince se a) mangia tutti e 12 i cittadini, b) distrugge tutti e sei i cannoni e c) uccide un eroe togliendogli i suoi tre punti ferita. Mentre “i buoni” vincono solo e soltanto se riescono ad uccidere il gigante. Ok, è proprio come nella serie, dove cittadini e soldati muoiono a bizzeffe, le città vengono distrutte in un attimo e l’uccisione di un gigante comporta sempre gravi perdite ed enorme impegno. Però qui è veramente dura! Il gigante può attivare facilmente le sue azioni imbloccabili, e i giocatori spenderanno parecchi dadi per cercare di fermare le azioni giocate a terra; rimane a volte poca libertà per i giocatori per cercare di “fare qualcosa” e di posizionarsi come richiesto dalle carte Tattica. Ripeto, è proprio la serie ad avere quest’angoscia di fondo, e se la mettiamo da questo punto di vista in effetti l’ambientazione è proprio resa al 101%. Però a volte può essere leggermente frustrante, specie perché c’è il fattore dadi che ha il suo peso e che è poco gestibile dalla bravura dei giocatori. Posso suggerire di giocare in un numero di giocatori un po’ più folto (almeno 3) o, se si è solo in due, di far usare almeno 2-3 eroi al secondo giocatore. Del resto gli eroi disponibili sono 8, e ognuno ha le sue abilità, pertanto è interessante cercare di creare le squadre migliori e più equilibrate così da cercare di spuntarla sul gigante il più presto possibile.
Materiali
Attack on Titan ci fa giocare su un board che è molto diverso dal solito: come dicevo prima, abbiamo un vero e proprio gigante cartonato (alto una quarantina di centimetri!) sul quale monteremo 6 pedane, assieme a due cubi, uno più grande e uno più piccolo, che rappresentano la torre su cui sono posizionati i cannoni e che rappresentano due ulteriori piani da scalare per arrivare sul gigante – o per prendere qualche scorciatoia. Il gigante è di un bel cartone più spesso del solito, bello solido e stabile. Gli eroi, “purtroppo”, non sono stati realizzati tramite miniature – sarebbe stato godurioso – ma tramite dei semplici cartoncini che monteremo su dei supporti di plastica. Al netto di una scelta dettata dal contenimento costi, forse le miniature avrebbero potuto “infastidire” il cartone del gigante, anche se non credo che sarebbe stato un grosso problema. Carini i piccoli cannoni in legno, molto basic invece i cittadini e i punti ferita degli eroi, realizzati con semplici dischetti di cartone. Molto belle le carte, specie quelle eroe-tattica-gigante, molto più grandi del normale, ottima scelta che rende il tutto molto chiaro e leggibile.
Concludendo
Attack on Titan è uno di quei giochi dove la meccanica 1 vs tutti può portare alla rottura di amicizie, parentele e rapporti, però volete mettere la soddisfazione di impersonare un gigante distruttore? Scherzi a parte, il personaggio che interpreterà il gigante avrà a disposizione una enorme forza distruttiva, e per il bene della partita dovrà gestirla bene per non farla concludere troppo presto o per restare scoperto; gli eroi, invece, dovranno ben coordinarsi per attaccare il titano e limitare le sue azioni, il tutto mentre si disporranno in formazione per innescare una Tecnica, fino ad attivare quella che sancirà la morte del gigante e il trionfo dell’umanità. I dadi e l’alea sono sempre un’incognita – come in qualsiasi gioco basato su essi, del resto – ma qui non siamo di certo nell’ambito dei cinghiali tedeschi, quindi sappiate che le sorti si ribalteranno verso l’una o l’altra fazione nel giro di una rollata di dado. Buon divertimento con Attack on Titan, e fermate quel dannato gigante!
Prezzo
Attack on Titan – L’ultima resistenza è disponibile al prezzo consigliato di 44,90€.
Nerdando in breve
Attack on Titan ci porta direttamente nei combattimenti della serie anime/manga del momento: sarete capaci di uccidere il gigante senza perire nel tentativo?
Menzione d’onore: in uno dei nostri test-match, nel primo a dire il vero, io ero il gigante e Morgana un paio di eroi. Volevo solo dirvi che non sono mai stato così pericolosamente vicino al divorzio nel corso di questo primo anno di matrimonio.
Ringraziamo la gentilissima Cosmic Games per il materiale dimostrativo fornitoci.
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