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Resùria – Distopia portami via

Resuria

Recensione

Qualche anno fa mi capitò di leggere “Tobia – Un millimetro e mezzo di coraggio”, di Timothée De Fombelle, il quale mi colpì soprattutto per il modo con cui l’autore riuscì a farmi provare il senso di oppressione che affliggeva il protagonista: un intero albero controllato da un dittatore senza scrupoli che metteva sotto scacco tutti gli abitanti grazie alle sue innate “capacità persuasive”. Doppi giochi, ricatti, tradimenti, minacce e rapimenti, il tutto perfettamente intrecciato con la vita del protagonista e con la sua caccia alla libertà. Sensazioni affini, ma di molto accentuate, le ha generate “Resuria”, un romanzo di Piercarlo Mauri.

L’autore, classe 1983, laureato in neuroscienze e psicologia, sbarca in libreria e negli e-book stores dopo una vincente campagna di crowdfunding online su “Produzioni dal Basso”, dando vita al suo primo romanzo fantascientifico, dopo aver scritto diversi racconti brevi per un sito web.

Trama

Resùria è una torre in mezzo alle macerie, ultimo baluardo di speranza per quei pochi esseri umani sopravvissuti all’apocalisse nucleare. Si staglia nel nulla come “un antico titano di cemento” rivestito da lamiere di rame, acciaio e piombo, ricco di pinnacoli e sporgenze frastagliate. Ci sono una novantina di piani e, man mano che si sale, la qualità della vita migliora.

La prima decina è disabitata, invivibile per via delle troppe scorie ammassatesi durante gli anni; passata la frontiera doganale, c’è qualche piano in cui è necessaria la maschera antigas, poi gradatamente ci si inoltra nella “civiltà”. Ci sono piani inaccessibili, piani misteriosi e ricchi di segreti ma soprattutto piani ai quali, pur potendo, non conviene avvicinarsi.

In questo “antico gigante” si intrecciano le vite e le storie di Salomon Dempsey, Sal per gli amici, protagonista indiscusso del romanzo; del sindaco Buster, despota senza etica né morale, delle sue marionette e di tutti coloro che, per inimicizia, non vorrebbero altro che vederlo morto.

La torre è alimentata dal “Nucleo”, il generatore messo a punto dai pochi ingegneri superstiti, sfruttando le capacità di certi piccolissimi funghi di trasformare in energia le radiazioni che contaminano l’aria:

“«Il modo in cui funziona…» commentò Steve, «è ironico, ci avete mai pensato? […] Quello che ci avvelena serve anche a mantenere le persone in vita, tramite il nucleo.»”

Tuttavia, sarà proprio un’improvvisa anomalia, dovuta al presunto malfunzionamento di quest’ultimo, a scatenare un’inarrestabile concatenazione di eventi, che farà crollare inesorabilmente il precario equilibrio di Resùria.

Inizieranno quindi a susseguirsi rapimenti, sparatorie, supposizioni e scoperte; maltrattamenti, esperimenti su cavie umane, ricatti, bugie, una misteriosa Arca ma, soprattutto, rivelazioni continue che pagina dopo pagina sveleranno l’avvincente storia che sta alla base di tutto. Un unico grande piano in atto fin dall’inizio, imprevedibile e dai risultati a dir poco sorprendenti.

Stile

In 256 pagine rilegate con copertina flessibile, o in 1519 KB se preferite la versione Kindle, il dottor Mauri attrae il lettore con ogni singola parola, riuscendo a mantenerlo sempre attento e incuriosito.

24 capitoli di media lunghezza raccontano in terza persona le vicende dei personaggi, che vengono descritti con accuratezza e precisione ma senza che la lettura venga appesantita.

L’autore comunica i tratti salienti, ciò che è impossibile immaginare, ma è compito del lettore far proprio il palazzo e le vicende, aiutato tuttavia dalle 14 immagini realizzate dal fotografo professionista Erminando Aliaj, reperibili alla pagina del crowdfunding su Produzioni dal Basso o su welcometoresuria.com, il sito web dedicato al romanzo.

Inoltre, a coronare le perfette descrizioni che trasmettono in modo impeccabile ansia, paura, rabbia, disgusto, rassegnazione e sollievo, compare saltuariamente una narrazione panoramica: il narratore, sempre esterno e onnisciente, prende per mano il lettore e lo accompagna in ogni parte del palazzo. Come a voler fare il punto della situazione, talvolta trasformandosi in un pennuto, altre invitando semplicemente a seguirlo, l’autore riassume e uniforma tutte le diverse sottotrame analizzate singolarmente nei capitoli precedenti, così da permettere a chi legge di comprendere pienamente la contemporaneità degli eventi.

Tutto ciò che si può cercare in un romanzo distopico, qui c’è.
Senza soffermarsi particolarmente sulle vicende sentimentali, seppur presenti in minima parte, è il desiderio di libertà ciò che “move il sole e l’altre stelle”: un padre che vuole riabbracciare il figlio lontano, un uomo innamorato che sogna di rivedere il sorriso solare sul volto della moglie ormai sempre depressa; un dottore preoccupato per i due gemelli di cui deve prendersi cura e numerose decine di persone oppresse, la cui unica speranza è “un vento che viene dall’oceano”, che squarcia le nubi e permette al sole di bagnare di nuovo quella terra ormai da tempo dimenticata.

Nerdando in breve

Se amate il genere distopico, la fantascienza, i racconti ambientati in un futuro post apocalittico e una narrazione dettagliata al punto giusto, allora tutto ciò che occorre dirvi è «Benvenuti a Resuria!»

Nerdandometro: [usr 4.0]

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