Recensione
In occasione dell’articolo relativo ai primi due volumi di Nailbiter, vi dissi di quanto mi ero sbagliato a giudicare l’opera di Joshua Williamson e Mike Henderson soltanto dalla sua etichetta di “horror”, perché a me sostanzialmente l’horror come genere non fa impazzire.
I primi due volumi infatti mi erano davvero piaciuti, grazie all’ottima narrazione, ai personaggi interessanti e ad un lato grafico piuttosto piacevole: finalmente arriva in Italia il terzo volume, che esce proprio oggi 4 agosto per i tipi della saldaPress che ci hanno permesso di leggere in anticipo il volume.
Andiamo a vedere se anche questa terza uscita manterrà l’alto livello che finora contraddistingue la serie Image.
Trama e personaggi
Il terzo volume di Nailbiter contiene i numeri 11 – 15 della serie originale, perciò la vicenda prosegue da dove la lasciammo mesi fa.
Ovviamente non è mia intenzione farvi spoiler perché per un thriller sarebbe un vero delitto: la cittadina di Buckaroo ha misteri nascosti dietro ogni angolo e Williamson gioca con il lettore ad intrigarlo, stuzzicarlo e dirgli meno della metà di ciò che ci aspetta.
E il bello è che lo fa con grandissima abilità: i continui passaggi di punto di vista nella parte centrale del volume tengono incollati alle pagine fino al cliffhanger finale, proprio in virtù di un ritmo sostenuto che non è di certo semplice mantenere, pur trattandosi di un thriller poliziesco a tinte horror.
In questo terzo volume si viaggia tra una rivelazione a mezza bocca e nuovi misteri che sorgono e si infittiscono ancor di più: più si va avanti nella lettura, più si fanno ipotesi ed io apprezzo con tutto il cuore quando uno scrittore ti spiazza perché non è proprio come la pensavi tu.
E quando ti getta l’amo con la rivelazione imminente e tergiversa ma con stile, perché alla soluzione ti ci vuole portare in modo intelligente senza farti perdere la voglia di sapere cosa diamine sta accadendo?
Molto bello.
Certo, il fatto di saper mantenere alta la tensione e l’attenzione di chi legge è sicuramente importante, ma tanto migliore diventa quando i personaggi che utilizzi sono ben scritti: anche in questo caso il buon Joshua non delude, perché il cast scelto è di prim’ordine, non solo nei protagonisti ma anche nei caratteri secondari, sopra le righe e folli che mi hanno ovviamente evocato alla mente lynchiane memorie.
Il mio preferito rimane proprio il Nailbiter, il serial killer per cui però sei spinto a fare il tifo perché, alla fin fine è proprio una simpatica canaglia.
Come dicevo nel primo articolo il biondo mangiaunghie è senza ombra di dubbio tra i protagonisti il personaggio più singolare, malvagio, strafottente ma con cui chi legge sviluppa una certa empatia: in questo numero poi avremo la possibilità anche di indagare sul suo passato e sulla sua strana relazione con lo Sceriffo Crane: ci si muove anche qui in un campo diviso tra l’ironia e la tragedia, forse proprio la grande forza di Nailbiter.
Menzione d’onore ad una certa scena del capitolo iniziale, riuscitissima sinergia tra scrittore e disegnatore: a voi scoprire quale, ma che tensione suscita, che diamine!
Disegni
Ai disegni ritroviamo un Mike Henderson in grande spolvero, coadiuvato da Adam Markiewicz nel capitolo 12: Nailbiter è per lui giocare in casa, è la sua serie e si vede, mi farebbe molto strano un cambio del disegnatore a questo punto, perché mi sono abituato al suo tratto a metà tra il realistico e il grottesco, che esprime perfettamente le due anime che ho trovato in questa serie.
I colori di Gukowski fanno il loro mestiere egregiamente, perché non di solo sangue vive una serie che parla di serial killer che non rinnega l’ironia.
Edizione
Come sempre i Saldatori hanno fatto un ottimo lavoro di traduzione e il volume ci arriva tra le mani completo di extra interessanti, che non fanno mai male.
Conclusioni
Naibiter mi aveva stupito con i primi due volumi, dopo che mi ci ero accostato con un fastidioso pregiudizio.
Mi sento di confermare senza alcun dubbio il mio giudizio positivo: Nailbiter è una serie che consiglio senza pensarci due volte e che mantiene intatta la sua alta qualità anche in questo terzo volume.
Amanti di thriller, misteri, horror (con un po’ di splatter) accorrete, che qui c’è roba buona.
Nerdando in breve
Il terzo volume di Nailbiter conferma le ottime impressioni dei primi due volumi: una serie senza dubbio consigliatissima!
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