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La ragazza che sapeva troppo – Lo zombie movie secondo Netflix

Recensione

Netflix ci ha da tempo abituati a produzioni originali interessanti e mai banali e questo La ragazza che sapeva troppo non fa certo eccezione.

Il film, diretto da Colm McCarthy, è un adattamento dell’omonimo romanzo scritto da Mike Carey, autore anche della sceneggiatura. La ragazza che sapeva troppo si inserisce nel filone distopico degli zombie movie ma rivisita il genere in chiave personale, ponendoci la classica situazione dell’epidemia collettiva sotto una nuova luce.

Nulla di inedito, sia chiaro: le reminiscenze illustri ci sono e non vengono nascoste (situazioni che ricordano quelle immaginate da Richard Matheson, rovesciamenti di prospettiva alla Fredric Brown, ambientazioni che sembrano prese da The Last of Us) ma l’aspetto interessante sta nel riproporle in ambito cinematografico, dove da troppo tempo gli zombie movie si assomigliano tutti. La ragazza che sapeva troppo, da questo punto di vista, rappresenta una ventata di aria fresca per il genere.

Trama

Inghilterra. La maggior parte dell’umanità è stata trasformata in famelici, sorta di zombie non senzienti assetati di carne umana, da un fungo rapidamente diffusosi nella popolazione. I pochi sopravvissuti vivono barricati in centri di ricerca militari. Al loro interno vengono studiati alcuni bambini che, entrati in contatto col patogeno prima della nascita, risultano un ibrido: sono famelici ma conservano la capacità di ragionare.

Tra questi spicca Melanie, che dimostra una eccezionale capacità di controllo oltre che un quoziente intellettivo sopra la media. Melanie stringe amicizia con la sua insegnante, miss Justineau, e viene studiata con particolare interesse dalla dott. Caldwell, convinta di poter sintetizzare un vaccino sezionando il cervello della bambina.

Quando i famelici invadono il centro di ricerca, Melanie, miss Justineau, la dottoressa ed alcuni militari, sono costretti a fuggire per tentare disperatamente di raggiungere un’altra stazione. Il viaggio sarà l’occasione per Melanie di interrogarsi sulla sua natura e su quella dei suoi accompagnatori.

Cast

La ragazza che sapeva troppo alterna momenti d’azione e suspense a dialoghi profondi e riflessioni introspettive. Naturale, quindi, che debba basarsi su pochi attori che riescano a rendere la tensione e le sensazioni del momento.

Il film funziona bene soprattutto grazie al cast, su cui spicca la giovane Sennia Nanua, interprete di Melanie. Nonostante la giovane età, l’attrice riesce a rendere l’ingenuità e la fragilità della protagonista e a trascinarci nel suo modo di pensare ed agire.

Al suo fianco, comprimari di tutto rispetto come Gemma Arterton (già vista in Prince of Persia o nel dimenticabilissimo Hansel & Gretel – Cacciatori di streghe) ed una sempre perfetta Glenn Close.

Nerdando in breve

La ragazza che sapeva troppo è uno zombie movie atipico e originale, che reinterpreta il genere secondo un nuovo punto di vista. Asciutto, semplice e ben interpretato, merita sicuramente una visione.

Trailer

Nerdandometro: [usr 3.5]

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