Recensione
È l’ironia l’arma di cui Lorenzo Palloni equipaggia il protagonista di Mooned, fumetto edito da Shockdom.
Classe 1987, il fumettista aretino dà vita ad una creatura che, nella sua semplicità, riesce a mettere a nudo la fragilità di coloro che, giorno dopo giorno, tentano di fuggire dalle proprie tragiche condizioni. Quando il comico e la profondità di pensiero si incontrano, ecco che nasce un’opera in grado di far riflettere come poche.
Trama
Rico Ferris, astronauta del futuro, si ritrova immobilizzato su una minuscola luna e senza poter muovere un muscolo. Terrorizzato anche solo dall’idea di poter modificare l’orbita del piccolo satellite, il protagonista si ritrova ad attendere il risolutivo intervento dell’amico Malzy per un tempo che si dilata all’infinito e le uniche compagnie che alleviano i tormenti del malcapitato restano le visioni deliranti che si fanno strada nella mente di un uomo allo stremo.
Disegni
Il tratto, così caratteristico, carico di personalità e che rende vivo il disegno, accompagna perfettamente lo stile della narrazione. Un bianco e nero che riproduce perfettamente il senso di solitudine che un uomo solo e abbandonato a sé stesso può provare in una realtà infinita e desolante come quella dello spazio aiuta perfettamente il lettore nell’immedesimazione.
Se dovessi pensare ad un paragone, lo stile adottato richiama alla mente i grandi Silver e Schulz che, con le loro ambientazioni semplici, creano il perfetto contorno ad una caratterizzazione unica dei personaggi, andando a sottolineare ciò che davvero è importante: i testi.
Contenuti
È proprio la parte di scrittura che, secondo me, merita un plauso notevole.
Con pungente sarcasmo, l’autore mette in scena le vicende di tutti.
Non siamo forse noi uomini nelle stesse condizioni di Rico? Anche noi, infatti, ci troviamo spesso nell’impossibilità di muoverci, con la speranza che qualcuno venga a salvarci e a toglierci le castagne dal fuoco. Ad uno smarrimento che accomuna chiunque, Palloni propone una soluzione: continuare a credere. Malzy è lontano, lontanissimo dall’arrivare e, nonostante questo, essendo anche così vicino (per capire dovrete necessariamente leggere), il nostro eroe non si perde d’animo e continua a credere nella salvezza, non rassegnandosi alla morte. Certo, qualcuno potrebbe pensare che l’inattività di Ferris sia dovuta ad una folle paura di affrontare una situazione più grande di lui e, senza alcun dubbio, questo aspetto va considerato, ma io ho preferito leggere il tutto in una visione più ottimistica della faccenda.
Personaggi
I personaggi che prendono vita, nel corso delle strisce, sono tutti deliranti, non c’è che dire; nella loro follia, le visioni di Rico Ferris sono estremamente affascinanti. Dai richiami ad Astolfo, che cerca il senno del paladino Orlando, ad alcune situazioni proposte, non mancano riferimenti letterari ed alla cultura musicale, e i comprimari che si incontrano lungo la grande epopea spaziale sono assolutamente irresistibili. La donna cannone, il padre del protagonista, Puppy e gli altri tengono l’attenzione e il divertimento sempre vivi e, attraverso la conoscenza dei parti folli della psiche del nostro eroe, il lettore è in grado di coglierne le vicende personali, andando a creare una simpatia disarmante. Iniziando a leggere, vedendo Rico così, su quella lunetta, si ha sempre l’impressione di aver ritrovato un caro e vecchio amico.
In conclusione
Mooned è un’opera che ha parecchio da dire: valida, profonda, e, soprattutto, sentita, mostra tutta la propria forza comunicativa.
Quando un fumetto umoristico ha qualcosa da raccontare si percepisce e, magicamente, ci si ritrova totalmente spiazzati davanti a dei contenuti insospettabili, mimetizzati da semplici gag.
Rico Ferris promette di portarvi letteralmente sulla luna dell’intrattenimento, fossi in voi gli darei una chance.
Nerdando in breve
Lo spazio che conquista striscia dopo striscia…. preparatevi all’allunaggio, inizia il divertimento.
Contenuti