Recensione
È da ottobre 2016 che siamo rimasti digiuni di Injection, la particolarissima serie a fumetti scritta da Warren Ellis, disegnata da Declan Shalvey e colorata da Jordie Bellaire. Fortunatamente, saldaPress viene in nostro soccorso dandoci in pasto il secondo volume, in uscita il 19 maggio, realizzato ovviamente dallo stesso team creativo e adattato per il nostro paese in modo eccellente, come abituati già dalla prima uscita.
Il nostro primo incontro con Maria, Robin, Brigid, Simeon e Vivek ci aveva lasciato numerosi interrogativi, concentrandosi più sulla caratterizzazione del gruppo protagonista che sulla spiegazione degli eventi e della natura della minaccia che devono fronteggiare.
Trama
In questo secondo numero di Injection, invece, la narrazione vira su un binario più definito, riuscendo ad aprire una nuova storia, che si va ad integrare perfettamente con la trama complessiva. Se a ottobre abbiamo seguito le gesta di Maria e Robin, principalmente, la scena adesso va ad incentrarsi su Vivek, e su un misterioso caso che gli si presenta davanti. Insieme ad esso, facciamo anche la conoscenza di Red, l’assistente/autista/guardia del corpo del grande investigatore, del suo passato e di come ha incontrato Vivek.
Il fatto di aver eletto quest’ultimo a protagonista ha permesso a Ellis di realizzare una struttura che, per natura del personaggio, richiama moltissimo quella che solitamente accompagna le varie avventure di Sherlock Holmes. Un archetipo, quello dell’investigatore con una capacità deduttiva straordinaria, presentato qui al gusto di cinismo e freddo calcolo, inzuppato nel mondo tecnomagico che il gruppo di esperti di cui Viv ha fatto parte ha contribuito a rendere tale. Questo abbinamento riesce davvero bene e quella che ci viene presentata è una ricetta davvero originale.
C’è un motivo per cui continuo a fare riferimenti culinari, ed è forse il punto più assurdo, grottesco ed inquietante dell’intero volume. Senza rivelarvi troppo, Vivek si trova a far preparare un panino per un cliente, con un prosciutto realizzato con il bicipite del figlio del cliente stesso. Una situazione a dir poco fuori di testa, che verrà affrontata in modo estremamente pragmatico e distaccato dal brillante genio.
Ogni ulteriore approfondimento della trama finirebbe sicuramente in fastidiosi spoiler. Posso però parlare dell’andamento generale della storia di Injection, che si avvia verso una definizione migliore della storia e che imposta uno stile (sempre se verrà mantenuto) proprio delle serie TV: ogni “puntata” tratta varie vicende, apparentemente ininfluenti o scollegate dalla trama, che vanno però a proseguire il filone principale. Una cosa si può dire, e cioè che in questo numero l’Inoculazione viene meglio definita e sviluppata togliendo da essa un alone di mistero, per gettarvene però un altro, che vi butterà a capofitto verso il terzo, attesissimo volume della serie.
Stella più brillante del firmamento, la caratterizzazione dei personaggi, che continuano ad essere ben costruiti al punto che i loro dialoghi sembrano più trascrizioni di conversazioni reali, che un copione studiato. Quello che più mi ha colpito è l’assenza completa di stereotipi e la grande sfaccettatura di ognuno dei personaggi. Scordate ogni cliché, perché tutti quanti sapranno stupirvi, mantenendo comunque una loro coerenza. Difficilmente si trovano personaggi così “vivi”, nei fumetti o in qualsiasi altro media.
In conclusione
Injection, arrivato al secondo volume in Italia, ha davvero preso il via. La storia è lanciata e ricca di spunti per continuarne la lettura, senza essere forzatamente misteriosa e il marchio di fabbrica Ellis–Shalvey è a tutto gas. Una lettura particolare che allucina più per gli aspetti messi a nudo della natura umana, che per la tematica fantastica. Non mancano i momenti divertenti, così come quelli splatter o grotteschi, passando per l’azione e per un’atmosfera affine a quella dei supereroi, generata soprattutto dal talento impressionante di Vivek.
Nerdando in breve
Injection continua a intrigare con il suo mondo sci-fantasy, aumentando il passo della storia e sviluppando i personaggi, che sono sempre più convincenti, in un turbinio di vicende inquietanti e assurde.
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