Quattro anni sono davvero tanti, nel mondo videoludico. Eppure è proprio questo il gap che separa Injustice: Gods among us dal suo naturale seguito. Finalmente, grazie alle fatiche di NetherRealm Studios, gli eroi (e i villan) più amati dell’universo DC arrivano su piattaforme curr-gen per dare vita ad una epopea di scontri memorabili. Ecco a voi: Injustice 2.
Recensione
Sarebbe stato un delitto avere a disposizione le licenze dell’universo DC Comics e non sfruttarle per una narrazione complessa e profonda. Fortunatamente, i ragazzi di NetherRealm Studios non si sono lasciati scappare l’occasione e hanno confezionato per Injustice 2 una trama che non sfigura per niente tra quelle del multiverso tanto care all’editore americano.
In un universo parallelo vediamo quindi Superman diventare folle di dolore dopo la morte di Lois Lane; a seguito di questo trauma, l’uomo d’acciaio decide di cancellare per sempre il male dalla Terra e lo fa insieme ad un manipolo di metaumani alleati prendendo la decisione più radicale di sempre: eliminare fisicamente tutti i criminali. Batman, ovviamente, non può tollerare il superamento di questo confine, e con l’aiuto di altri celebri eroi decide di affrontare Superman e, dopo averlo sconfitto, lo richiude in una prigione capace di inibirne i poteri.
Dopo alcuni anni, tuttavia, una nuova grave minaccia torna ad affacciarsi sul nostro pianeta. Giunge infatti sulla Terra il terribile Brainiac, il collezionista di mondi.
Sono lontanissimi i tempi in cui nei giochi di combattimento a turni la trama era relegata sullo sfondo, magari appena accennata nella intro e nel finale di storia; anche nei giochi di combattimento, ormai, la storia è parte integrante del titolo e Injustice 2 rende merito all’ambientazione e ci regala momenti intensi e toccanti, culminanti con perle di epicità capaci di farci balzare sulla sedia. La transizione tra trama e combattimento, poi, è assolutamente fluida e non dà alcuna sensazione di stacco: i due elementi si fondono tra loro in un concerto molto ben orchestrato. A sottolineare il concept alle spalle del titolo abbiamo un approccio dalle tinte cinematografiche, sottolineato e impreziosito da eccellenti doppiatori italiani, tra cui spiccano l’ottimo Marco Balzarotti (Batman), ispirato come sempre, e Matteo Zanotti (Superman) davvero credibile.
Gameplay
Detto in soldoni, Injustice 2 è un “classico” titolo di combattimenti a round: per sconfiggere l’avversario bisogna colpirlo con tutto l’arsenale a disposizione fino ad erodere le due barre di energia a disposizione dell’avversario. Questa è la base, poi c’è il contorno, ed è quello che rende questo titolo davvero speciale.
I personaggi sono caratterizzati in modo eccellente, con costumi rifiniti grazie a texture di grande qualità, movimenti fluidi e animazioni curatissime.
A disposizione del giocatore abbiamo un roster ricchissimo, che parte da una base di 27 lottatori, ognuno con le proprie animazioni, mosse speciali ed equipaggiamenti dedicati. Torna il meccanismo di combattimento visto nel primo capitolo, con tre tipi di attacco concatenabili per creare combo devastanti, a cui si affiancano l’uso classico delle mezzelune e dei colpi caricati: lanciare e colpire in volo l’avversario, coadiuvati da un feedback sensoriale azzeccato sul controller, regala grandissime soddisfazioni. Torna anche la possibilità di interagire con gli sfondi ambientali, sfruttando gli elementi per colpire gli avversari, per togliersi da una posizione di impaccio e colpire il nemico alle spalle, o per scaraventarlo in un’altra area grazie alle ormai famose transizioni ambientali.
Una volta riempita la barra di energia, poi, il lottatore può scatenare un attacco speciale, sottolineato da animazioni davvero esaltanti, come il classico Batwing contro la luna per Batman, un giro attorno al sole per Supergirl o una passeggiata nel tempo per Flash. Intendiamoci: niente di raccapricciante o morboso come in Mortal Kombat X, ma resta la netta sensazione che quei colpi facciano davvero male!
Ma gli sviluppatori hanno arricchito l’esperienza di gioco anche con una componente RPG: procedendo con la storia e sconfiggendo nemici, avremo la possibilità di sbloccare nuovi equipaggiamenti e di far evolvere il personaggio per renderlo sempre più forte e competitivo.
Comparto tecnico
Uno dei maggiori crucci per gli sviluppatori è stato sicuramente come gestire la profonda disparità tra i personaggi e la necessità di rendere equi i combattimenti. Al di là della solita granata alla kriptonite per depotenziare Superman, ci sono semidei, come Wonder Woman, che oggettivamente non avrebbero alcun problema a spazzar via in un attimo semplici umani come Joker o Harley Quinn. La scelta di potenziare con armature i più deboli sarebbe risultata troppo inflazionata e così è stato deciso semplicemente di livellare i personaggi in modo da rendere gli scontri equi, a prescindere da quella che è la natura e l’origine del lottatore nel fumetto. Si tratta di una sorta di patto con i giocatori: concedimi una licenza sulla forza oggettiva dei personaggi e in cambio ti do la possibilità di cimentarti col tuo eroe o villan preferito.
Alla fine dei conti ritengo sia stata una scelta azzeccata, totalmente a favore della fruibilità del titolo.
L’introduzione della componente RPG, poi, dà quel tocco in più che aumenta la longevità del titolo, già di per sé virtualmente infinita: una volta terminata la campagna, ovviamente, c’è un ricco comparto multiplayer con cui passare letteralmente giornate intere a darsele di santa ragione.
Per un giocatore occasionale di questi titoli come me, è stato fatto un gran lavoro per rendere l’esperienza soddisfacente e i combattimenti accessibili: ci sono ovviamente molte combo da imparare che richiedono tempo per essere padroneggiate a dovere, tuttavia non siamo di fronte ad una serie di combinazioni frustrante per numerosità e complessità. Decisamente un ottimo lavoro per rendere il titolo godibile da tutti.
Ho già parlato delle qualità del comparto video e audio, semplicemente eccellenti; ma voglio tornare ancora una volta sull’importanza data alla trama: le sequenze cinematic sono lunghe e articolate, con dialoghi affascinanti e tanto pathos, per una storia che non sfigurerebbe di sicuro se portata su grande schermo.
Considerazioni finali
Injustice 2 migliora in ogni aspetto il già ottimo lavoro visto quattro anni fa con Injustice: Gods among us. Lo fa aumentando lo spessore narrativo, arricchendo il roster di combattenti, potenziando il gameplay, introducendo una componente RPG e soprattutto rendendo onore all’universo DC Comics.
Nerdando in breve
Injustice 2 è il gioco giusto per gli amanti dei personaggi DC che hanno sempre sognato di darsele di santa ragione con i loro eroi preferiti.
Nerdandometro: [usr 4.1]
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Trailer
https://www.youtube.com/watch?v=NnzV4m103sk?rel=0&w=640&h=360
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