Recensione
Raramente ci si imbatte in serie originali e appassionanti come Sense8.
Ci ho messo parecchio a trovare la voglia per cominciare questa serie, in primis perché è opera delle stesse menti che hanno partorito Matrix che, ahimè, non mi è mai piaciuta come saga.
Eppure dalla prima puntata, nonostante sia parecchio lenta rispetto a quelle che seguiranno, ho capito subito che l’avrei amata. Per ora mi sono data solo alla prima stagione, e non vedo l’ora di cominciare la seconda, disponibile da pochissimo su Netflix. In questa serie c’è tutto: amore, amicizia, collaborazione, fiducia, risate, violenza, e vengono toccati temi delicati come l’omosessualità, la transessualità, drammi familiari e tanto altro.
Trama
Sense8 fondamentalmente parla di questi 8 ragazzi che sviluppano una particolare connessione telepatica fra loro, nonostante ci siano migliaia di chilometri a separarli o interi continenti. Non si tratta solo di sentire i pensieri l’uno dell’altra, è molto di più: vedono attraverso gli occhi dei “compagni”, acquisiscono le loro conoscenze e le loro abilità, sentono le stesse cose, sia a livello fisico che emotivo. Una cosa del genere è incredibilmente difficile da rendere sullo schermo, ma questa serie ci riesce in modo incredibile.
Ognuno dei personaggi ha una vita molto difficile; i protagonisti si scontrano tutti con delle realtà molto dure, e piano piano cominciano ad imparare ad entrare in contatto tra loro come e quando vogliono, correndo in aiuto l’uno dell’altra nei momenti critici. Nonostante sia una serie TV fantascientifica queste realtà non sono affatto irreali, si tratta di drammi che vivono centinaia di persone: il coming out che può rovinare una carriera, la malattia, la malavita, la povertà, la prigione, rapporti impossibili con i genitori, matrimoni infelici. Di conseguenza è molto facile provare empatia per i personaggi e rispecchiarsi in una delle loro situazioni.
La graduale costruzione del rapporto che li lega è davvero fantastica. All’inizio ovviamente non capiscono cosa stia succedendo, ma piano piano si affezionano, alcuni di loro si innamorano. Si creano un rapporto ed una connessione davvero toccanti. E non mancano i colpi di scena: sono tanti, ed è davvero difficile fermarsi alla fine di una puntata e non cominciare subito a guardare quella successiva. I ragazzi, vivendo in continenti differenti, hanno anche diverse culture quindi si passa di continuo da uno scenario all’altro, tra diversi stili di vita, diverse religioni, diversi paesaggi.
Purtroppo oltre alle difficoltà che già avevano per i conti loro, se ne aggiunge un’altra: un’organizzazione comincia a dare la caccia a tutti loro, con intenzioni evidentemente tutt’altro che simpatiche, ma non ho la minima intenzione di fare spoiler quindi non dirò altro.
In conclusione
Sense8 riesce a trasmettere emozioni davvero forti, la commozione è continuamente dietro l’angolo, anche di fronte alla semplice meraviglia negli occhi dei ragazzi che si trovano ad osservare luoghi e stili di vita che prima di allora avevano solo sentito menzionare. Un intreccio di vite incredibilmente toccante.
Nerdando in breve
Sense8 è una serie fantascientifica che parla di 8 ragazzi che sviluppano una connessione telepatica fra loro e oltre alle loro battaglie personali si trovano a combattere insieme contro una minaccia comune.
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