Recensione
Il primo gestionale che abbia mai giocato è stato SimCity nel lontanissimo 1989, capirete dunque da cosa deriva la mia passione per tutti quei prodotti che implicano la costruzione da zero di una città.
Cities: Skylines è uscito su PC due anni fa sviluppato da Colossal Order e pubblicato da Paradox Interactive (così amata da jedi.lord e LC). Ha esordito qualche giorno fa su console ed ho deciso di provarlo anche su Xbox One, dopo averci giocato per bene su Steam.
Gameplay
Lo scopo di Cities: Skylines è semplice: siamo i sindaci di una città e dovremo costruirla e gestirla da zero; occorrerà gestire le risorse, costruire una rete fognaria e rifornire di elettricità i centri residenziali, commerciali ed industriali che andremo a creare, facendo la giusta attenzione a non sprecare soldi, a non caricare di tasse i cittadini e ad avere sempre energia per far funzionare tutto… più facile a dirsi che a farsi.
Il gioco all’inizio ci mette di fronte ad alcune scelte: potremo decidere il tema della mappa e quindi le caratteristiche dove far sorgere la nostra futura città, il nome, se si guiderà a destra o a sinistra e due opzioni-cheat quali le risorse finanziarie infinite e tutti gli edifici sbloccati che normalmente avremmo disponibili facendo crescere pian piano il centro urbano ed aumentando i cittadini.
Già dai primi minuti di gioco, si noteranno alcune note dolenti che però non minano la validità di Cities: Skylines ma che potrebbero far perdere la pazienza ai giocatori meno costanti. Innanzitutto il titolo è esclusivamente in inglese, ma questo non è un problema se conoscete la lingua; l’assenza di un tutorial che permetta di avvicinarsi al gioco gradualmente è fastidiosa, trovarsi catapultati sulla mappa senza avere una minima idea sul da farsi può essere sconfortante, soprattutto per chi non è avvezzo ai gestionali. Infine, ma questo probabilmente perché l’ho giocato su PC con la più comoda combo mouse+tastiera, per utilizzare per bene il pad sarà necessaria qualche ora e, anche qui, bisognerà essere tenaci per non cedere alle frustrazioni.
Dopo aver superato le prime due ore, Cities: Skylines diventa piacevole e veder crescere pian piano la propria città è un’esperienza totalmente soddisfacente ma torniamo ad analizzare un attimo le parole “pian piano”. Sì, c’è la possibilità di mettere in pausa, ma in alcun modo il tempo potrà scorrere più velocemente del normale e, in alcuni casi in cui magari occorre accumulare risorse, questo potrebbe annoiare.
L’interfaccia, al di là della frustrazione iniziale, è funzionale: con le levette analogiche ci si muove sulla mappa o si zooma, mentre con la croce direzionale si naviga nel menù per decidere la costruzione di nuove opere o gli aspetti più burocratici come ad esempio le tasse dei nostri cittadini. Resta molto divertente la comparsa dei tweet delle persone che abitano la città, per avere un’idea del loro umore e per sapere cosa sta andando e cosa no.
Comparto tecnico
La grafica di Cities: Skylines è godibile e non vi nego che spesso mi sono trovato a zoomare all’interno delle strade più affollate per vedere crescere le palazzine in altezza, per vedere le auto agli incroci e le persone raggiungere i centri commerciali per fare la spesa. È davvero piacevole vedere crescere la propria creazione anche se, in alcune situazioni concitate di traffico, possono verificarsi dei leggeri cali di frame rate che non risultano però troppo fastidiosi.
La città diventa progressivamente viva e, oltre che con gli occhi, potrete sentirlo con le vostre orecchie: il livello e la varietà di suoni aumenteranno, risultanto coerenti ed apprezzabili.
Dal lato tecnico quindi è quasi impossibile fare qualche appunto.
In conclusione
Cities: Skylines è il miglior gestionale di città attualmente in circolazione e Paradox Interactive ha voluto fare una prova di coraggio portandolo su Xbox One, nella speranza che questo sia solo il primo di una lunga serie di titoli. Certo, ci sono alcuni elementi migliorabili ma non è mai facile convertire un prodotto ideato e realizzato per PC su console, quindi non posso che applaudire questo tentativo che risulta nel complesso ben riuscito.
Se avete amato Sim City e cercate un titolo che possa prendervi come quel classico (un pochino decaduto) con Cities: Skylines non rimarrete delusi, a patto di superare le prime ore che saranno frustranti ma necessarie per poter godere appieno di un’esperienza gratificante.
Con il gioco base è presente l’espansione After Dark che porta l’alternanza di giorno e notte e rende il tutto più realistico ed immersivo: vi troverete a zoomare sulle strade illuminate dai lampioni, restando affascinati dalle luci delle auto e dalle insegne dei negozi.
Nerdando in breve
Cities: Skylines Xbox One Edition è il gestionale di città che mancava per console: acquisto pressoché obbligato per gli amanti del genere.
Nerdandometro: [usr 3.7]
Trailer
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