Non sono storicamente un grande amante degli RTS ma per quanto riguarda Dawn of War faccio sempre volentieri un’eccezione: probabilmente l’essere stato un giocatore amatoriale di Warhammer 40.000 condiziona pesantemente questa scelta.
Recensione
La saga di Dawn of War ha origini piuttosto antiche (in termini videoludici): i primi due capitoli, usciti rispettivamente nel 2004 e 2009, avevano tra gli editori la compianta THQ che nel 2013 chiuse i battenti cedendo a SEGA – altro editore del gioco – lo studio Relic Entertainment che si è da sempre occupato dello sviluppo di questo franchise.
Con questo cambio, era lecito attendere Dawn of War III con un minimo di preoccupazione, e invece mi sono trovato a giocare un prodotto ben strutturato, divertente, che ben si colloca in questa trilogia ma comunque non privo di alcuni difetti che potrei definire storici.
Eserciti
Dawn of War III propone tre differenti eserciti.
Gli iconici Space Marine sono il giusto entry level poiché risultano equilibrati, quindi più semplici da imparare ad utilizzare.
Gli Orki sono la vera forza bruta; grazie alla loro enorme potenza ed al numero delle unità, sono devastanti in corpo a corpo. Rispetto agli Space Marine richiedono più esperienza, ma danno grandissime soddisfazioni.
Gli Eldar sono piuttosto fragili ma le unità sono in grado di realizzare attacchi rapidi e devastanti; sono anch’essi complicati da padroneggiare e rappresentano un’alternativa interessante rispetto ai due eserciti già proposti.
Singleplayer
Dopo aver affrontato il tutorial che consta di tre parti che spiegano per sommi capi i comandi base e gli elementi fondamentali del gioco in singolo e multiplayer, mi sono tuffato nella campagna; è possibile selezionare la difficoltà che va da facile (davvero semplice) a difficile che rappresenta il giusto grado di sfida: con questo livello occorrerà pianificare con attenzione le proprie mosse per non ritrovarsi inesorabilmente sconfitto, a differenza della prima modalità che risulta poco soddisfacente.
Da appassionato di serie TV ho apprezzato tantissimo le diciassette missioni che mi hanno visto alternativamente a capo delle tre fazioni mostrando ogni volta un punto diverso della storia nonché eserciti con peculiarità differenti.
Le missioni hanno vari obiettivi che vanno dalla difesa di un luogo strategico, allo sterminio degli avversari o al raggiungimento di un determinato punto con poche risorse; nulla che faccia gridare al miracolo per l’originalità, ma sono comunque perfettamente incastrate all’interno del magnifico mondo di Warhammer 40.000 e risultano stimabili a livello di background, soprattutto da chi lo conosce avendo già provato i precedenti capitoli o essendo giocatore del wargame.
Multiplayer
Qui tocchiamo un tasto piuttosto dolente: nonostante le unità d’elite siano 9 per ogni esercito di cui 3 subito disponibili e 6 sbloccabili con un’unità di moneta di gioco chiamata Teschio, ottenibile al completamento delle missioni in singleplayer o in battaglie multigiocatore, la varietà è poca.
Vuoi perché le mappe sono soltanto 8 di cui tre per l’1 VS 1, 2 per il 2 VS 2 e 3 per il 3 VS 3, vuoi perché gli eserciti disponibili sono 3 e vuoi perché la modalità di gioco vede l’unico obiettivo di distruggere il nucleo avversario, non sono riuscito ad appassionarmi particolarmente, nonostante questa sia la parte che più amo della serie Dawn of War: spero in futuri aggiornamenti che possano rendere il tutto più vario.
Comparto Tecnico
Dawn of War III è stato, come i suoi predecessori, una gioia per gli occhi: vedere animate le unità che anni fa muovevo sui tavoli è sempre un piacere e la resa visiva è immediata ed ottima; ho provato il titolo su un PC leggermente datato e, anche ad alti livelli, il frame rate nelle battaglie con parecchi elementi a schermo è stabile.
I video che introducono le missioni sono ben recitati in inglese e sottotitolati in italiano, il sonoro degli scontri è creato in maniera opportuna e favorisce l’immedesimazione, accompagnato da una buona colonna sonora coerente con le ambientazioni.
In conclusione
Dawn of War III è un titolo interessante, ben realizzato e ottimamente inquadrato in quel fantastico mondo che è Warhammer 40000. Certo, un sacrificio in più sui contenuti da proporre l’avrei apprezzato, vuoi perché una volta terminata la campagna non c’è alcun incentivo per rigiocarla, vuoi perché attualmente la modalità multiplayer non propone ancora una varietà che mi induca a passare nottate a nerdarci su, ma confido nei prossimi aggiornamenti che porteranno sicuramente nuova benzina in questo motore che può spingere al massimo una bella fuoriserie.
Nota di merito per la personalizzazione degli eserciti che, in pochi click, permette di dare una caratterizzazione ai propri soldati: io che sono una frana con i pennelli e ho sempre avuto difficoltà a dipingere sono rimasto entusiasta per questa opzione.
Concludendo: il prodotto è valido, ma forse vale la pena attendere ulteriori aggiornamenti o gustosi sconti prima di portarlo a casa.
Nerdando in breve
Dawn of War III è un titolo valido che ha bisogno però di qualche aggiornamento per regalare ai suoi fruitori una maggiore varietà nell’esperienza, che attualmente è soddisfacente, ma che potrebbe far storcere il naso ai giocatori più esigenti.
Nerdandometro: [usr 3.8]
Trailer
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