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The Inner World – La delicata poesia del vento

The Inner World

Abbiamo già avuto modo di parlare del mondo Indie tedesco in passato e abbiamo il piacere di constatare come questa sia una fucina di ottimi prodotti per il mercato videoludico. Studio Fizbin non fa eccezione e porta sugli store un gioco davvero piacevole da guardare, da ascoltare e da vivere.

Recensione

L’ambientazione di The Inner World è lo strano mondo di Asposia, abitato sulla parte interna di una sfera chiusa. Per portare dentro aria, luce e calore, tre fontane sacre soffiano vento magico rendendo possibile la vita. Da lungo tempo, però, due delle tre fontane si sono esaurite e la terza, in esaurimento, viene presidiata da un guardiano. I crateri delle due fontane spente sono infestate da creature divine chiamate Basylian, dotate del potere di pietrificare chi si avvicina. L’unico che ha le capacità di placarne l’ira è il sacerdote Conroy che di fatto governa Asposia dal suo tempio.

Qui vive anche Robert, il nostro protagonista, un ragazzo giovane ed ingenuo che è stato adottato da Conroy e che non è mai uscito dalla sicurezza del palazzo. Un giorno, però, un piccione ruba l’amuleto del padre adottivo e Robert si getta (nel senso letterario della parola) all’inseguimento del ladro pennuto, allo scopo di recuperare il maltolto.
Robert precipita così in un mondo oscuro e tenebroso, in cui la vita è difficile per tutti. Sul suo cammino entrerà subito in scena Laura, abituata a vivere di espedienti. Per Robert è l’inizio di un viaggio di scoperta e rinascita, durante il quale il giovane imparerà a diventare uomo, a conoscere nuove persone e ad amare.

Gameplay

The Inner World è una classica avventura punta e clicca: il nostro protagonista si muove in un’area di gioco in 2D interagendo davvero con un’impressionante quantità di elementi. Le dinamiche sono quelle che abbiamo imparato a vedere ed amare in decenni di avventure grafiche e che, ammettiamolo, non stancano mai. Robert dovrà interagire coi personaggi, raccogliere oggetti, combinarli tra loro e usarli per raggiungere un qualche obiettivo immediato. Il tutto allo scopo di procedere nella sua avventura di ricerca.

Come detto, ci sono davvero tantissimi punti attivi e tantissimi dialoghi da affrontare, tuttavia il grado di difficoltà del titolo è decisamente spostato verso il medio-basso, scelta che rende questo gioco fruibile da tutti. Inoltre, nel caso in cui ci si trovasse bloccati, è possibile attivare un sistema di suggerimenti per cavarsi d’impiccio.

Come al solito ero molto curioso di scoprire come gli sviluppatori si siano ingegnati per sopperire la mancanza del mouse e del “puntatore”. In questo caso abbiamo un tasto del controller dedicato a far risaltare i punti attivi; avvicinandoci ad essi, quindi, potremo selezionarli e scegliere cosa fare: interagire direttamente con loro, azionandoli o raccogliendoli, oppure accedere all’inventario per scegliere qualche oggetto raccolto precedentemente. Gli elementi in inventario, poi, possono essere combinati tra loro per dare origine a qualche attrezzo nuovo che ci aiuterà nel superare gli ostacoli.

Ai soliti enigmi deduttivi, poi, si aggiunge un’altra componente: quella musicale. Il naso di Robert, infatti, è diverso da quello di tutti gli altri: invece che essere a strisce, è dotato da una fila di buchi ed è suonabile come un flauto. Questo a rimarcare come la musica sia parte integrante del mondo di Asposia, esattamente come il vento magico che dà la vita.
Il titolo si completa in una decina d’ore, una durata accettabile per il prezzo a cui viene venduto; e andando a caccia di obiettivi può tranquillamente essere giocato una seconda volta.

Comparto tecnico

The Inner World è il classico gioco che scalda il cuore. Tecnicamente quasi perfetto (ho avuto solo ogni tanto difficoltà a puntare l’hot spot desiderato) è magnificamente doppiato in inglese, con la voce di Robert che manifesta tutta la sua immaturità. Ma il punto di forza è decisamente la grafica: i fondali e le animazioni disegnate a mano fanno spiccare questo titolo rispetto molti altri concorrenti sullo store.

In particolar modo, però, ho apprezzato l’intrinseca poesia del titolo. Anche se la grafica cartoonesca e il contesto apparentemente leggero potrebbero far pensare ad un titolo per bambini, The Inner World è invece un gioco per pubblico maturo e attento. Al di sotto dello strato superficiale pulsa un cuore fatto di drammi sociali, di politica e teologia, scelte morali discutibili e difficili compromessi da accettare. Inizialmente si sorride quando Robert indossa un calzino a righe per far somigliare il suo naso a quello degli altri, per poi rendersi improvvisamente conto che siamo di fronte al dramma della non accettazione del diverso.

Questo gioco è così: ha una doppia lettura che affascina e cattura dal primo all’ultimo enigma. Non si grida al miracolo, ma questo è quel tipo di titoli di cui abbiamo bisogno per intrattenerci, sfidarci e pensare.

The Inner World è disponibile per PC, Mac, PlayStation 4 e Xbox One al prezzo di 14,99 Euro.

Nerdando in breve

The Inner World è un’avventura punta e clicca affascinante per i temi trattati e dal comparto tecnico assolutamente delizioso.

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Trailer

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