Vista l’uscita della raccolta completa di Qvando c’era LVI, ne abbiamo approfittato per fare qualche domanda a Daniele Fabbri che, con Stefano Antonucci, ha realizzato l’opera.
Luigi: Dopo il successo degli albi, tornate in fumetteria con la raccolta di Qvando c’era LVI. Diteci la verità, era già tutto programmato?
Daniele: Era un’ipotesi messa in cantiere a seconda del riscontro in edicola. Avevamo preparato tutte le possibilità, dal discorso per il Nobel al fingersi morti.
Luigi: Cosa troveremo all’interno della raccolta?
Daniele: I contenuti dei 4 albi, due prefazioni di Max Collini e Tito Faraci, qualche citazione colta, una nostra lettera di congedo e le copertine, per le quali ci scusiamo con i fan di David Bowie.
Luigi: Torniamo un attimo sull’episodio vergognoso avvenuto nel corso di Romics: quanto è cambiato il vostro lavoro dopo quell’avvenimento? Immagino siate ancora più determinati a proseguire sulla vostra strada.
Daniele: Non è cambiato di una virgola, l’atteggiamento l’abbiamo imparato proprio dai fascisti: CE NE FREGHIAMO!
Luigi: Perché è così difficile fare satira in Italia?
Daniele: Mah, in Italia è difficile fare tutto tranne la pizza e gli spaghetti. Pure i mandolini chi cazzo li compra più!
Luigi: Restando nel campo della satira, quali sono gli artisti italiani che apprezzate?
Daniele: I Paguri. E Pierz. Poi c’è chi ci fa ridere ma non fa satira, e chi ci fa cacare.
Luigi: Dato il finale di Qvando c’era LVI, possiamo aspettarci un sequel?
Daniele: No, non ve lo aspettate. Così se poi lo facciamo siete sorpresi, e se non lo facciamo non siete delusi. Tanto non dipende da noi, ma dalle prossime elezioni.
Luigi: Dopo Gesù e Mussolini, c’è qualche altro personaggio storico di cui vorreste parlare a modo vostro?
Daniele: Qualcuno sì, ma per considerarli personaggi storici dobbiamo aspettare che muoiano.
Luigi: Quali sono i vostri prossimi appuntamenti?
Daniele: Abbiamo un lungo tour di date, sono pubblicate sulla nostra pagina Facebook.
Luigi: E soprattutto, cosa bolle in pentola? Ci potete dare qualche anticipazione sui vostri prossimi lavori? (Il piccolo Fuhrer…?)
Daniele: Il Piccolo Fuhrer uscirà a ottobre, e sarà un libro illustrato come il Piccolo Principe, ma coi contenuti pacati e gentili del Mein Kampf. Poi faremo un esperimento di cui ancora non possiamo dire nulla. E poi ci prenderemo una serie di spritz.
Luigi: Grazie mille per la disponibilità!