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#NerdandoConsiglia: Conan il Barbaro

conan il barbaro

Quando ero piccolo, non so su che canale né quando (ma probabilmente su Canale 5 e intorno al 1994) ho visto la serie animata di Conan il Barbaro, che però si chiamava Conan l’Avventuriero. A rivederla oggi è una discreta merda, ma da bambino mi piaceva tantissimo e avevo un pupazzo gigante di Conan muscolosissimo (roba che He-Man spostati). Era l’inizio di un grande amore tra me e l’era Hyboriana. Amore che tristemente non è sfociato in me che divento un body builder, ma non fa niente.

Come tutti i grandi amori ci sono stati degli ostacoli e delle tappe fondamentali. Mentre il cartone animato andava in onda alla tv, mia madre si ricorda che c’era un film su Conan e mi regala la videocassetta. Quello che però mia madre non si ricorda e che scoprirà mentre guardiamo il film è che c’è un sacco di violenza e che dopo venti minuti Conan fa sesso piuttosto platealmente con una strega (e poi la butta nel camino, che romantico). Dopo quella scena, mia madre capisce che forse non sono pronto per vedere tutto il film. La videocassetta resta in casa, ma passeranno anni prima che io possa guardarla per intero.

Ovviamente il film di cui sto parlando è Conan il Barbaro del 1982, scritto da Oliver Stone e dal regista John Milius (uno che tra le altre cose ha scritto Apocalypse Now e i primi due film dell’Ispettore Callaghan) e interpretato da Arnold Schwarzenegger, l’unico essere vivente che poteva farlo.

Dopo essere finalmente riuscito a vederlo tutto e dopo ripetute visioni sono arrivato alla conclusione che Conan il Barbaro è una pellicola pazzesca nonché uno dei miei film preferiti e lo consiglio praticamente a tutti.

La storia e tutto l’impianto iconografico non c’entrano una mazza con il mondo di Robert E. Howard (il creatore di Conan) come sa benissimo qualsiasi fan medio del personaggio, ma fondamentalmente non è importante. Perché la messa in scena, la storia, la regia e la colonna sonora di Basil Poledouris (per chi scrive una delle più belle ed epiche di sempre) sono tutte al top e il film è una goduria. Il tutto poggiato sulle solidissime ed enormi spalle di Schwarzenegger, fresco fresco del titolo di Mr. Universo (leggenda vuole che Arnie era talmente grosso che gli chiesero di diminuire la sua massa muscolare per il film).

In due ore vediamo Conan crescere da ragazzetto mingherlino a culturista austriaco, diventare gladiatore, ladro, avventuriero, mercenario e mettersi sulla strada che lo porterà sul trono di Aquilonia in un tripudio di azione e violenza. Da vedere e rivedere, Crom!

P.s. Mia madre probabilmente si era confusa con il secondo film su Conan, Conan il Distruttore, effettivamente più leggero e per tutti (comunque una visione la merita, ma non aspettatevi chissà che).

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