Fino ad ora si è parlato di anime convenzionali, con trame più complesse o più lineari e che bene o male sono facilmente riconducibili a dei generi ben definiti. È il momento di fermarci su quei due anime che fanno tutto il contrario.
Abenobashi – Quartiere Commerciale di Magia (アベノ橋魔法 商店街) e Excel Saga (エクセル サ―ガ) sono due anime molto simili nel fatto di dare ad ogni episodio una connotazione ben precisa e nel dare libero sfogo alle citazioni ed all’insensatezza più pura.
In Abenobashi Arumi e Sasshi, due ragazzini di Osaka, vagano da un mondo all’altro ed ognuno di essi è chiaramente ispirato ad una delle passioni di Sasshi (ad esempio i giochi di ruolo fantasy, i film di guerra o i dinosauri). In ogni mondo ritrovano amici e parenti del loro quartiere, immedesimati in ruoli “consoni” all’ambiente.
Tutto questo è la conseguenza dell’incapacità di Sasshi di accettare un periodo difficile dovuto alla progressiva demolizione del quartiere, alla morte del nonno di Arumi ed al trasferimento in Hokkaido della ragazza.
Durante la serie si scopre come lo stesso Abenobashi sia nato come tentativo del leggendario “mago” – nonché nonno di Sasshi – Abe no Seimei di evitare la morte nel periodo Heian di quello che sarebbe diventato il nonno di Arumi e di quella che sarebbe diventata la nonna di Sasshi.
Messa così sembrerebbe di parlare di qualcosa di serio: sebbene questo sia quello che avviene sul fondo del racconto, Abenobashi è soprattutto una serie di gag parodistiche portate all’estremo in situazioni al di fuori da ogni logica.
Questo fondamento più malinconico è del tutto assente invece in Excel Saga, il cui appropriatissimo sottotitolo è “Animazione Sperimentale Insensata”.
Excel Saga in teoria sarebbe tratto da un fumetto omonimo, ma al momento della creazione gli autori decisero di svincolare l’anime dall’opera originale inserendo di fatto qualunque cose gli passasse per la mente e spezzando le poche catene di coerenza appartenenti al manga.
In Excel Saga la protagonista Excel (nota a margine: mi rendo conto di quanto sia triste la mia vita ora che quando leggo “Excel” penso a celle e funzioni invece che a lei) è un agente della ACROSS, società segreta con l’obiettivo di conquistare il mondo iniziando dalla Città F della Prefettura F in Giappone.
Il modo in cui tentano di fare ciò è quantomai bizzarro ed inconcludente e generalmente implica solo il rendere, anche qui, l’episodio una carrellata di citazioni e parodie di un genere.
Una serie di esempi di cosa sia il nosense in Excel Saga: Hyatt, l’altra agente della ACROSS, muore diverse volte durante ogni episodio mentre Excel muore per tre volte di fila nei primi minuti del primo; i Pucchu, gli alieni che ad un certo punto distruggono la Prefettura F, hanno come armi dei battipanni; per mandare Excel in America Il Palazzo (capo della ACROSS) la fa cadere in una botola che attraversa il centro della Terra fino a sbucare in America.
È il momento però di parlare di Pedro. Se non conoscete Excel Saga spero che questa parte vi convinca a vederlo; se invece l’avete visto spero vi faccia collassare dalle risate al ricordo.
Pedro è un immigrato brasiliano che lavora come muratore in Giappone e durante uno dei primi episodi muore in un incidente sul lavoro. Risorge come fantasma e diventa l’amante della Grande Volontà del Grande Universo (una sorta di galassia con braccia femminili).
In Brasile intanto le cose sono cambiate a casa di Pedro: “nonostante io sia ancora en vida, el mi amado niño e la sventola de la mi consuerte… con Gomez!” Ma i problemi non sono finiti per Pedro, che viene catturato dal precedente amante della Grande Volontà, Quell’Uomo, che cerca di annegarlo nella Baia di Tokyo bloccandolo dentro un budino.
Salvato nuovamente dalla Grande Volontà, Pedro decide di allenarsi con Nabeshin per sbloccare il potere dell’afro ed imparare la Nabehameha, l’unica tecnica che può sconfiggere Gomez, che si rivela essere Quell’Uomo, con un asso nella scarpa.
Una menzione d’onore va fatta per l’eccezionale doppiaggio italiano, con un perfetto Luca Ward nelle vesti di Il Palazzo.
In Excel Saga Shinichi Watanabe, regista e personaggio (Nabeshin), non si dà freno in fatto di insensatezza, ma non solo: a più riprese si possono notare riferimenti piuttosto estremi. Ad esempio, il famoso “Heil Il Palazzo!” è chiaramente una parodia del nazismo, così come la morte iniziale di Pedro è una presa in giro della mancanza di sicurezza sociale e fisica degli immigrati in Giappone.
Questa tendenza giunse al culmine all’ultimo episodio, intitolato “Andato troppo oltre!” e chiaramente pensato per non essere mandato in onda (tant’è che era troppo lungo per essere trasmesso) e che uscì solo in DVD. In esso si trovano numerose scene di nudo, violenza estrema e riferimenti parodici ad un attentato avvenuto in quel periodo nella metropolitana di Tokyo. Alcune di quelle cose che oggi farebbero tranquillamente chiudere una pagina su Facebook o un canale Youtube.
Abenobashi ed Excel Saga rappresentano due esperimenti particolarmente interessanti per gli amanti della comicità nosense come me. Se in entrambi abbiamo parodie a non finire e ci si fa un sacco di risate, da un lato quest’impostazione è impiantata su una storia di fondo più seria in un modo perfettamente funzionale, dall’altro l’idea del nosense e della presa in giro sono portate all’estremo, in un tentativo di creare un anime che si regge esclusivamente sulla comicità priva di coerenza.