Recensione
Giocando a Trulon: The Shadow Engine, vestiremo i panni di Gladia, l’affascinante protagonista che avrà il compito di indagare sui misteri legati ad un terribile maleficio che sembra aver colpito i regni pacifici di Tripudia e Maelon.
Mettendoci in strada avremo modo di incontrare molti personaggi, sul nostro cammino. Alcuni di essi diventeranno nostri compagni di avventura, mentre altri avranno lo scopo di farci approfondire la trama di gioco, affidarci missioni e farci procedere nella storia.
Non mancheranno naturalmente gli avversari che tenteranno di sbarrarci il cammino. Con l’aiuto dei nostri alleati, e potenziando sempre più i nostri personaggi, avremo il compito di sconfiggere i mostri e salvare il nostro mondo.
Gameplay
Trulon: The Shadow Engine si avvicina molto, come stile, ai classici JRPG. La grafica, molto ben disegnata, ci mostra una mappa in cui spostarci per raggiungere le diverse location del gioco, che si attiveranno man mano che proseguiremo nella storia. Una volta giunti in città, avremo modo di interagire con gli PNG, che aiuteranno ad ispessire il mondo di Trulon, affidando talvolta piccole quest secondarie in cui lo scopo è generalmente quello di recarsi da qualche parte e sconfiggere dei mostri o trovare qualche oggetto da portare indietro.
La componente narrativa è molto ben curata, e nonostante manchi la localizzazione italiana, la trama e i dialoghi si riescono a seguire agilmente.
Ma il vero punto di forza del gioco è il combat system: come ogni JRPG che si rispetti i combattimenti sono basati su turni. Durante le fasi di esplorazione avremo modo di raccogliere carte che consentiranno di sferrare attacchi fisici, magie e potenziamenti temporanei da usare poi durante le battaglie. Gli scontri, quindi, si basano sulla strategia e sull’alternanza di turni: pianificare gli attacchi e le difese, in base ai membri del party e alle caratteristiche degli avversari è davvero gustoso. Si parte così quasi in sordina, con combattimenti lineari in cui le carte da giocare sono quasi obbligate, per poi stratificarsi sempre di più, con l’introduzione di sempre maggiori alternative che richiedono un’attenta pianificazione per portare a casa la vittoria.
Mancano, purtroppo, delle serie boss battle: i boss, infatti, sono fondamentalmente identici ai nemici normali ma con solo più punti vita da abbattere.
Comparto tecnico
Difficilmente i porting da mobile a console sono privi di macchie. Trulon: The Shadow Engine non fa eccezione, ma non per quanto riguarda il gameplay. Come ogni buon gioco per dispositivo mobile, infatti, è ricco di una componente storytelling interessante: senza narrazione, infatti, difficilmente un gioco ha il giusto appeal per vincere la sfida con i concorrenti. La storia, come dicevo, è piacevole e avvincente, basandosi sul romanzo fantasy Shadow Gears scritto da Johan Lillbacka e Jak Koke che hanno partecipato anche allo sviluppo del titolo.
Purtroppo il gioco eredita da mobile anche il grosso limite della longevità. La storia, infatti, si porta a termine in meno di cinque ore: una durata più che onesta su tablet e smartphone (per cui il prezzo è anche commisurato), ma che su console fa a pugni con un costo nettamente più alto e per cui la limitata longevità risulta decisamente proibitiva.
Ho già parlato della grafica, lodandola per cura e armonia. Il mondo di Trulon è davvero piacevole da guardare, anche se le animazioni risultano ridotte all’osso, segno ancora una volta dell’origine su ambiente mobile.
I personaggi, tuttavia, sono molto ben caratterizzati in un piacevole mix tra fantasy e steampunk che è una gioia per gli occhi.
Trulon: The Shadow Engine è disponibile su Steam per PC, Xbox One e dispositivi mobile Android e iOS.
Nerdando in breve
Nato su mobile e approdato su console è un titolo che convince per il suo combat system e per la grafica. Peccato la scarsa longevità e la mancata localizzazione italiana.
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