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Hi/Lo Volume 2 – La saga continua

Hi/Lo Volume 2

Recensione

Torna, a distanza di un anno, l’interessante fumetto di Elisa “Pocci” Pocetta, talentuosa artista abruzzese che abbiamo avuto modo di intervistare in occasione del suo debutto, con Hi/Lo, edito da Shockdom.

La trama

Per chi non conoscesse il tema di questo fumetto, il mio consiglio è di correre a recuperare il primo volume in modo da seguire per bene le vicende dei due protagonisti: Noelle e Kai. Partendo da un vecchio pretesto narrativo come quello dello scambio di corpi, Pocci coglie l’occasione di approfondire le dinamiche uomo-donna nel panorama post adolescenziale dei primi anni universitari, dove a persone già mature si contrappongono altre che non riescono a superare la sindrome di Peter Pan, con psicodinamiche in eterno movimento che chiunque abbia vissuto i vent’anni non faticherà a riconoscere nei propri trascorsi.

Con Hi/Lo Volume 2, riprendiamo la storia proprio lì dove l’avevamo lasciata l’anno scorso. Noelle e Kai sono avvinghiati in una situazione altamente imbarazzante nel momento in cui fa capolino Candice, la fidanzata di Kai. Da qui partono situazioni paradossali al limite del grottesco con Noelle che deve fare buon visto a cattivo gioco per non rovinare il rapporto tra i altri due (che per altro detesta senza remore) e con Kai che inizia a far la conoscenza con l’universo femminile. Il tutto nel disperato tentativo di trovare un modo per riappropriarsi dei propri legittimi corpi.

L’occasione è ghiotta per iniziare a conoscere le dinamiche dell'”altro” sesso e iniziare così a scoprire che le cose non sempre sono come ce le si immagina.
Pocci non lesina sulla satira sociale, sempre ben celata sotto un bel sorriso e dalla leggerezza che la contraddistingue, ma non si lascia sfuggire l’occasione di regalare numerose stoccate bipartisan: dalla scarsa sopportazione del dolore maschile alle dinamiche da vipere delle gang femminili. E se per caso vi siete sempre chiesti come reagirebbe un uomo se dovesse affrontare le mestruazioni, qui avete finalmente la risposta ai vostri dubbi.

L’elemento che più mi ha colpito è stato il risvolto inatteso nelle sottotrame: Noelle e Kai iniziano per forza di cose a conoscersi in profondità, vanno oltre quell’aspetto terribilmente superficiale che li legava ad un (non) velato odio reciproco. Scopriamo quindi che c’è un motivo per ogni cosa, e non si tratta di motivazioni banali o scontate; alle spalle dei protagonisti (ma non è forse così per ognuno di noi?) ci sono storie non raccontate, spesso messe sotto chiave e segregate in angolini nascosti della memoria, dalle quali siamo però fortemente ed irrimediabilmente condizionati. Ecco che quindi ogni persona diventa personaggio: indossa una maschera, quella più comoda e facile, pur di nascondere le proprie frustrazioni e debolezze. Kai nei panni di Noelle sarà costretto a rendersi conto che essere donne non è banale come sembra e che i traumi del proprio passato spesso non sono sufficienti per tenersi lontano da situazioni sgradevoli e da compagnie insopportabili: anzi, spesso sono proprio la ragione dell’affannarsi quotidiano, in un disperato bisogno di accettazione che oscilla pericolosamente tra il junghiano e il pirandelliano.
Noelle, nei panni di Kai, dovrà confrontarsi con la difficoltà di essere uomo, di mantenere fede alle aspettative altrui, e soprattutto di non mostrare mai le proprie debolezze.
Veniamo così a scoprire retroscena dolorosi e inquietanti; non appena si inizia a grattare il primo strato ecco emergere gli orrori del vaso di Pandora, ed è qui che il fumetto a mio avviso acquista quello spessore che lo fa emergere rispetto ad altri a cui sarebbe facile accostarlo. Fumetto per ragazze? Certamente. Comico, leggero, spensierato? Sì, nettamente. Eppure anche profondo: non troppo da renderlo pesante, ma abbastanza per far rizzare le antenne ad un vecchio nerd come me, che secondo i canoni standard non dovrebbe avere il minimo interesse in questo genere di fumetto.

Lo stile

Solo apparentemente vicino al manga, lo stile di Pocci ricorda molto di più il fumetto francese. Assolutamente splendida la qualità grafica del suo tratto, pulito ma ricco di dettagli, soprattutto nei fondali; esplosivo nella dinamica delle vignette, mai uguale tavola dopo tavola, con personaggi che emergono dirompenti, distruggendo gli spazi prefissati e andando a fondersi con sfondi appartenenti ad altri spazi; ma grande punto di forza sono testi e dialoghi: rapidi, scattanti, che si rincorrono senza sosta in un crescendo pagina dopo pagina. Hi/Lo è un vero piacere da leggere, incolla alle pagine e rende quasi impossibile fermarsi; al punto che ho dovuto rileggerlo una seconda volta per dedicarmi ai dettagli del disegno.
Infine c’è l’erotismo, satirico anch’esso, onnipresente eppure mai volgare, mai esagerato: Pocci avrebbe potuto cedere alle lusinghe delle fantasie erotiche di un contesto tanto intrigante, invece sceglie di mantenere fede al proprio stile, alla propria visione dell’eros, lasciando alla fantasia del lettore il compito di fare il resto.

Conclusioni

Forse è vero: Hi/Lo non è il fumetto adatto a me; nulla nella trama, nello stile, nelle scelte del soggetto avrebbero dovuto attirarmi. Eppure sono rimasto folgorato dall’articolo scritto un anno fa da Clack e non ho esitato un attimo nel leggerlo: la sensazione d’istinto è stata quella corretta. Ho amato il primo volume e semplicemente adorato il secondo. Non vedo l’ora che esca il terzo.

Prezzo

Hi/Lo Volume 2 è venduto al prezzo di 12,00 euro ed è acquistabile sul sito dell’editore.

Grazie a Shockdom per avermi dato la possibilità di leggere questo appassionante seguito.

Nerdando in breve

Hi/Lo Volume 2 è bello, fresco e, soprattutto, profondo. Un fumetto che non può mancare nelle librerie degli amanti del genere.

Contenuti

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