L’ispettore John Luther non è un poliziotto come gli altri. Investigatore brillante, intuitivo, con un profondo senso della giustizia, è capace di risolvere i casi più complessi utilizzando anche mezzi poco ortodossi quando si lascia andare al lato più impulsivo e violento del suo carattere, che troppo spesso trasforma la giustizia in vendetta. Proprio a causa del suo carattere irascibile e dei suoi metodi poco convenzionali si trova spesso ad essere protagonista delle indagini interne della polizia, fino alla sua sospensione per il tentato omicidio di un assassino di bambini. Questo episodio sconvolge la sua vita privata e manda in crisi il suo matrimonio, crisi a cui risponde gettandosi a capofitto nel lavoro .Le nuove indagini lo portano a conoscere Alice Morgan, una giovane e brillante donna accusata dell’omicidio dei propri genitori. Nonostante Luther sappia che lei sia l’assassina non è in grado di trovare elementi sufficienti ad incastrarli: l’affinità intellettuale ed emotiva tra i due li porterà a costruire un legame strano e pericoloso, filo conduttore di tutte le stagioni.
La struttura della serie è cambiata di anno in anno, mentre la prima stagione è simile ai classici polizieschi procedurali con una forte trama orizzontale, le successive sono invece pensate per essere mini eventi da due o quattro puntate. Quello che colpisce di Luther è la sua altissima qualità: sceneggiatura, fotografia e regia sono curatissime e degne di un prodotto per il cinema. Il character design è splendido, sia il personaggio di Luther, per la cui realizzazione Neil Cross si è ispirato a Sherlock Holmes ed all’ispettore Colombo, che quello di Alice sono complessi e mai piatti, con la loro evoluzione cambia di pari passo anche il loro strano rapporto di amicizia.
Breve, quindi veloce da recuperare, intensa, ben realizzata, mai banale, che siate appassionati di noir o meno Luther è una serie assolutamente da vedere!