Non il primo, non il più prolifico, nemmeno il più sadico. Eppure Jack lo Squartatore è, nell’immaginario collettivo, il serial killer per eccellenza. Non mi dilungherò sulla sua storia, nota a tutti, né sul fatto che a lui sono già stati dedicati fumetti, film, spettacoli teatrali e boardgame. Tuttavia è un vero piacere vederlo comparire anche nei videogame ed essendo lo splendido Syndicate ambientato in epoca vittoriana, Ubisoft non si è fatta scappare l’occasione di confezionare un intrigante DLC per il franchise Assassin’s Creed.
Ambientato una ventina d’anni dopo gli eventi della trama principale, vediamo una matura Evie Frye tornare a Londra dall’India dopo aver appreso della scomparsa del fratello. Gli indizi ricadono sul celebre serial killer delle prostitute Jack il quale rischia di far scoprire al mondo l’esistenza del Credo. Evie si troverà così contro tutto e tutti: la polizia, in primis, e poi il terribile killer, più simile ad un fantasma che ad un uomo, nella disperata lotta contro il tempo di salvare Jacob, preservare l’integrità degli Assassini e porre fine al massacro di Whitechapel.
La storia, quindi, si mostra fin da subito molto intrigante ed è arricchita, oltretutto, da alcune interessanti novità nel gameplay: dall’arma del “terrore”, con cui spaventare gli avversari per farli fuggire senza ucciderli, fino alle meccaniche di investigazione, per analizzare le scene del crimine e scoprire indizi fondamentali alla soluzione del caso.
Contrariamente a molti DLC, che tendono ad allungare il brodo o a proporre porzioni di avventura insipide, Jack lo Squartatore mi ha entusiasmato, dandomi la possibilità di tornare nella magnifica Londra di fine ‘800 e facendomi immergere in una storia cupa e affascinante.