4 Kidz

4 Kidz #9 – Sugi

Prendi un giorno il misterioso medioevo giapponese. Prendi cinque samurai e un bosco magico da attraversare; poi infesta il bosco con uno spirito uscito dal tempio sacro. Riusciranno i samurai a raggiungere il tempio, aggirando i misteri di un percorso che cambia sotto i loro occhi? Eccovi Sugi.

Intriso di misticismo nipponico, Sugi trasporta in un mondo fatto di spiriti e anime del passato: incarnando i discendenti di cinque samurai, i giocatori dovranno cercare di portare i loro antenati attraverso i pericoli del bosco fino a raggiungere il tempio, dall’altra parte del tabellone. Come?
Sugi ha davvero poche regole, perfetto per i giocatori più giovani, eppure riesce a incantare per il livello di strategia richiesta. Il bosco di cui sopra è composto da un mosaico di dodici tessere poste con la faccia coperta, man mano che i samurai si avventurano nelle profondità del bosco le tessere vengono scoperte e i samurai potranno avanzare o meno in base al percorso che gli si porrà davanti. Per fare i movimenti, inoltre, occorrerà scoprire le carte della linea del tempo, precedentemente scelte a turno dai giocatori. Chi siede al tavolo, quindi, potrà cercare di pianificare i movimenti dei samurai, utilizzando tessere su cui compaiono semplici frecce colorate. Al momento di svelare le carte, i samurai del colore corrispondente si sposteranno in base alla direzione della freccia. Che fare, però, se un percorso è chiuso? I giocatori posso, sempre nel loro turno, usare le medesime carte per far ruotare i percorsi nel bosco, eliminare carte dalla linea del tempo o aggiungerne, in modo da modificare quanto pianificato dagli altri giocatori. Ultimo elemento in campo è lo spirito del tempio: un fantasma che può essere mosso da tutti i giocatori per perseguitare i samurai, in modo da rallentarne il percorso.

La partita finisce non appena i primi tre samurai raggiungeranno il tempio. Per decretare il vincitore, a quel punto, i giocatori controlleranno il livello di discendenza dei samurai, a cui vengono attribuiti dei punteggi in base al grado di parentela. Chi totalizza più punti, vince.
Sugi , quindi, è piuttosto semplice nelle sue meccaniche, come dicevo, ma da la possibilità di scontrarsi in lotte senza quartiere in cui a mossa corrisponde contromossa, come nel gioco degli scacchi. Tutta la fatica fatta per portare un samurai fino al tempio può essere vanificata in un attimo dalle azioni di un avversario, che ruotando una tessera o spostando il fantasma può costringere gli altri giocatori a riprogrammare tutto il percorso.

Ho sperimentato questo gioco con mia figlia di otto anni, il limite minimo per cui è consigliato, e a fronte di un primo momento di smarrimento dovuto al numero di cose da fare, la partita poi è filata via liscia e rapida, concludendosi in mezzora. Naturalmente occorre un po’ di pratica per padroneggiare tutte le meccaniche e serve una certa dose di malizia da giocatore esperto per una corretta pianificazione, ma la possibilità di far mutare in corso la disposizione del bosco, cambiando i percorsi, ruotando le tessere e aprendo o chiudendo strade, regala davvero un bel livello di sfida in più. Ho avuto modo di notare già in passato che ai bambini piace il dinamismo nel gioco da tavolo, spostare una pedina su un tabellone non è più sufficiente, oggi c’è bisogno di un maggior numero di livelli di interazione: tante cose da fare, tanti elementi da cambiare. Ma il tutto deve anche essere semplice da capire e rapido da padroneggiare, pena la noia e il disinteresse. Sugi ha tutto questo: nella sua semplicità offre tre meccaniche di interazione che entusiasmano senza rendersi frustrante.

Ringrazio Doppio Gioco per il materiale.


Nerdando in breve

Sugi è un gioco per bambini in età scolare dinamico e divertente, le regole base si acquisiscono in fretta ma richiedono tempo per essere padroneggiate dai più piccoli.

Contenuti

To Top