Ultimamente, non c’è che dire, i Vichinghi sono tornati di moda. Come non pensare all’adattamento Marvel delle avventure del Dio del Tuono, Thor, del fratello Loki, del padre Odino e dell’allegra combriccola Asgardiana, e come non citare la famosissima serie TV Vikings, dove sia maschietti che femminucce hanno ottimo materiale su cui fantasticare?
Ebbene, anche i boardgames non vogliono essere da meno, quindi diamo un’occhiata ad una delle ultime fatiche targata Cool Mini or Not, ad opera di Eric M. Lang (già noto per X-COM e Caos nel Vecchio Mondo) ed edito da Asterion: parliamo di Blood Rage, gioco per 2-4 giocatori, fruitore di un’ottima campagna Kickstarter e ora nuovamente disponibile dopo il sold-out dello scorso inverno. Prendete asce e martelli e andiamo a conquistare le brulle distese del nord con le nostre miniature!
In Blood Rage vestiremo i panni di un clan vichingo, ognuno rappresentato da un animale nordico, che scenderà in battaglia cercando di saccheggiare i terreni della mappa di gioco prima dell’avvento del Ragnarok, o meglio dei tre Ragnarok che termineranno ognuno dei tre turni di gioco. Senza scendere troppo nei tecnicismi, ogni turno ha una iniziale fase di draft, dove sceglieremo le carte per attaccare e per potenziare le nostre armate, seguite da una fase dove le azioni si alterneranno tra i giocatori, per poi concludersi con il sopracitato Ragnarok che distruggerà un’area della mappa – rendendola non più occupabile nei turni seguenti – e tutte le miniature in essa presenti. Ovviamente per i Vichinghi la morte è sempre un momento glorioso, per cui queste miniature uccise a fine turno ci daranno, pensate, punti vittoria extra. Vincitore di Blood Rage sarà chi avrà accumulato più gloria alla fine dei tre turni. Le nostre armate sono rappresentate da accuratissime miniature – come Cool Mini or Not ci ha già abituato con Zombicide, giusto per citare la loro produzione più famosa – che identificheranno il capoclan, gli 8 guerrieri e la nave che avremo a disposizione per un supporto via fiordi. Completano la dotazione di miniature altri 9 personaggi, definiti “Mostri” anche se non tutti lo sono, che potremo evocare durante i turni a supporto delle nostre armate. Rifatevi gli occhi con il nostro unboxing per capire la bellezza della componentistica di questo titolo!
Blood Rage si gioca tramite una meccanica di maggioranze: ogni regione della mappa, infatti, avrà alcuni cerchi nei quali potremo posizionare le nostre miniature, che si affronteranno direttamente nel caso in cui un giocatore tenti il saccheggio del luogo in cui si trova. Cosa divertente è che, anche nel caso in cui ci si trovasse in solitaria a saccheggiare, prima della risoluzione dell’azione i giocatori potranno far entrare in quella regione tutte le miniature che si trovano nei territori subito adiacenti ad essa, pertanto non è mai scontato l’esito di un saccheggio e bisogna calcolare bene l’ordine dei turni per evitare di ritrovarsi circondati (vi ricordo che si può giocare solo un’azione per turno)! Una volta ingaggiato il combattimento, ogni giocatore dovrà giocare una carta – inizialmente coperta – cercando di ottenere il valore più alto di Forza così da soverchiare gli avversari e mandare letteralmente le miniature nella plancetta del Valhalla, in attesa della fine del turno, quando torneranno nella nostra riserva. Elemento carino è la possibilità di bluffare, giocando una carta che non è “da combattimento”, di modo da spiazzare l’avversario che magari giocherà una carta combattimento dal valore alto, sprecandola e non avendola più a disposizione per il prossimo scontro. Come anticipatovi, morire in battaglia non è sempre un male in Blood Rage, anzi, giocando delle carte ad hoc è possibile guadagnare molta gloria per ogni miniatura che va nel Valhalla! Completano il gioco le carte Impresa, che vengono rivelate a fine turno, dove sono indicate delle condizioni che, se soddisfatte, ci daranno un bel boost di Gloria.
Questo titolone – lo definisco così anche per via delle dimensioni massicce della scatola! – è un bel gioco che unisce strategia, maggioranze e draft in un’ottima sinergia, girando molto bene soprattutto con il massimo dei giocatori. I materiali sono davvero di altissimo livello e di sicuro si tratta di un pezzo di pregio da aggiungere alla propria collezione. Sono già presenti anche le prime espansioni, che portano sia personaggi extra che la possibilità di inserire un quinto giocatore, che non fa affatto male pur affollando un po’ troppo la plancia (ricordatevi che con i Ragnarok lo spazio si fa sempre più esiguo man mano che si gioca)! Da non sottovalutare il fatto che Blood Rage non fa prigionieri: se sbagliate il draft e i piazzamenti, gli altri giocatori, specie se già esperti, vi puniranno senza remore. Io e Morgana, nella nostra partita di prova, siamo stati letteralmente piallati dal buon Simone che ha alle spalle diverse partite e che è partito sul tracciato della gloria lasciandoci mangiare polvere e sangue. Sotto con la pratica, quindi! Coi Vichinghi non si scherza e Blood Rage non è da meno.
Nerdando in breve
Piazzamenti e maggioranze in salsa vichinga, il tutto condito da battaglie dove la morte ci dà gloria: Blood Rage, garantito da Odino!
Menzione d’onore: ormai, quando sento parlare degli dei Asgardiani, me li immagino sempre con la faccia degli attori del Marvel Cinematic Universe. Ecco perché, quando avevo in mano le carte degli dei, mi son chiesto più volte “Ma perché ha la faccia diversa”? MCU veramente invasivo.
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