Qualche giorno fa è uscito Pokémon GO ed è subito scoppiata la mania: ho visto gente di quasi ogni età andare in giro per la città a caccia di animaletti da far evolvere.
Inutile dire che ho provato anche io l’applicazione e l’ho trovata gradevole, i ragazzi di Niantic hanno realizzato un ottimo lavoro ed hanno permesso a Nintendo di fare un buon salto in avanti in borsa e di vendere un bel po’ di giochi per 3DS.
Fin qui, nulla di male, anzi, questo prodotto è riuscito a tirar fuori di casa i nerd: un compito arduo, davvero una missione quasi impossibile.
Ciò che veramente mi sta facendo girare gli ingranaggi, è la nuova moda (che poi tanto nuova non è) lanciata su Facebook di criticare tutti i giocatori con frasi del tipo: “Ma pensate a scopare”, “Siete dei ritardati”, “Che cazzata”, “Si rischia l’alienazione”.
È chiaro che bisogna evitare gli eccessi, come ad esempio utilizzare lo smartphone mentre si è alla guida (e non solo dell’auto ma anche della bicicletta: ho visto dei ragazzini rischiare la vita), si attraversa la strada o si è nel mezzo di un’interessante conversazione ma non vedo come mai ci sia questo eccessivo accanimento sostenuto da giustificazioni che rasentano il ridicolo – che, fra l’altro, mi ricordano le crociate contro Candy Crash Saga e Ruzzle di qualche anno fa o, tornando agli anni ’80, di quando mi tacciavano di satanismo perché giocavo a Dungeons & Dragons.
Volete venire a fare la morale quando i vostri argomenti più interessanti sono le serate a base di alcool preso sottocosto al discount, l’ultima puntata di un reality show o i figli. I VOSTRI FIGLI? Ma a chi interessa sentire che il pargolo non digerisce il pesce e poi fa la cacca verde oppure che riesce a pronunciare la parola “tatà”? È normale che si cerchino dei momenti di svago e fuga dai vostri discorsi, no?
Ah, e come non citare quelli che giocano al Superenalotto e fanno sistemoni alla SNAI. Quello sì che è un gioco sano, vero?
Ma perché non iniziate a spendere il vostro tempo in iniziative interessanti e smettere di preoccuparvi di ciò che non capite? Leggete un libro, andate nei musei oppure dimostrate di essere più maturi con il silenzio: scalpitare, urlare ed insultare non fa di voi degli esempi da seguire ma dei marmocchi strepitanti che, al confronto, i giocatori di Pokémon GO paiono dei filosofi.
Vi lascio il parere di jedi.lord sull’argomento:
Gli individui tristi e grigi si scagliano sempre contro le novità, contro la fantasia, contro tutto ciò che può essere divertente. Non sono malato di Pokémon GO (lo apro dieci minuti al giorno) ma non capisco perché le persone debbano sempre ergersi a moralizzatori. Sempre lì a puntare il dito, per ribadire ancora di più la piattezza dell’uomo medio; bisogna che tutto sia fatto secondo le convenzioni perché altrimenti sei da condannare.
Che coglioni!
Al momento, Pokémon GO è sicuramente un fenomeno di massa e ci sono i matti scocciati che esagerano, ma diamine, non ho mai visto nessuno scagliarsi contro abitudini deprecabili che però la nostra società accetta come normali. Che palle!
Quindi, per concludere, il succo dell’articolo è questo: quali sono le vostre attività stimolanti? In quale modo il tempo in cui gioco a Pokémon GO potrebbe essere impiegato per salvare il mondo? Illuminatemi, dai (dandovi fuoco) e levatevi dalle palle che devo catturare quel Pikachu.