Grazie a Nintendo ho avuto modo di poter provare l’Esperienza Fire Emblem Fates. Sì, Esperienza con la E maiuscola perché questo titolo ha totalmente stravolto la mia concezione del Nintendo 3DS, facendomi capire il reale potenziale di questa console.
Un leggero spoiler è dovuto, saltate questo paragrafo qualora non voleste sapere nulla della storia.
Il protagonista del gioco è il principe del Nohr, una fazione piuttosto belligerante ed in guerra da sempre con gli Hoshido, gruppo più tranquillo in cerca di pace. Arrivato al sesto capitolo, scopro con sorpresa che in realtà la mia famiglia reale è quella degli Hoshido ed i Nohr mi hanno semplicemente adottato: Fire Emblem Fates si divide dunque in tre parti, a questo punto
- Conquista dove ci si schiererà con i Nohr
- Retaggio dove si tornerà con gli Hoshido
- Rivelazione dove si proseguirà la storia senza prendere nessuna decisione, restando solo.
La possibilità di godermi appieno questo JRPG, vivendo tre tipi di punti di vista differenti, mi ha stimolato tantissimo: nei negozi potrete trovare i primi due, mentre il terzo è acquistabile separatamente online; comunque sia, l’averne già uno, garantisce un forte sconto per ottenere gli altri.
Fire Emblem Fates è completamente immersivo, la storia mi ha conquistato portandomi a giocare capitoli su capitoli senza interruzione, nonostante il sonno (sì, confesso che mi piace giocare prima di andare a dormire); negli ultimi anni non mi era mai capitato, ormai ho la fama di rusher all’interno della redazione: sono uno di quelli che skippa tutti i video per finire velocemente un gioco.
Il sistema di combattimento a turni – che mi mancava dai tempi di Heroes of Might & Magic III – permette di preparare le mosse con la dovuta calma e mi ha ricordato una partita a scacchi: la pianificazione è fondamentale poiché attaccare a testa bassa non paga quasi mai, occorre pensare perché ogni arma è più efficace contro determinati nemici mentre è più debole con altri e può capitare che convenga stare sulla difensiva piuttosto che gettarsi in avanti. È molto appagante vincere battaglie nelle quali si è in chiara inferiorità.
A questo proposito, mi permetto di consigliarvi la modalità nella quale, una volta uccisi gli eroi, non tornano in vita: l’ansia e la sensazione di stare sempre sulle spine non permette cali di tensione.
Ho apprezzato l’utilizzo del doppio schermo che permette di visualizzare – tra le altre cose, nella parte dedicata al touchscreen – una mappa con tutti i personaggi e le statistiche di alleati e nemici.
Merita un discorso a parte la possibilità di personalizzare il proprio castello che potrebbe essere invaso da eserciti ostili: è divertente piazzare edifici e farmare per poter espandere la propria reggia, un motivo in più per portare a termine anche le varie quest secondarie (che, come ho detto nei paragrafi precedenti, solitamente salto a piè pari).
Ho lasciato volutamente alla fine due elementi che mi hanno lasciato a bocca aperta: la grafica e la colonna sonora. Non avevo mai vissuto un’esperienza simile su Nintendo 3DS, Fire Emblem Fates è bellissimo da vedere e le canzoni che accompagnano i video ed i combattimenti restano in testa anche dopo aver spento la console, davvero molto azzeccate!
È inutile perdersi in panegirici.
Avete un Nintendo 3DS? Acquistate immediatamente Fire Emblem Fates.
Non avete un Nintendo 3DS? Acquistatelo e comprate Fire Emblem Fates.
Premiate il lavoro dei ragazzi di Intelligent Systems, meritano tutti i premi ricevuti (e che riceveranno).
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Nerdando in breve
Fire Emblem Fates è il motivo per comprare un Nintendo 3DS.
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