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Plants vs Zombies Garden Warfare 2 – Vegetali all’attacco

Sono sempre stato un grande estimatore dei giochi firmati Popcap Games non solo per la genialità di alcune produzioni, ma soprattutto per il loro approccio commerciale che tanto mi ricordava l’epopea della Apogee (ci cui ho parlato in questo articolo). Sarà stato in parte per i bei ricordi ed in parte per il grande salto dovuto al fatto che mi sono perso il primo capitolo di Garden Warfare, ma vedere quello che era nato come un tower defense dal basso costo diventare un FPS (First Person Shooter) di fascia alta mi ha parecchio stranito, causando un approccio alquanto scettico.

Plant vs Zombies Garden Warfare 2 mi ha stupito, impiegando pochissimo tempo a spazzare via il mio scetticismo. Sin da subito si respira la medesima atmosfera mista di cartoon e demenziale che tanto mi era cara ed è tutto merito dell’attenzione e della cura per i dettagli poste nella realizzazione del titolo. La grafica, coloratissima e vivace anche nelle più buie zone controllate dagli zombie, è una vera gioia per gli occhi; effetti sonori, voci, caratterizzazione dei personaggi, storytelling, dialoghi, citazioni ed easter eggs (adoro la presenza degli gnomi di Hammer Heads): tutto si incastra alla perfezione rendendo godibilissima ogni fase di gioco. La lotta tra piante e zombie è ormai giunta ad un punto di stallo, le due fazioni si dividono equamente la città di Zomburbia lanciando continue offensive verso il nemico. Nuove truppe si sono unite alla battaglia arricchendo ulteriormente il parco dei personaggi giocabili: ogni fazione può schierare sette classi, ognuna delle quali ha cinque varianti, per un totale di ben settanta diverse possibilità. Per ogni classe è poi possibile sbloccare alcuni potenziamenti delle abilità di base raggiungendo una varietà nelle scelte e nella personalizzazione del proprio personaggio pressoché infinita. All’interno di questo scenario è possibile scegliere tra tre diverse modalità di gioco. Si può esplorare la città in free roaming per fare punti esperienza, si può infatti salire di livello ogni tipo di pianta o zombie migliorandone le prestazioni, raccogliere forzieri del tesoro ed assaltare la base nemica. Sempre in single player si può affrontare la classica modalità campagna, con una storyline per ogni fazione, che viene utilizzata anche come pretesto per presentare i nuovi personaggi e le nuove classi giocabili. Immancabile, per uno sparatutto come questo, una parte multiplayer che, pur essendo ben fatta, non presenta nessun elemento innovativo. Nonostante ciò, giocare contro sconosciuti o amici non è mai un banalissimo spararsi senza senso, le abilità a disposizione di ogni classe la rendono più o meno adatta a vari ruoli sul campo di battaglia e, di conseguenza,  la scelta deve essere ponderata in base al tipo di mappa che si vuole affrontare. Mentre nelle partite di deathmatch a squadre va bene qualsiasi dps o supporto, nelle modalità più avanzate e tattiche come supremazia o punti di controllo si rende necessaria una maggiore presenza di personaggi in grado di controllare il territorio. Un altro elemento che ho amato sin dalla sua scoperta è la presenza di pacchetti di figurine da comprare e sbustare per ottenere oggetti in-game che vanno dai consumabili, per rendere più facile il completamento delle missioni o della modalità survival, ai pezzi necessari per sbloccare tutte le varianti di ogni classe. Da ex-giocatore di Magic, aprire pacchetti di qualunque cosa mi da sempre assuefazione mentre, da un punto di vista più tecnico, questi invogliano sicuramente il giocatore medio a farmare, dato che ogni azione fatta viene premiata con delle monete che si possono poi spendere al distributore di pacchetti, migliorando sensibilmente la longevità del titolo.

Plants vs Zombies Garden Warfare 2 è una piccola perla, un titolo vivace e divertente in grado di coinvolgere anche un giocatore come il sottoscritto, solitamente refrattario agli FPS, grazie ad un’atmosfera colorata e demenziale e ad un gameplay senza troppi fronzoli ed innovazioni, ma sempre efficace e funzionale. Trovarsi in una fascia di prezzo così alta, in compagnia dei top titoli del genere come Call of Duty, potrebbe essere un piccolo deterrente all’acquisto, ma i contenuti sono talmente vasti e curati in ogni dettaglio da giustificare ogni centesimo speso.

Ringrazio EA per il titolo.

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