Altre nerdate

La tecnologia di James Bond – Parte 2

Con l’ultimo capitolo, SPECTRE, uscito in questi giorni nei cinema di tutto il mondo, da bravi nerd abbiamo dedicato un po’ di tempo all’agente 007 e al suo mondo, ripercorrendone le avventure attraverso l’analisi di uno degli elementi più iconici legati a James Bond, ovvero i suoi famosi e fantasiosi gadget tecnologici.
Dopo avervi proposto i nostri magnifici 9 tra tutti gli accessori apparsi sullo schermo nel corso dei ventiquattro lungometraggi girati finora, abbiamo pensato di concentrarci sulla visione del futuro nel corso degli anni, esplorandola attraverso lo sguardo della spia più amata del mondo e tramite le ingegnose invenzioni, spesso fantascientifiche all’epoca del film nel quale sono contenute, create da Q.
Nella prima parte, Zeno2K vi ha raccontato degli accessori ipertecnologici che hanno affiancato 007 nel periodo in cui fu interpretato dal trio di attori Sean Connery-George Lazenby-Roger Moore, io vi parlerò dell’epoca successiva e a noi più vicina, legata alla triade di interpreti Timothy Dalton-Pierce Brosnan-Daniel Craig e con la quale, a dirla tutta, sono cresciuta nell’epoca dell’infanzia e dell’adolescenza.
Se con Dalton e Craig il personaggio subisce una svolta realista, con conseguente mancanza di gadget futuristici, con Brosnan ce n’è, invece, un vero e proprio trionfo. Ma andiamo a dare un’occhiata più da vicino, pellicola per pellicola.

Zona Pericolo (1987)
Nel primo film interpretato da Timothy Dalton l’accessorio più fantascientifico è senz’altro l’automobile guidata da Bond: un Aston Martin V8 Vantage opportunamente modificata con sci estraibili, propulsori a razzo, scanner radio, cristalli antiproiettile, missili stinger nei fanali, un sistema di proiezione sul parabrezza, raggio laser nei coprimozzi, pneumatici a chiodatura estraibile, dispositivo di autodistruzione azionato da un timer. Inutile sottolinearlo: 28 anni dopo non tutti questi optional sono stati effettivamente costruiti nella realtà. Inoltre, qualche sorpresa era nascosta anche nel portachiavi dell’auto, che conteneva un gas stordente ed una piccola carica esplosiva, entrambi attivati da un particolare fischio.

Vendetta privata (1989)
Pochi accessori, in questo film, ma decisamente utili: per cominciare, un fucile di precisione dotato, sull’impugnatura, di un sistema di riconoscimento delle impronte digitali, per renderlo utilizzabile da una sola persona e un esplosivo al plastico e detonatore celati sotto mentite quanto inattese spoglie: un dentifricio ed un pacchetto di sigarette.

GoldenEye (1995)
Con questo film si apre la lunga parentesi in cui James Bond è interpretato da Pierce Brosnan e che ci regala una serie di gadget davvero interessanti. Oltre alla penna esplosiva di cui vi abbiamo parlato nell’articolo di Nove sfumature di Nerd, 007 può fare affidamento su una cintura con cavo d’acciaio, un orologio da polso dotato di un micidiale laser e che funge anche da detonatore per alcune pratiche mine a piazzamento, una pistola laser in grado di lanciare arpioni e la conseuta automobile superaccessoriata. In questo caso si tratta di una BMW M Roadster dotata per l’occasione di Radar e missili Stinger.

Il domani non muore mai (1997)
Oltre all’ormai classico orologio con detonatore, James Bond in questo film si serve di una miriade di interessanti gadget tra cui spiccano una trivella rotante subacquea, un ventaglio che nasconde pericolose lame e un telefono che è, di fatto, l’antesignano dei moderni smartphone con qualche chicca in più. Contiene infatti uno scanner in grado di leggere e duplicare impronte digitali, un telecomando per governare a distanza l’automobile e all’occorenza funge anche da taser. L’antenna, inoltre, è in grado di aprire qualsiasi serratura.
La macchina, infine, è una BMW 745L blindata, con antifurto che genera scariche elettriche, tranciacavo sul logo anteriore e la possibilità di essere telecomandata con il telefono.

Il mondo non basta (1999)
Un tripudio di gadget inusuali per questo film, tra cui una carta di credito opportunamente modificata per scassinare le porte, un bastone da passeggio che nasconde una pistola monocolpo, un paio di occhiali a raggi x dotati anche di un detonatore per far brillare a distanza delle cariche esplosive ed un orologio con cavo che, se sparato contro un essere umano, si trasforma in un letale “pungiglione”. Non può mancare, ovviamente, l’automobile: una BMW Z8 modificata con radiocomando, superblindatura, missili anteriori e un pratico computer sul volante.

La morte può attendere (2002)
Nell’ultimo film interpretato da Pierce Brosnan fa la sua comparsa la realtà virtuale, utilizzata per l’addestramento degli agenti MI6. Stavolta James Bond può avvalersi dell’utilissimo anello sonico di cui vi abbiamo già parlato tra le Nove sfumature di Nerd, di una tavola da surf che nasconde, al suo interno, una serie di accessori supertecnologici e di un coltello da combattimento dotato di GPS. L’automobile torna invece ad essere una Aston Martin Vanquish che, come suggerisce il nome, è in grado di rendersi invisibile grazie ad un complicato sistema di microcamere. Presenta inoltre delle mitragliatrici a ricerca automatica del bersaglio, pneumatici chiodati e radar.

Casinò Royale (2006)
L’esordio nei panni di Bond di Daniel Craig rappresenta un ritorno alle origini per la saga ed una svolta realista, con conseguente diminuizione dei gadget avveniristici. In questo film, infatti, si notano solamente un kit medico completo nascosto in auto, con tanto di defibrillatore portatile, ed una serie di microspie.

Quantum of Solace (2008)
Estrema carenza di accessori tecnologici in quello che rimane uno dei film più deboli dedicati all’agente 007. Possiamo ricordare solo un futuristico cellulare la cui fotocamera è in grado di riconoscere i volti delle persone inquadrate.

Skyfall (2012)
Il cerchio si chiude con l’ultimo capitolo uscito prima di Spectre e le atmosfere si avvicinano maggiormente ai film del primo ciclo cinematografico tanto che, con mia somma gioia, viene reintrodotto il personaggio di Q, assente nelle due pellicole precedenti. Tornano, infatti, a farsi notare anche i gadget, tra cui spiccano una pistola a riconoscimento di impronte, una radio GPS e una Aston Martin DB5 dotata di scudo posteriore e mitragliatrici anteriori.

To Top